Interrogazione consigliare. |
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Scritto da Enrico
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sabato 14 novembre 2009 |
Tra le varie interrogazioni fatte durante il consiglio comunale, una riguardava la ditta Unibios: riporto qui sotto la sintesi scritta dal consigliere di minoranza Antonella Marchi e pubblicata anche sul sito www.zero321.it (sito di informazioni locali dedicato Novara e alla sua provincia). UNIBIOS. Le puzze continuano ad esserci, lo hanno ammesso anche le maestranze che le hanno attribuite ad una movimentazione di fusti. La data per la realizzazione dei lavori richiesti alla ditta è nuovamente slittata ma l’assessore Volontè dice che si cercherà di risolvere i problemi nel modo migliore (!?!) e che di questo si parlerà in un incontro pubblico da organizzarsi ad ottobre. Rileviamo sconcertati come si continuino a movimentare fusti con una totale mancanza di logica e di criterio (ma credono che le persone siano tutte fesse e pronte a credere ad ogni panzana raccontata?) ma soprattutto rileviamo come la gestione di questi rapporti con Unibios, con la larghezza di manica che le proroghe continue lasciano intendere, danneggi la credibilità stessa delle istituzioni, scoraggiando il cittadino a rivolgersi alle istituzioni stesse che vengono percepite come assenti ed inerti se non complici e conniventi. Scrivi commento (3 Commenti) |
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Aggiornamenti sulla vicenda Unibios. |
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Scritto da Enrico
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venerdì 31 luglio 2009 |
Come sta evolvendo la vicenda Unibios? Vediamo di riassumere ciò che è accaduto dopo l'incontro pubblico del 24 gennaio 2008. Durante l'incontro, la gente ha lamentato ancora fastidi olfattivi (anche se di minor intensità e durata rispetto a prima dello stop dato dalla Conferenza dei Servizi), ma non sono state date risposte soddisfacenti né in merito alla provenienza né in merito alla definitiva cessazione di queste puzze; è stata esposta la preoccupazione per lo stoccaggio di materiali infiammabili in mezzo alle abitazioni e alla ferrovia (la ditta preventivava di ridurre lo stoccaggio a 50 metri cubi di acetone) ma, nonostante sia appurato da anni che la ricollocazione sarebbe la soluzione più logica e risolutiva, quest'ultima non è stata minimamente considerata. L'incontro termina con l'impegno da parte del dottor Farisoglio, referente dell'azienda, che questa avrebbe eliminato le produzioni pericolose e si sarebbe adeguata alle prescrizioni della Conferenza dei Servizi entro la scadenza, fissata al 31 marzo 2008. In seguito ho segnalato al dottor Farisoglio alcuni episodi di molestie olfattive; pur non sapendomele spiegare con precisione, questi ha ipotizzato, in base agli orari, che potessero dipendere dal carico del depuratore. Nell'aprile 2008, durante il Consiglio Comunale di Trecate, il gruppo di minoranza presenta un'interrogazione: chiede risposte in merito ai lavori di adeguamento della ditta, alla bonifica, alle sostanze che verrebbero lavorate dopo il nuovo assetto e alla continua presenza di puzze; la risposta ricevuta risulta incompleta: oltre a essere un riassunto di quanto esposto nell'incontro pubblico, vengono ignorate le domande in merito alle molestie olfattive e alle sostanze utilizzate per le lavorazioni rimanenti. Nei mesi successivi ho più volte segnalato altri episodi odorigeni (quelli più acuti) ai vari organi interessati, con dei fax, e anche telefonicamente alla ditta stessa, ma non ho mai ottenuto risposte convincenti; una notte è stata anche attivata la guardia igienica, dietro segnalazione di fortissimi odori che molti abitanti hanno lamentato per tutta la giornata. Ho parlato anche telefonicamente con il Sindaco di Trecate, informandolo sul protrarsi delle molestie olfattive; mi ha risposto che secondo lui il problema era risolto, ma che avrebbe indagato. Il 27 aprile 2009 l'assessore Volontè ha scritto nella sua relazione presentata nel Consiglio Comunale: "Nell'anno 2008 sono proseguiti i lavori della Commissione Tecnica di Controllo relativamente all'autorizzazione integrata ambientale rilasciata all'azienda ABC Farmaceutici. [...] Vengono evidenziati due punti importanti: l'eliminazione di ogni tipo di solvente infiammabile e la compatibilità delle lavorazioni svolte all'interno dello stabilimento con il contesto abitativo di Trecate. La conclusione dei lavori è stata prorogata al 30 giugno 2009 [...]". Bene, siamo a metà luglio e la scadenza non è stata rispettata; poco prima del termine l'Unibios ha chiesto l'ennesima proroga. In queste ultime settimane si sono sentite spesso saltuarie puzze nella zona dell'azienda, del bioparco, del sottopasso, soprattutto nelle ore notturne; qualcuno quasi meravigliato ha chiesto “Ma l'Unibios non doveva smettere di puzzare?”. Questi odori ovviamente con la bella stagione sono più facilmente avvertibili, visto che si tengono le finestre aperte e magari si portano i bambini al parco. Ho pensato di fare l'ennesima segnalazione via fax (lo potete leggere "qui") all'ARPA, all'Ufficio Ambiente della Provincia, all'Ufficio Ambiente di Trecate e al Sindaco di Trecate; l'unica risposta ricevuta è stata quella dell'Ufficio Ambiente di Trecate (la potete leggere "qui"), un'e-mail contenente questo testo:“Con riferimento alla Vostra segnalazione riguardante la Ditta in oggetto, si comunica che le informazioni in nostro possesso, relative alla bonifica in corso del sito in questione, escluderebbero quanto da Voi comunicato. Sarà comunque nostra premura verificare e segnalare eventuali anomalie.” La solita storia. L'Unibios, oltre a puzzare, “scotta”: quando chiedi nessuno sa nulla. Eppure le segnalazioni ci sono. Attualmente la ditta starebbe lavorando con pochissimi operai e avrebbe chiesto ulteriore cassa integrazione; visto il continuo procrastinarsi delle scadenze delle prescrizioni della Conferenza dei Servizi, non sarebbe ora di chiedere definitivamente a questa ditta la prova che c'è la volontà di avere un futuro compatibile con la realtà della città di Trecate? Enrico Platti Scrivi commento (0 Commenti) |
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Malfunzionamento depuratore. |
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Scritto da Enrico
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venerdì 09 maggio 2008 |
Venerdì 25 aprile all'Unibios si è verificato l'ennesimo problema: da un serbatoio dell'impianto di depurazione (collocato al confine con la strada, a ridosso del sottopassaggio e a circa 50 metri dalle abitazioni e dalla chiesa) usciva della schiuma.
Il serbatoio, come si può vedere dalla foto, poteva sembrare una grossa pentola che sbrodola schiuma per l'eccessiva temperatura di ebollizione. Qualche pezzo di schiuma, a causa dell'aria che per qualche attimo ha soffiato, si spostava allegramente nell'aria come quando dalla vasca da bagno qualche bimbo si diverte a soffiare quella creata dal bagnoschiuma. «Si è trattato di un problema minimo al depuratore - sottolinea il sindaco Enzio Zanotti Fragonara - : si sono create delle colonie di batteri che hanno causato la fuoriuscita. I tecnici dell’azienda hanno risolto il problema in pochi istanti». Praticamente una stupidata, risolta in pochi attimi dai tecnici dell'azienda, rassicura il sindaco. Pensare a questa povera colonia di batteri (innocui?) che magari stufi di stare in una vasca tentano di andare a farsi un giro mi fa tornare il ricordo delle colonie gestite dalle suore con cui andavo al mare quando ero bambino, che tenerezza... Del resto i depuratori sono necessari per smaltire le acque di rifiuto e questo, che era stato costruito abusivamente e poi sanato e quindi autorizzato dall'attuale sindaco (ricordate la questione del nullaosta informale mai chiarita? Una questione passata in sordina. Qui potete rinfrescarvi la memoria "Viva la trasparenza " ), sicuramente non crea problemi... La gente del quartiere sarà felice di aver avuto in regalo un bel depuratore a fianco delle proprie abitazioni? Depuratore destinato a trattare liquami insalubri prodotti dall'azienda che il Consorzio Acque di Cerano non riusciva neanche a trattare. E pensare che a Ivrea, nel quartiere omonimo al nostro, San Bernardo, la ABC Farmaceutici ha chiesto e tentato di costruire un impianto di depurazione ma gli è stato negata l'autorizzazione: il sindaco di Ivrea valutando i rischi ambientali in caso di incidente e ascoltando i cittadini, che non volevano un impianto di smaltimento “schifezze” vicino a casa, ha deciso l'opposto di quanto si è deciso a Trecate, nonostante la scarsa densità abitativa della zona. Questo incidente, che come ha dichiarato il sindaco (le parti dell'azienda non si sono espresse in comunicati) non dovrebbe aver avuto ripercussioni ambientali e sulla salute della gente, conferma quello che molti trecatesi sostengono da anni: l'incompatibilità di una ditta che si trova in un contesto residenziale ad alta densità abitativa e che troppo spesso crea occasione di allarme. Come in altre occasioni anche quella sera pompieri e carabinieri sono intervenuti con celerità, ma non sono bastati a rasserenare gli abitanti del quartiere, che ne hanno le scatole piene di queste problematiche. Se qualcuno fosse interessato, qui sotto trova i collegamenti ad alcuni documenti che parlano dei rischi biologici dovuti agli impianti di depurazione. Esposizione ad agenti biologici. Rischio biologico negli impianti di depurazione. Rischio biologico negli impianti di depurazione di acque reflue. Scrivi commento (1 Commenti) |
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Nuova interrogazione consigliare. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 08 maggio 2008 |
Ascoltando le richieste d'informazione e i relativi dubbi dei residenti nella zona limitrofa alla ditta, il gruppo di minoranza consigliare ha inoltrato un'interrogazione urgente al Sindaco di Trecate, contenente alcune domande sull'evolversi della situazione dopo i termini fissati dalla commissione in Conferenza dei Servizi. Qui sotto potete leggere il testo dell'interrogazione e la risposta del Sindaco (che trovate anche nella sezione “lettere e documenti”). ------------------------------- Trecate, 11 aprile 2008 AL SINDACO DEL COMUNE DI TRECATE OGGETTO: interrogazione con richiesta urgente di risposta scritta PREMESSO -che la vicenda Unibios sta a cuore a tutti i cittadini di Trecate -che siamo ormai oltre la fatidica data del 31/3/2008, fissata in Conferenza dei Servizi come termine ultimo della presentazione dei progetti di adeguamento da parte della ditta -che l’Amministrazione non sta fornendo adeguata informazione in merito -che, dopo l’incontro pubblico, le affermazioni e le rassicurazioni prospettate dall’azienda non pare abbiano avuto seguito i sottoscritti Consiglieri di Minoranza interrogano il Sindaco e l’Amministrazione affinché rispondano ai quesiti allegati Alla ditta Unibios sono stati dati 6 mesi di tempo per presentare i progetti di adeguamento, il termine ultimo per presentarli era il 31 marzo 2008: sono stati presentati progetti di adeguamento? Se sì, quali adeguamenti hanno progettato ed eventualmente quando la commissione darà risposta positiva o negativa ai progetti? Quali sono le date previste per l'inizio e il termine lavori di adeguamento? Ufficialmente il sindaco ha dichiarato che la ditta non produrrà più pancreatina, ed è stata chiesta la cassa integrazione per 17 dipendenti dei 33 in organico: che produzioni sono attualmente in atto ed eventualmente riprenderanno? Che sostanze chimiche utilizzano e producono queste lavorazioni ancora presenti? Il diphill, l'acido nalidixico, l'etilebromuro, i solventi clorurati non verranno più prodotti ma verranno adoperati per le lavorazioni? Se sì, in quali quantità? Sono ancora presenti episodi di miasmi (in forma leggera rispetto al passato ma comunque ancora presenti); la risposta a questo problema, esposta nell'interrogazione fatta l'11 novembre 2007, è stata: “punto 4: puzze: ci sono perché la ditta ha provveduto ad ultimare lo smaltimento dei residui di lavorazione. Dovrebbero cessare nei prossimi giorni”. Di “prossimi giorni” ne sono passati parecchi, l'amministrazione ha chiesto ed eventualmente ha ottenuto spiegazioni sul protrarsi delle molestie olfattive (indice di emissioni in aria di sostanze utilizzate e presenti in Unibios che tuttora non vengono contenute nel perimetro della ditta)? Che provvedimenti si intendono prendere? Tutte le volte che si chiede in merito alle puzze viene risposto che sono ormai finiti i liquami accumulati e puntualmente non cambia nulla, pare incredibile che chi rilascia queste notizie non sia in grado di prevedere e quantificare le scorie accumulate e il loro smaltimento: nessuno della commissione si è preso la briga di farsi mostrare le quantità di scarti da smaltire (magari annotando con una matita la quantità per non dimenticarsela) e verificare che non ne vengano aggiunti di nuovi? Ma gli odori è sicuro che provengano proprio da questi scarti? Se sì, come può essere accettato un depuratore che durante il suo funzionamento crea molestie olfattive? Si è certi che le attuali produzioni non contribuiscano a queste emissioni? Il 9 luglio 2007 è stato approvato il piano di bonifica: riguardo alla falda acquifera, il piano prevede la costruzione di sei pozzi barriera per intercettare la falda in modo da evitare che agenti inquinanti presenti, che si sono accumulati nel tempo a causa dall'attività dell'azienda, contaminino ulteriormente l'esterno. I pozzi sono già stati realizzati. Sono operativi? Sono stati risolti i problemi dello scarico di queste acque? Per i terreni dell'azienda il piano prevede la rimozione di parte degli stessi e il loro conferimento per lo smaltimento; per i terreni che non verranno rimossi verrà eseguito un trattamento che si chiama bioventing: viene insufflata aria nel sottosuolo e la parte leggera di questi inquinanti viene strippata dall'aria, l'aria viene aspirata con delle bocchette, mandata all'impianto di incenerimento e bruciata. Attualmente il termodistruttore non è in funzione e non potrà essere riattivato in quanto non con conforme alle nuove normative; era prevista la sua sostituzione con uno di nuova concezione che sarebbe servito per il bioventing e per bruciare le emissioni captate dalle lavorazioni: attualmente non si sa nulla di questa parte di bonifica né si sa se è stato presentato il progetto del nuovo impianto. In caso non sia stato presentato il progetto, cosa si intende fare per la bonifica dei terreni? Il progetto di bonifica è stato approvato, quindi è stato tolto dalla procedura AIA, segue un percorso indipendente: è stato autorizzato dalla Conferenza dei Servizi ed è di competenza comunale. Il comune in questa situazione è in grado di dare delle date di previsione del termine della bonifica e quindi della messa in sicurezza dei suoli e falde? Che termini massimi deve rispettare l'azienda per la messa in sicurezza? In che direzione si sta muovendo l'amministrazione comunale per cercare di risolvere il problema occupazionale dei dipendenti in cassa integrazione speciale. ------------------------------- Risposta del sindaco. Oggetto: risposta interrogazione UNIBIOS (prot. 12937 e ns prot. 13480) A seguito della nuova interrogazione con richiesta urgente di risposta scritta, prot. 136919 del 17 aprile 2008, desidero esporre, per l'ennesima volta, alcune evidenze con lo scopo di spiegare, augurandomi, in modo definitivo, il percorso che l'Azienda UNIBIOS ha dichiarato di intraprendere. Nell'incontro pubblico aperto alla cittadinanza, svoltosi il 24 gennaio u.s. alla presenza del Dott. Farisoglio, a nome di UNIBIOS, del Dott. Guerrini per la Provincia di Novara e dell'Ing. Laria, membro della Commissione Tecnica per il Comune di Trecate, ritengo sia stata data spiegazione a tutti i Cittadini presenti, con estrema chiarezza, disponibilità e dovizia di particolari. Il Dott. Farisoglio e il Dott. Guerrini hanno illustrato, anche con l'ausilio di slides, i dettagli tecnici del piano di adeguamento, dando risposta a tutti i quesiti con grande professionalità. Il Dott. Farisoglio si è, inoltre, reso disponibile a far visitare il sito di UNIBIOS, oggetto dell'A.I.A., proprio per tranquillizzare ulteriormente i cittadini. Ritengo, quindi, che l'informazione ci sia stata e che il piano di adeguamento, con scadenza 31 marzo 2008, abbia seguito il suo corso. Comunque, siccome a Voi questo non basta, sintetizzo di seguito i punti salienti. Il programma presentato era stato articolato con una serie di prescrizioni, che, si possono in sintesi riassumere: L'esecuzione da parte della Società del piano d'adeguamento presentato nelle ultime sedute della Conferenza, che prevedeva la dismissione delle produzioni a maggiore impatto ambientale e la revisione impiantistica e gestionale di tutte le altre, per adeguarle da un punto di vista della sicurezza per i lavoratori e per l'ambiente. Il fermo tecnico degli impianti per tutto il tempo necessario per mettere in atto il piano suddetto. L'istituzione di una commissione tecnica di controllo, costituita dai rappresentanti degli Organismi di controllo, Dell'Azienda Intercomunale Acque Ovest Ticino e del Comune di Trecate. Adeguamenti strutturali dello stabilimento. Adeguamento delle tecniche di gestione della sicurezza e ambientali. Rumore. Rifiuti. Scarichi idrici. Emissioni in atmosfera. Piani di monitoraggio e di controllo. Nell'incontro del 24 gennaio, il Dott. Farisoglio, fece chiarezza su una serie di punti, direi molto rilevanti, quali: il fermo di tutte le produzioni; lo specifico che le attività residue consistevano esclusivamente nella bonifica degli impianti dismessi, nella gestione del depuratore secondo gli accordi in essere con AIA e nelle attività di finissaggio in camera bianca. Il Dott. Farisoglio illustrò anche il piano di adeguamento dell'Azienda, che, consisteva essenzialmente nel riprendere le sole produzioni della Pancreatina e dei composti del Ferro, nonché nel proseguire le attività di finissaggio in camera bianca, con un certo ridimensionamento delle attività aziendali. Questo in sintesi lo storico, quello che è a tutti noto. L'ulteriore evoluzione della vicenda è, in realtà, molto recente. A metà febbraio, durante una riunione della Commissione Tecnica, il Dott. Giraudi, a nome di UNIBIOS, annunciò che l'Azienda, aveva valutato eccessivo l'impatto economico degli adeguamenti necessari per le produzioni che, inizialmente, avevano ipotizzato di proseguire. L'Azienda sosteneva dei costi troppo elevati rispetto al feedback in termini economici; per tale ragione UNIBIOS decise di dismettere anche la produzione di Pancreatina. Questa decisione, comunicata verbalmente, è stata poi ufficializzata con una lettera del 27 Marzo. Le uniche lavorazioni rimaste nello stabilimento sono: il finissaggio in camera bianca ed una piccola produzione di composti del Ferro, il cui adeguamento alle prescrizioni dell'Autorizzazione Integrata Ambientale è molto più semplice, avendo un impatto ambientale del tutto trascurabile. A questo punto la ABC Farmaceutici, che ha giù inviato una perizia giurata sulla produzione dei composti del Ferro, che sarà valutata dalla commissione, dovrà: Presentare il piano definitivo di impermeabilizzazione del reparto chimico e captazione delle acque meteoriche, che ha già dato in versione quasi completa. Presentare i piani definitivi di gestione della sicurezza e dell'ambiente. Presentare periodicamente i dati del monitoraggio ambientale alla commissione e, successivamente alle autorità di controllo. Dare corso alla bonifica dei suoli secondo il piano approvato nella relativa conferenza. Questo ultimo punto, visto il ridimensionamento sostanziale dello stabilimento, viene ad essere quello più importante per il futuro, dato che può originare emissioni gassose che dovranno essere abbattute ed implica una serie di controlli sui risultati dell'operazione sui terreni interessati e sulla falda. Dopo aver fornito tutti i ragguagli tecnici del caso, evidenzio quanto segue: le novità di cui sopra risalgono, come si può evincere, a pochi giorni fa, rispetto a quanto comunicato in seduta pubblica, la dismissione della lavorazione della pancreatina, ha comportato una ulteriore riduzione della produzione e, quindi, anche del personale in Azienda. La A.B.C. Farmaceutici S.p.A. ha attivato la procedura prevista dalla L. 407/90, L. 223/91 e seguenti, cioè la Cassa Integrazione straordinaria per 17 lavoratori su 33. Per alcuni di loro è già iniziata. A questo punto mi aspetto un'interrogazione in questi termini: Che cosa fa ora il Comune per tutelare questi lavoratori? Rispondo dicendo quello che può fare il Comune, in parte lo ha già fatto e lo sta facendo e continuerà a farlo per aiutare questi lavoratori. Li sta contattando uno ad uno, per dare loro accoglienza, aiuto, sostegno, orientamento nella ricerca di una nuova occupazione, redazione della stesura dei curricula e delle lettere di autocandidatura alle Aziende, facendo alle stesse Aziende chiarezza sulle possibili agevolazioni e sgravi che la normativa consente. Provvedo, inoltre, io stesso a sottoporre i curricula alle aziende del bacino del territorio. Ma ora sono io a fare una domanda a Voi? Che cosa avete fatto in 9 anni di Amministrazione? I problemi di UNIBIOS sono molto più datati ed erano ben presenti anche a Voi, eppure una svolta risolutiva si è avuta solo ora e per questo, che siate al di qua o al di là della barricata, prego riconoscere la determinazione con cui questa Amministrazione ha seguito la vicenda. Il nostro lavoro è e sarà concentrato, nel futuro prossimo a: Assistere i lavoratori nella ricollocazione; Monitorare e stimolare fortemente la bonifica del sottosuolo. Problema in passato poco o mai evidenziato, ma che noi stiamo seguendo con pari scrupolo ed attenzione rispetto al problema, oggi risolto, delle esalazioni odorose. Distinti saluti. IL SINDACO Enzio ZANOTTI FRAGONARA Scrivi commento (0 Commenti) |
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Inserita documentazione direttive BAT. |
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Scritto da Enrico
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lunedì 18 febbraio 2008 |
Nella sezione "Lettere e documenti" è stata inserita la documentazione inerente alle linee guida per l'individuazione e l'utilizzazione delle migliori tecniche disponibili in materia di gestione dei rifiuti, nella chimica e nei sistemi di monitoraggio. Sono stati inseriti anche i riferimenti europei. Molto interessante anche l'elaborato tecnico dell'ARPA sul rischio di incidente rilevante nel Comune di Grugliasco: documento che illustra molto bene la valutazione delle criticità di alcune situazioni industriali. Altro documento interessante è quello sulla sicurezza per i reattori. Chi volesse approfondire anche gli aspetti tecnici delle tanto discusse BAT, troverà molto interessante questa documentazione. I documenti li potete leggere e scaricare dai collegamenti sotto. (Sono file piuttosto grandi; si sconsiglia il download con modem 56k) 2007-01-29 Gazzetta Ufficiale-Linee guida BAT-rifiuti liquidi 2007-01-29 Gazzetta Ufficiale Linee guida Bat-gestione rifiuti 2007-01-07 Gazzetta Ufficiale-Linee guida BAT-Trattamento rifiuti meccanico biologico 2006 Commissione Europea-Documentazione di riferimento per le BAT nella chimica 2005-01-31 Gazzetta Ufficiale Linee guida BAT-sistemi di monitoraggio 2005-01-31 Gazzetta Ufficiale Line guida BAT generali 2005-01-31 Decreto Ministeriale-Emanazione di linee guida per le BAT 2004 ARPA elaborato tecnico rischio incidente rilevante Comune di Grugliasco 2000-10-01 ARPA-sicurezza reattori Scrivi commento (5 Commenti) |
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Aggiornata la sezione Stampa e Documenti. |
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Video e audio dell'incontro del 24. |
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Scritto da Enrico
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martedì 05 febbraio 2008 |
Ho inserito il collegamento alla videosintesi dell'incontro pubblico svoltosi il 24 gennaio 2008. Sono intervenuti alla serata: BELLO Carlo – Tecnico - ABC Farmaceutici – S.p.A. FARISOGLIO Fabrizio – Direttore - ABC Farmaceutici – S.p.A LARIA Ruggero – Membro per il Comune di Trecate della Commissione Tecnica PROVASOLI Silvana – Responsabile Settore Urbanistica-Ecologia – Comune di Trecate SIMONETTI Dario – Assessore all'Ambiente – Provincia di Novara VOLONTE' Lorenzo – Assessore all'Ambiente – Comune di Trecate ZANOTTI FRAGONARA Enzo – Sindaco di Trecate Il video lo potete vedere "qui" (durata del video: circa un ora). Chi volesse ascoltare la registrazione audio in versione integrale dello stesso incontro la può ascoltare e scaricare "qui", (l'audio non è eccellente ma comunque ascoltabile, mancano alcuni minuti nella fase iniziale a causa della saturazione del microfono; durata della registrazione: circa 2 ore e 15). Durante l'incontro sono state proiettate delle diapositive con cui il dottor Farisoglio ha illustrato il dettaglio delle dismissioni e del nuovo assetto aziendale dopo l'adeguamento: la presentazione (fornita gentilmente dall'azienda) è visibile e scaricabile "qui". Scrivi commento (1 Commenti) |
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Sunto dell'incontro del 24. |
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Scritto da Enrico
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lunedì 28 gennaio 2008 |
Ecco un breve sunto e brevi considerazioni sulla serata del 24 gennaio 2008. Finalmente è arrivato l'incontro pubblico chiesto per informare la cittadinanza trecatese sulla vicenda Unibios; avremmo preferito fosse stato fatto prima, per cercare di esprimere le nostre opinioni e i nostri disagi, con la speranza che questi avrebbero avuto un peso sulle decisioni prese dagli organi della Conferenza, anche se credo che i cittadini abbiano fatto sentire ugualmente la loro voce, sia con lettere di protesta sia con le firme raccolte. Purtroppo, come successe negli anni Novanta per l'autorizzazione alla costruzione del termodistruttore, l'opinione dei cittadini (che ora chiedono la rilocazione dell'azienda) non viene tenuta molto in considerazione. Il Sindaco, che non aveva previsto dibatto durante l'incontro (probabilmente per scongiurare una bagarre politica), non lo ha impedito, e i gruppi di minoranza non ne hanno approfittato per lanciare critiche alla maggioranza. I cittadini hanno ascoltato in silenzio e con attenzione tutto quello che è stato detto, porgendo con toni civili domande a cui è stata data risposta; presenti anche molti dipendenti dell'Unibios, che, nonostante la loro delicata situazione (rischio del posto di lavoro), hanno assistito con compostezza alla serata. Tutto bene quindi per quanto riguarda lo svolgimento dell'incontro: ma i contenuti, anche se ben esposti da Guerrini (dirigente dell'Ufficio Ambiente della Provincia), Simonetti (assessore provinciale all'Ambiente) e Farisoglio (responsabile della ditta Unibios), non sono riusciti a tranquillizzare completamente i presenti. Le puzze che saltuariamente si presentano ancora (in pochi episodi e con un'intensità non paragonabile a quella di qualche mese addietro) non hanno trovato una ragionevole spiegazione: Farisoglio assicura che la ditta ha le attività produttive sottoposte ad AIA ferme, e si è dichiarato disponibile anche a mostrarle a chi ne sentisse la necessità, accompagnandolo personalmente a visitare la ditta; ma ciò non toglie che la puzza a volte ricompare, e quindi la gente si chiede cosa accadrà quando gli impianti riprenderanno a funzionare. Forse anche gli impianti non sottoposti ad AIA creano questo problema? Forse è il depuratore (che sta funzionando e smaltendo litri di liquami accumulati)? Farisoglio ha spiegato come l'azienda intenda riconvertirsi ed eliminare i rischi dovuti alle sostanze lavorate, e con l'aiuto di diapositive ha illustrato nel dettaglio cosa accadrà dopo l'adeguamento. Dice che gli unici rischi possibili che rimarranno saranno legati all'infiammabilità dell'acetone, di cui l'accumulo verrà ridotto dai 250 metri cubi attuali a 50 metri cubi. Io faccio presente che gli ultimi incidenti sono stati causati dall'esplosione di reattori (che verranno comunque utilizzati per le lavorazioni che rimarranno) ma mi viene risposto che, vista la minor infiammabilità dell'acetone rispetto alle sostanze utilizzate precedentemente, i rischi non sarebbero più presenti in quella misura. Ma 50 metri cubi di acetone sono pochi? Stoccati in mezzo ad abitazioni e limitrofi alla ferrovia? Gli odori della produzione di pancreatina, tranquillizza Farisoglio, non ci saranno: i nuovi impianti di via delle Rimembranze consentiranno di captare le emissioni diffuse. Noi continuiamo a non capacitarci di come si possa consentire l'installazione di un nuovo impianto per il trattamento di pancreas su un terreno che da vent'anni ha una R nel piano regolatore: una R che non è stata messa per caso, ma perché già vent'anni fa quel tipo di lavorazione creava grossi problemi; e ora cosa si decide di fare? Di autorizzare un nuovo impianto. Bah... Questo non è una miglioria alla struttura vecchia (la pancreatina era prodotta in via Silvio Pellico), è un nuovo impianto in un'altra via, via delle Rimembranze! Come si può pensare che movimentare dei pancreas di animali a 500 metri dal centro e in mezzo a una zona densamente abitata non crei problemi? Quanti quintali di pancreas vengono lavorati? Che hanno spostato a fare, allora, i macelli e le stalle dai centri abitati? Farisoglio assicura che l'azienda vuole davvero riconvertirsi e venire incontro alla città che la ospita (termine credo inadeguato, visto che da anni la gente le chiede di spostarsi... direi che la subisce), ma incredibilmente le azione legali verso le decisioni della Conferenza dei Servizi vanno in senso contrario: dopo la negazione del TAR al ricorso, Unibios ha fatto appello al Consiglio di Stato per annullare il blocco degli impianti imposto dalla Conferenza dei Servizi. Farisoglio le spiega come se fossero azioni quasi automatiche e che non dipendono da lui, insomma un proforma deciso dal consiglio di amministrazione dell'azienda (i proprietari), che guarda caso non è presente per spiegare molte cose. Dice inoltre che anche nell'eventualità che l'azienda vinca l'appello, e quindi tecnicamente fosse autorizzata a riattivare gli impianti, magari non lo farebbe; insomma un'azione inutile, solo per dare lavoro e soldi ai legali e appesantire la già intasata macchina legale italiana. Un cittadino chiede se sono stati presentati alla Conferenza i progetti esecutivi per gli adeguamenti: la risposta è no. Viene chiesto quando si prevede di presentarli, ma non viene data una risposta certa, e dopo molta insistenza sulla domanda viene risposto un approssimativo: entro i termini della scadenza del 31 marzo 2008. Viene anche chiesto, facendo notare la poca convenienza economica di tutta questa operazione, con quale criterio non si è scelto di aprire un nuovo impianto in una locazione differente che probabilmente avrebbe avuto dei costi inferiori e che sicuramente non avrebbe avuto questo impatto su un territorio residenziale: la risposta non viene data in quanto anche Farisoglio dice di non conoscere le logiche del consiglio dell'azienda. Altra domanda interessante che viene fatta è quella sulla convenienza di sostenere un'azienda che ha sempre mostrato queste grosse criticità con il territorio; un sostegno da parte dell'amministrazione in nome della causa occupazionale, considerando l'attuale riduzione di personale e la preventivata riduzione che si avrà a fronte di una riduzione del 60% della produzione, non ha forse più senso di esistere; viene anche chiesto che piano di intervento per un'eventuale mobilità sia stato preso in considerazione: il Sindaco risponde che attualmente, non essendo stato presentato un piano preciso sul ridimensionamento occupazionale, non può che prendere l'impegno di impegnarsi quando questa eventualità si renderà necessaria. Insomma, una riunione sicuramente utile ma che ancora una volta non riesce a spiegare completamente e con chiarezza tutte le logiche delle scelte aziendali, che inevitabilmente si ripercuotono sul territorio e sui suoi abitanti. Ci sono alcuni aspetti che non sono stati trattati e che rimangono sempre in attesa di risposte: l'indagine epidemiologica più volte reclamata ma sempre scansata, e spiegazioni da parte di persone competenti sui dubbi che alcuni cittadini hanno esposto in relazione alle sostanze lavorate dall'Unibios e ad alcune malattie presenti sul territorio; la questione del termodistruttore, per il quale si pubblicizza che è dismesso, ma si evita di dire che verrà sostituito con un termodistruttore di tecnologia differente, che non avrà la possibilità di creare energia e bruciare liquidi ma distruggerà i gas di scarto dell'azienda. Ma del resto anche nell'autorizzazione del 1994 si diceva che il termodistruttore era migliorativo per l'ambiente. Ma una marmitta catalitica in casa potrebbe essere migliorativa? Attendiamo ora l'esito dell'appello e continuiamo a seguire l'evolversi della situazione. Enrico Platti Scrivi commento (12 Commenti) |
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Lettera inviata agli organi di stampa dal Comitato Spontaneo Ambientale. |
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Scritto da Enrico
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lunedì 28 gennaio 2008 |
Gentili signori,
In relazione all’incontro informativo tenutosi in data di ieri, giovedì 24 gennaio, sulla questione “Unibios” sottoponiamo alla Vostra gentile attenzione la seguente nota, con cortese preghiera di pubblicazione.
La ditta A.B.C. Farmaceutici ha interposto appello avverso l’ordinanza di sospensione n. 609/2007 del TAR Piemonte, ordinanza finalizzata a confermare il “fermo tecnico” degli impianti (in poche parole Unibios, CON QUESTA INIZIATIVA LEGALE, chiede alla Magistratura Amministrativa di ANNULLARE L'ORDINE DI BLOCCO IMPIANTI).
Il ricorso in questione è il numero 10029/2007 depositato presso il Consiglio di Stato - Sezione 5 (in Roma) in data 20/12/2007 (prima di Natale, mentre Unibios diceva di voler ACCETTARE la decisione del TAR).
La cartolina di “ricevuto di ritorno” della notifica alla Provincia di Novara è stata depositata presso la segreteria del Consiglio di Stato da A.B.C. Farmaceutici (Unibios) in data 24 gennaio (PROPRIO IERI!).
E’ stata presentata anche “istanza di sospensione” (ovvero la possibilità di sospendere immediatamente …. l'ordinanza di sospensione del TAR, scusate il bisticcio di parole).
Unibios è assistita dagli avvocati Raffaele Ingicco, Riccardo Montanaro (di Torino, che ha seguito la vicenda del TAR, uscendone per così dire “perdente”), Guido Francesco Romanelli.
La provincia è assistita dalll’ill.mo Prof. Avv. Carlo Emanuele Gallo e dall’avv. Alberto Romano.
La provincia di Novara si è costituita in giudizio in data 8 gennaio 2007 (NESSUN COMUNICATO STAMPA E’ STATO DIFFUSO DALLA PROVINCIA CIRCA TALE IMPORTANTE EVENTO, anzi tale importante informazione è stata SURRETTIZIAMENTE celata).
L’udienza in camera di consiglio è prevista per il prossimo 5 febbraio. La decisione dovrebbe essere pubblicata poco dopo. Rammentiamo che qualche giorno dopo dovrà essere approvata o non approvata dalla Commissione Tecnica una prima "tranche" delle lavorazioni di Unibios (come vedete i due "avvenimenti" sono tra loro "ravvicinati").
Il Collegio giudicante è formato dai giudici: Presidente Emidio Frascione Relatore Marzio Branca Componenti Giuseppe Severini, Aldo Fera, Francesco Caringella.
Sorge “spontanea” la domanda: MA SE UNIBIOS IERI HA DETTO A TUTTI CHE VUOLE COMPORTARSI LEALMENTE NEI CONFRONTI DELLA CITTADINANZA TRECATESE E DELLE ISTITUZIONI, PERCHE’ STA CONTINUANDO LE AZIONI LEGALI PER ANNULLARE TUTTI GLI ATTI?
PERCHE’ LE ISTITUZIONI NON HANNO AVVISATO DI TANTO I CITTADINI GIA’ A INIZIO GENNAIO?
PERCHE’ NON LO HANNO FATTO ALMENO IERI MA HANNO DOVUTO SENTIRSELO CHIEDERE?
Nel ringraziare per la Vostra sempre cortese disponibilità nei confronti di una tematica che ci sta tanto a cuore, Vi porgiamo i nostri più cordiali saluti.
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Comunicato del Sindaco dopo l'incontro del 24. |
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Scritto da Enrico
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lunedì 28 gennaio 2008 |
CITTA’ DI TRECATE UNIBIOS: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
E’ noto che i problemi connessi all’attività UNIBIOS insistono sulla nostra Città da parecchi anni. Nell’agosto 2006, ad un mese dal mio insediamento, incontrai i referenti di UNIBIOS, per sollecitare il trasferimento dell’impianto in altra località, dando la disponibilità a favorire, nel limite dei mezzi a disposizione dell’Amministrazione, la ricollocazione. L’Azienda non nascose i suoi problemi, prevalentemente di natura economica, vista l’entità dell’impegno finanziario richiesto, ed espresse forti preoccupazioni legate alla globalizzazione dei mercati, che negli anni ha generato una competitività sempre più forte, consentendo margini di ricavo sempre più risicati. L’Amministrazione, dal canto suo, rispose con estrema fermezza, non essendo disposta a tollerare ulteriormente soluzioni palliative e invitando l’Azienda a porre rimedio, una volta per tutte, alle diverse problematiche di impatto ambientale lamentate da tempo. Durante il Consiglio Comunale del settembre 2006 esposi personalmente ai consiglieri presenti come l’Amministrazione stesse affrontando l’annosa questione. Con l’avvio delle procedure relative al rilascio dell’A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) ad UNIBIOS, l’Amministrazione Comunale ha riaffermato al management dell’Azienda, l’intenzione ferma e imprescindibile di ottenere tassativamente la “normalizzazione” della situazione, con particolare riferimento alla risoluzione dei problemi di inquinamento ambientale e di sicurezza evidenziati. Agli incontri di Conferenza dei Servizi per il rilascio dell’A.I.A, parteciparono Provincia, Comune di Trecate e gli organismi tecnici ASL, ARPA, ecc.. analizzando quanto era stato fatto nel tempo e gli effetti derivati dai provvedimenti presi (pochi e modesti a dire il vero). L’Azienda era entrata in fase di stasi. Non poteva e non può, secondo i vincoli di Piano Regolatore, fare nuovi investimenti produttivi, ma, esclusivamente, adeguare gli impianti alle migliori tecnologie oppure dismettere produzioni. Emerse la convinzione condivisa con l’Azienda, che la questione doveva essere affrontata in maniera drastica, per garantire la soluzione definitiva di tutti i problemi, dall’inquinamento del sottosuolo, agli odori molesti, dai problemi di sicurezza ai rumori derivanti dal ciclo produttivo continuo, senza dimenticare la depurazione e lo scarico in fognatura. Nei mesi successivi, l’Azienda iniziava a progettare alcuni interventi di adeguamento degli impianti, tesi a prevenire la formazione di odori molesti e dare il via alla bonifica del suolo e al trattamento delle acque reflue. In questo contesto di adeguamento, di manutenzioni straordinarie, di percorsi richiesti in Conferenza Servizi, si è verificato, purtroppo, un gravissimo incidente sul lavoro, che ha causato una vittima. Una tragedia che ha aperto una giusta riflessione, surriscaldando, ancora una volta, gli animi di tutti. Di fatto, l’ultimo investimento concreto fatto da UNIBIOS a Trecate risale, materialmente, al 1993/1994, a seguito di un lungo iter di valutazioni, iniziate dalla Società nel 1991. L’investimento consisteva nella realizzazione di un “forno verticale” destinato ad incenerire liquidi classificati come rifiuti tossici e nocivi; l’investimento era stato autorizzato, dal Ministero dell’Ambiente, in data 19/01/1994, (dopo un lungo iter previsto per legge, che ha ottenuto le autorizzazioni di: Regione Piemonte, Commissione per la valutazione d’impatto ambientale prevista dal Decreto Pres. Cons. 13/04/1989, Comune di Trecate, Comune di Cerano, Consorzio Parco Lombardo, USSL 52, Corpo Forestale dello Stato). Successivamente, lo stabilimento è stato classificato in Piano Regolatore, con la sigla “R” (che sta a significare RILOCALIZZAZIONE). In pratica, all’Azienda è consentito di effettuare esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto esistente oltre che, ovviamente, di adeguamento alle normative. Durante il lungo periodo preso in esame, sono stati effettuati numerosi interventi di controllo da parte dei vari Enti preposti; oltre al problema degli odori lamentato dai cittadini, sono state evidenziate ripetutamente presenze di “Diphill” nelle acque di scarico che affluiscono al depuratore di Cerano, e, in più, problemi di inquinamento del sottosuolo. Nell’ultima Conferenza dei Servizi del 17 ottobre 2007, si è arrivati alla seguente decisione: “La Conferenza dei Servizi, all’unanimità, stabilisce il rilascio di un provvedimento di A.I.A. con l’espressione del parere favorevole all’ipotesi di piano di adeguamento finora presentato dalla ditta, che comunque, necessita di integrazioni dal punto di vista degli interventi progettati a livello esecutivo. Vista l’estrema gravosità degli interventi di adeguamento da effettuare… omissis… verrà prescritto il fermo tecnico dell’impianto durante l’esecuzione degli interventi a far data dall’emissione del provvedimento A.I.A. fino ad adeguamenti effettuati. Vista la vaghezza delle informazioni progettuali, verrà istituita apposita Commissione Tecnica di controllo, seguendo la proposta della ditta, costituita da un esperto nominato dalla Provincia, uno nominato dal Comune di Trecate ed uno dall’Azienda Intercomunale acque, nonché dai tecnici A.S.L. (S.I.S.P. e S.Pre.S.A.L.) ed A.R.P.A. I compiti della Commissione… omissis… riguarderanno in particolare l’analisi dei progetti definitivi ed esecutivi, ispezioni periodiche sul cantiere, pareri per la ripresa delle lavorazioni anche per sezioni di impianti e successive attività di monitoraggio sull’esercizio degli stessi, il tutto con onere a carico dell’Azienda… omissis Qualora la Commissione stabilisse che su alcune aree, visti gli adeguamenti effettuati, non ci siano rischi per la ripresa delle lavorazioni, le stesse potranno riprendere anticipatamente rispetto alla completa esecuzione delle opere sul resto dell’impianto. Il componente della Commissione nominato dal Comune dovrà inoltre vigilare che le opere di riadeguamento siano conformi alle previsioni del Piano Regolatore. La Commissione, potrà, inoltre, provvedere ad indicare la necessità di adozione di provvedimenti di diffida, sospensione o revoca dell’Autorizzazione”. Contro il provvedimento che imponeva il fermo delle linee di produzione, soggette ad A.I.A, l’Azienda ha presentato ricorso al TAR che, come noto, lo ha respinto, confermando le decisioni adottate, all’unanimità dai componenti della Conferenza dei Servizi. Attualmente, l’Azienda sta producendo nella cosiddetta “camera bianca”: si tratta di un ciclo di lavorazione ad acqua, che esula dalle procedure previste dall’A.I.A. Sono inoltre in funzione l’impianto della caldaia per il riscaldamento degli uffici ed il depuratore. Durante questa fase di adeguamento, la Provincia di Novara disporrà delle visite di ispezione e controllo delle attività, anche tramite la Commissione Tecnica, appositamente costituita, di cui è membro il Comune di Trecate. La Commissione Tecnica vigilerà sull’osservanza e sul rispetto delle prescrizioni contenute nel procedimento per il rilascio dell’A.I.A. Cosa sarà il futuro? Difficile prevederlo ora. Contro il provvedimento del TAR, l’Azienda ha presentato ricorso al Consiglio di Stato che deve ancora pronunciarsi, in caso di accoglimento dell’istanza, l’Azienda, teoricamente, potrebbe iniziare nuovamente a lavorare, poiché, nelle more dell’approvazione del provvedimento, hanno valenza le autorizzazioni che UNIBIOS già possiede, anche se questo non significa che l’Azienda possa prescindere dagli adempimenti richiesti per legge, in particolare su sicurezza ed impatto ambientale. Possiamo, almeno per ora, ritenerci abbastanza soddisfatti ed attendere entro il 31 marzo prossimo gli interventi risolutivi che l’Azienda si è impegnata ad assumere e che, sostanzialmente, prevedono: • Dismissioni delle lavorazioni maggiormente impattanti (es. nalidixico); • Trasferimento delle lavorazioni restanti (pancreatina ed aciclovir) nell’area di Viale Rimembranze; • Messa a norma degli impianti usati per tali lavorazioni, relativamente agli aspetti ambientali e di sicurezza; • Realizzazione di un impianto di abbattimento delle emissioni in atmosfera per i suddetti impianti; • Rifacimento delle pavimentazioni e delle sottostanti tubazioni fognarie, qualora necessario; • Realizzazione di un sistema di gestione ambientale e della sicurezza con il coinvolgimento dell’intero personale. In conclusione, ritengo doveroso sottolineare l’ottima sintonia tra l’Amministrazione Trecatese e la Provincia di Novara, (in particolare col Presidente Vedovato e l’Assessore Simonetti) nell’affrontare la questione. Ringrazio per l’impegno tecnico tutti i componenti della Conferenza dei Servizi perfettamente coordinati dal dott. Guerrini, dirigente della Provincia, al quale desidero esprimere stima ed apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto che sta portando ad una soluzione sofferta, ma relativamente accettabile del problema UNIBIOS. Dico “accettabile” perché è evidente che la soluzione ideale (quella del trasferimento), purtroppo non è attualmente realizzabile. L’augurio è che i percorsi programmati trovino concreta realizzazione e consentano di salvaguardare i livelli occupazionali dei dipendenti, coinvolti materialmente e psicologicamente da questa lunga vicenda, oltre a garantire il diritto dei cittadini alla salute ed al benessere. Trecate, 24.01.2008
IL SINDACO Enzio ZANOTTI FRAGONARA
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Osservazioni a caldo della consigliera Marchi dopo l'incontro del 24. |
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Scritto da Enrico
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lunedì 28 gennaio 2008 |
ALCUNE OSSERVAZIONI “A CALDO” SULL’INCONTRO DEL 24 GENNAIO 2008 organizzato dall’Amministrazione su UNIBIOS -Alla luce dello svolgimento della serata, peraltro facilmente prevedibile, vista la correttezza dei comportamenti di tutti gli intervenuti che civilmente hanno dibattuto (sì signor Sindaco ha capito bene, hanno dibattuto), lo spiegamento di forze dell’ordine ci è sembrato eccessivo: ben tre vigili, maschi ed i più “robusti” (non ce ne vogliano gli interessati) tra quelli in servizio presso il Comando di Trecate… Quindi l’atteggiamento dell’Amministrazione (o forse del solo Sindaco) di scrivere addirittura sui manifesti di invito che non ci sarebbe stato un dibattito ci è sembrato eccessivo nonché fuori luogo. Fuori luogo perché un’Amministrazione ha il sacrosanto dovere di confrontarsi con i cittadini, i cittadini hanno il sacrosanto diritto di chiedere all’Amministrazione ragione delle proprie scelte politiche. -Detto questo ben vengano serate come quella del 24 ancorché assai tardiva. Ricordo che l’informazione dei cittadini in questo frattempo (dalla raccolta di firme ad oggi sono trascorsi 8 mesi!) è stata a dir poco scarna: qualche comunicato stampa, qualche dichiarazione, spesso sollecitata dai giornalisti e…molte interrogazioni della Minoranza in Consiglio Comunale. Chiediamo quindi che le informazioni siano più consistenti e puntuali, come i momenti di confronto tra cittadini e Amministrazione. -Siamo consapevoli che la situazione registra un salto di qualità rispetto al passato: l’AIA è stato uno strumento importante ed efficace, sicuramente l’Amministrazione pubblica ha delle carte in mano che si sta giocando per far cambiare “registro” a questa azienda che di problemi alla nostra città ne ha dati a iosa. Sull’atteggiamento dell’azienda siamo alquanto perplessi (nonostante la competenza e forse anche la buona fede del dottor Farisoglio, nuovo dirigente Unibios, ma quanti ne abbiamo visti in questi anni…!): le puzze denunciate dai residenti, nonostante il consistente miglioramento, ahimè presenti soprattutto di notte e nei festivi; il ricorso prima al TAR e poi al Consiglio di Stato da parte dell’azienda non ci parla di un percorso così condiviso con le Amministrazioni come ci vorrebbero far credere; lo spostamento della pancreatina da via Silvio Pellico alla zona Cimitero non ci tranquillizza anche perché verrà comunque utilizzato e stoccato materiale infiammabile anche se in misura minore del passato. -E allora niente di nuovo? No, come già detto, l’AIA è stato ed è uno strumento importante per obbligare questa ditta a migliorare sicuramente la propria struttura, i propri processi produttivi. Poi l’inceneritore non entrerà più in funzione (almeno così è stato detto) e questa è una bellissima notizia. Tuttavia, e molti interventi dei cittadini lo hanno sottolineato, la Rilocazione dell’azienda sarebbe lo scenario più auspicabile come peraltro richiesto dal PRG vigente. Ricordiamo che la R sul Piano Regolatore, che impedisce qualsiasi espansione all’azienda e solo manutenzione e adeguamenti alle normative di sicurezza, fu collocata sul Piano Rwegolatore non dieci (come ha detto il Sindaco) ma venti anni fa e…a ragion veduta. -Il Sindaco, verso la fine, non si è risparmiato un’osservazione “politica”: secondo lui questa R avrebbe prodotto più danni che benefici impedendo un rinnovamento strutturale dell’Unibios. Noi non siamo d’accordo: meno male che c’è stata la R, unico strumento di pressione e controllo per un’azienda i cui comportamenti, eufemisticamente, non sono certo stati ineccepibili, anzi.. continue violazioni delle normative, disturbi odorosi, denunce, etc. Infine: questo non è il posto adatto per un’azienda chimica. Al più possiamo pensare ad un finissaggio cioè ad un inscatolamento di un prodotto realizzato altrove. L’impianto della pancreatina lo facciano altrove. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Ci sarà la conferenza pubblica! |
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Scritto da Enrico
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giovedì 17 gennaio 2008 |
Giovedì 24 gennaio 2008 ci sarà la conferenza pubblica indetta dal Comune di Trecate per informare la cittadinaza sulla tematica Unibios; qui sotto riporto il comunicato rilasciato dal Comune. ------------------------------- L'Amministrazione Comunale organizza una Conferenza pubblica per informare la Cittadinanza Trecatese. L'incontro informativo si svolgerà presso il Teatro Comunale il prossimo 24 gennaio alle ore 21.00. Parteciperanno alla Conferenza Amministratori Comunali e Provinciali, il dottor Guerrini referente della Provincia di Novara, il dottor Farisoglio referente tecnico di UNIBIOS e l'Ing. Laria, componente del Comitato Tecnico per il Comune di Trecate. E' prevista una relazione ai cittadini sulle problematiche legate ad UNIBIOS, dei percorsi intrapresi dall'Azienda, delle procedure tecniche- amministrative e degli adempimenti adottati per risolvere una situazione estremamente complessa, che si è trascinata per alcuni decenni. Si invitano le persone interessate ad approfondire l'argomento, a prendere parte a tale momento informativo. Non è previsto dibattito. L'obiettivo che l'Amministrazione intende perseguire é di chiarire la situazione aggiornata su un argomento di interesse collettivo, con particolare riferimento agli interventi di adeguamento strutturali e produttivi condivisi dall'Azienda con le Amministrazioni Pubbliche.
IL SINDACO Enzio ZANOTTI FRAGONARA ------------------------------- Finalmente il comune organizza una serata informativa! Dal comunicato spicca la frase “Non è previsto dibattito”, ma spero che sia comunque data la possibilità di fare delle domande e ottenere delle risposte, se qualche cittadino ne sentisse la necessità. Dopo mesi nell'attesa di questo evento, viste le preoccupazioni dimostrate da molti per eventuali conseguenze sulla salute delle sostanze lavorate e rilevate nell'atmosfera circostante all'azienda, vista la presenza del termodistruttore di sostanze tossiche, visti gli anni di molestie subite, credo che delle risposte siano doverose. Ricordo che le istituzioni non sono fine a se stesse, ma il loro mandato ha l'obbiettivo di preservare e tutelare la comunità per cui esse lavorano e a cui devono rendere conto; chiunque non abbia ben presente o per scelta non ottemperi con diligenza al proprio mandato, credo debba essere velocemente allontanato per evitare danni alla comunità. Ci vediamo giovedì. Scrivi commento (19 Commenti) |
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La polizia controlla e noi fotografiamo. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 17 gennaio 2008 |
Il giornale La Stampa del 12-01-2008 ha riportato la notizia dell'ispezione a sorpresa da parte della Polizia provinciale alla ditta Unibios avvenuta martedì 8 gennaio 2008; si legge anche che si è svolto il primo sopralluogo della commissione tecnica. L'assessore all'Ecologia Dario Simonetti sottolinea che i macchinari erano fermi e la produzione sospesa, e che tutto procede bene. Ottimo! Ma... allora cosa sono quelle puzze che ancora appestano in alcuni momenti la zona limitrofa all'azienda? Eh sì, perché durante le feste natalizie e durante alcuni fine settimana, nel quartiere San Bernardo, si sono potuti avvertire ancora i tipici “profumi Unibios”: non episodi acuti e persistenti come quelli di qualche settimana addietro, ma comunque segnali che certamente non rassicurano gli abitanti, che in prospettiva di una riapertura degli impianti si chiedono cosa potrà succede, visto che la ditta puzza anche da ferma. Molti dubbi rimangono: se le puzze provengono dagli impianti non soggetti ad AIA, non credo che si possa pensare che la gente le possa comunque tollerare; le solite voci di corridoio dicono che gli odori sono probabilmente dovuti allo smantellamento e alle manutenzioni degli impianti (strano che siano avvertibili nelle ore serali-notturne e nei fine settimana). Altra frase spesso ricorrente nel “corridoio” è quella che la ditta non sta producendo ma solo smaltendo: ma cosa smaltisce se non produce? Hanno forse accumulato molti liquami e ora li stanno smaltendo? Se c'è un accumulo credo possa essere dovuto principalmente a due fattori: al fatto che nei mesi addietro non avevano l'autorizzazione allo scarico, visto che il depuratore non riusciva a trattare adeguatamente i liquami (infatti per evitare che scaricassero si è dovuti arrivare a sigillare lo scarico), e al fatto che lo smaltimento conto terzi forse risultava dispendioso. Forse si faticava a trovare chi è disposto ad accettare quegli scarti, che senza un primo trattamento potrebbero mandare in tilt gli impianti di depurazione, come accadeva a Cerano. Ecco forse spiegate le tremende puzze di novembre: “Scusate tanto la puzza ma, visto che economicamente ci conviene smaltire autonomamente, aspettate che siamo in grado di farlo e intanto annusate”. Ovviamente viene spontaneo chiedersi alcune cose: hanno spostato dai centri abitati le macellerie, le stalle, impedito l'allevamento di pollame, conigli, ma l'Unibios può tranquillamente continuare a produrre in centro città scarti che nessuno vuole neanche ritirare per lo smaltimento. Bah... Pensare di poter integrare una ditta di questo tipo in città evitando completamente i disagi dovuti alle sostanze lavorate è come pensare di non accorgersi della presenza di una stalla sotto casa, che produce inevitabilmente letame dal caratteristico profumo. Qui sotto si possono vedere alcune foto scattate durante il fine settimana: le foto hanno un particolare ben visibile, la produzione di vapori che stranamente in questi periodi sono visibili solo nel fine settimana e nelle ore notturne; magari possono essere di aiuto a coloro che svolgono i sopralluoghi, visto che nelle ore in cui avvengono questi “fenomeni” non sono presenti. Ovviamente le attività svolte dalla ditta visibili da queste foto saranno sicuramente attività consentite e autorizzate, ma qualcuno potrebbe guardarle con curiosità. Scrivi commento (1 Commenti) |
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Respinta la richiesta di Unibios dal TAR! |
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Scritto da Enrico
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domenica 09 dicembre 2007 |
Il Tribunale Amministrativo del Piemonte ha respinto la richiesta di annullamento del provvedimento imposto dai rappresentanti della Conferenza dei Servizi, che impongono lo stop degli impianti per gli adeguamenti necessari. Anche i giornali ne danno notizia; il presidente della provincia di Novara Vedovato e l'assessore provinciale all'ambiente Simonetti dichiarano che la decisione del TAR è un'ulteriore conferma che la Conferenza ha agito nel modo corretto. Come ormai avevano constatato tutti, l'azienda, infischiandosene delle direttive date dalle amministrazioni competenti e delle lamentele dei cittadini che subiscono le molestie dovute alla continuità delle sue attività, ha proseguito le sue lavorazioni. Ora, visto che anche il Tribunale ha rifiutato la richiesta urgente di sospensione della direttiva, ci auguriamo e ci attendiamo sanzioni pecuniarie, la diffida scritta e in caso di inottemperanza, la revoca dell'AIA. Di tutti i buoni intenti dichiarati in Conferenza dai vertici della ditta, ovvero la piena volontà a ottemperare le disposizioni per rendere sicura e compatibile l'azienda, non rimane, come al solito, che un mare di promesse che mai vengono mantenute. Qui sotto potete leggere l'ordinanza del Tribunale Amministrativo, oppure potete scaricarla qui. N. 00609/2007 REG.ORD. N. 01465/2007 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte (Sezione Seconda) ha pronunciato la presente ORDINANZA Sul ricorso numero di registro generale 1465 del 2007, proposto da: Abc Farmaceutici S.p.a., con sede legale in Torino, Corso Vittorio Emanuele II n. 72, in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore dott. Alberto Giraudi, rappresentata e difesa dall'avv. Riccardo Montanaro, con domicilio eletto presso il suo studio, in Torino, via del Carmine, 2; contro la Provincia di Novara, in persona del Presidente pro tempore della giunta Provinciale, rappresentato e difeso dall'avv. prof. Carlo Emanuele Gallo, con domicilio eletto presso il suo studio, in Torino, via Pietro Palmieri, 40; il Comune di Trecate, in persona del Sindaco pro tempore; il Comune di Cerano, in persona del Sindaco pro tempore; l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale A.R.P.A. Piemonte - Dipartimento Provinciale di Novara, in persona del legale rappresentante pro tempore; l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale A.R.P.A. del Piemonte, in persona del legale rappresentante pro tempore; l’Azienda Sanitaria Locale N. 13 – Servizio Igiene e Sanità Pubblica (S.I.S.P.) – Sede di Novara, in persona del legale rappresentante pro tempore; l’Azienda Sanitaria Locale N. 13 – Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (S.PRE.S.A.L.), in persona del legale rappresentante pro tempore; l’Azienda Sanitaria Locale N. 13, in persona del legale rappresentante pro tempore; l’A.I.A. - Azienda Intercomunale Acque Ovest Ticino S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore; l’Associazione Irrigazione Est Sesia – Consorzio di irrigazione e di bonifica, in persona del legale rappresentante pro tempore; il Ministero dell'Interno (Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Novara), in persona del Ministro pro tempore; la Regione Piemonte, in persona del Presidente pro tempore; il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Novara, in persona del legale rappresentante pro tempore; per l'annullamento previ provvedimenti cautelari - del provvedimento della Provincia di Novara, 3° Settore - Ambiente Ecologia Energia, a firma del Dirigente del Settore, n. 5280/2007 in data 19 novembre 2007, avente ad oggetto "ABC Farmaceutici S.p.A. - Autorizzazione integrata ambientale ai sensi del D.lgs. 18.2.2005 n. 59 per lo smaltimento sito in Trecate, via Silvio Pellico n. 3"; - di tutti gli atti presupposti, connessi e conseguenti, per le sole parti attinenti all'oggetto dell'impugnativa. Visto il ricorso con i relativi allegati; Visti tutti gli atti della causa; Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente; Visto l'atto di costituzione in giudizio della Provincia di Novara; Visti gli artt. 19 e 21, u.c., della legge 6 dicembre 1971, n. 1034; Relatore nella camera di consiglio del giorno 05/12/2007 il dott. Antonio Plaisant e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Considerato che, ad un primo sommario esame, il ricorso non merita accoglimento, considerato che, una volta intervenuta l’A.I.A. è la stessa a regolare lo svolgimento delle lavorazioni e degli interventi di adeguamento e che, quanto al contenuto delle misure concretamente imposte, le stesse appaiono esenti da vizi logici estrinsecamente rilevabili e adeguatamente fondate sulle risultanze della complessa istruttoria. P.Q.M. il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte - 2 Sezione - Rigetta l’istanza cautelare contenuta nel ricorso. La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti. Così deciso in Torino nella camera di consiglio del giorno 05/12/2007 con l'intervento dei signori: Giuseppe Calvo, Presidente Antonio Plaisant, Primo Referendario, Estensore Giorgio Manca, Referendario Scrivi commento (4 Commenti) |
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Aggiornamento sezione documenti. |
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Scritto da Enrico
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domenica 18 novembre 2007 |
La data del 31 ottobre 2007 aveva messo di buon umore molti cittadini di Trecate: in generale c'era la speranza che le puzze finalmente finissero, soddisfazione nel vedere riscattati anni di molestie e una ventata di fiducia anche verso le istituzione che ormai per la maggior parte della gente avevano perso credibilità. Invece in questi primi quindici giorni di novembre cosa è accaduto? Nulla, non è cambiato praticamente nulla; la ditta è attiva e la puzza persiste. Dopo la conferenza del 17 ottobre, in cui è stata concessa l'AIA (con prescrizioni), la ditta non ha rilasciato nessun comunicato ufficiale. Non ci sono state mobilitazioni particolari per la questione dipendenti, la ditta ha ritirato la mobilità e in un incontro a Torino con i sindacati hanno dichiarato che, con lo spostamento di alcuni dipendenti in altra sede e la rilocazione autonoma di alcuni dipendenti, l'azienda può proseguire con questo organico. Probabilmente nonostante lo stop, che pare debba durare un tempo non brevissimo, visto che i progetti presentati per gli adeguamenti non erano ancora esecutivi, l'Unibios con “generosità” pensa di poter far timbrare il cartellino anche senza produzioni in atto. Il 31 ottobre 2007 è anche stato fatto un decreto legge che sposta il termine ultimo per l'adeguamento all'AIA dal 31 ottobre 2007 al 31 marzo 2008: decreto che non interessa Unibios visto che l'AIA l'ha già ottenuta dalla Conferenza dei Servizi. E allora? Dai giornali si legge che la ditta sta continuando la sua attività in attesa che gli venga notificato il provvedimento della Conferenza dei Servizi. Ma quanto ci vuole per notificare l'esito della conferenza? La conferenza è stata il venerdì 17, quindi sabato e domenica non si lavora, poi ci sta anche che durante la settimana seguente ci si metta il toner delle stampanti che finisce, l'influenza del dattilografo e la posta che ritarda... ma siamo a un mese di tempo!!! Sui giornali è stato detto che il provvedimento non è stato ancora notificato in quanto si sta cercando di capire la posizione di Unibios a fronte del decreto del 31 ottobre: ma il 17 ottobre e i 13 giorni successivi alla conferenza il decreto non era ancora comparso, eppure la notifica non è stata fatta. Queste sono le cose che fanno perdere la credibilità anche a enti e operatori che magari si adoperano con la massima serietà e professionalità nei loro incarichi. Indiscutibile la posizione della ditta che ormai da parte di tutti ha perso ogni credibilità: consapevole che comunque questi adeguamenti per poter continuare le proprie attività li deve fare, invece che rispettare puntualmente le scadenze non perde occasione per prendere tempo e guadagnare qualche decina di giorni di lavoro (che probabilmente fruttano alcuni euro) molestando consapevolmente ancora i residenti di Trecate (e pensare che qualche settimana addietro si era scusata per i disagi delle puzze motivando il tutto con l'impossibilità di scaricare le acque). In comune a fronte di richieste fatte da cittadini per le puzze, nonostante ci si aspettasse lo stop della ditta, la giustificazione che viene data è un fantomatico lavaggio di “vasche” e la sabbiatura degli impianti; ma che sabbia usano, viste le puzze? Come mai da giornali si viene a sapere che l'azienda continua le attività in attesa di notifica e dal comune viene data la notizia che la ditta sta eseguendo solo manutenzioni? Eh sì, si lavano le vasche anche di notte e con il personale al completo (l'azienda anche durante la notte continua i suoi soliti rumori e chi abita vicino dice di vedere al suo interno gli operai) e incredibilmente, che ci sia la produzione o no, la ditta emette sempre lo stesso tanfo; allora è tempo perso, è una ditta che può solo chiudere!!! Ovviamente il comune si sarà fidato ciecamente della versione data dalla ditta e non avrà ritenuto opportuno sollecitare dei controlli. E tutti i solleciti fatti dai cittadini per intervenire sul controllo della ditta hanno avuto un seguito? Ci sono degli scritti che provano la richiesta di controllo da parte di ARPA e Provincia? Sempre le solite cose.... Probabilmente verso fine novembre-inizio dicembre, dopo sette mesi dal momento in cui più di mille trecatesi lo hanno chiesto, il Sindaco organizzerà l'incontro per informare i cittadini sulla tematica Unibios (praticamente a giochi fatti); meglio di nulla... Nell'attesa che la notifica della Provincia pervenga alla ditta (oggi è domenica 18, magari è arrivata in questi giorni e non ne sono a conoscenza), il Comitato Spontaneo per la Difesa Ambientale Città di Trecate il 12 novembre 2007 e il 15 novembre 2007 ha fatto degli esposti alla Procura della Repubblica che potete leggere cliccando sulle date degli esposti. Molto significativa la parte che parla di polveri che possono innescare incendi, soprattutto pensando che durante l'incendio del 5 maggio 2007 il sistema antincendio non ha funzionato. Ora funziona? Ma chi è addetto al controllo dei sistemi antincendio delle ditte cosa controlla? Mah, forse questa è un'altra storia... Nonostante l'infinita pazienza di chi deve continuamente sopportare queste prepotenze (sì, prepotenza è il termine giusto per definire chi pretende di guadagnarsi agi economici disagiando un'intera comunità), c'è chi comunque vuole fare sentire la sua voce facendo l'ennesima lamentela che oltre a essere stata spedita a organi di stampa mi è stata recapitata e riporto qui sotto: 10/11/2007 Abito a pochi passi dall'UNIBIOS, stasera per 2 orette buone è ritornata la puzza che usciva anche dagli scarichi del bagno, meno intensa delle altre volte ma ugualmente sgradevole.... Inoltre aprendo la finestra che dà sul parco delle rimembranze si sente il rumore degli impianti in funzione! impianti che mi sembra dovrebbero essere chiusi in questo periodo! Vorrei da chi di dovere un risposta: Spero che non si stia ricominciando in sordina, per ritornare poi come in precedenza.... Il che sarebbe una vera indecenza! ( Lo conferma anche la rima baciata! ) Grazie per l'attenzione Maria Zanotti Non si può aggiungere nulla. Scrivi commento (10 Commenti) |
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Interrogazione di minoranza e risposta. |
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Scritto da Enrico
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domenica 18 novembre 2007 |
Il giorno 11 novembre 2007, il gruppo di minoranza consigliare ha scritto un interrogazione al Sindaco di Trecate e all'Assessore all'Ambiente. Sotto potete leggere l'interrogazione: TRECATE, 11 NOVEMBRE 2007 AL SINDACO DEL COMUNE DI TRECATE OGGETTO: interrogazione con richiesta urgente di risposta scritta PREMESSO: -che la situazione della ditta Unibios è stata oggetto di una Conferenza dei Servizi per valutare la concessione dell’AIA (Autorizzazione Ambientale Integrata) -che non abbiamo ancora potuto prendere visione del verbale di tale conferenza -che i giornali hanno riportato numerose notizie in merito che spesso parlavano della chiusura della ditta al 31/10, notizie mai smentite dagli organi competenti -che i cittadini ed i Consiglieri di Minoranza hanno più volte richiesto all’Amministrazione l’organizzazione di un incontro pubblico nel quale avere le informazioni del caso e conoscere gli intendimenti dell’Amministrazione sull’annosa e complessa vicenda -che il Sindaco ha risposto più volte di non avere ancora notizie certe in merito e che quindi l’incontro verrà organizzato in seguito I sottoscritti Consiglieri di Minoranza, portavoce anche di numerosi cittadini, insoddisfatti della risposte del Sindaco che reputano evasive ed immotivate (l’Amministrazione può e deve fornire le informazioni attualmente in suo possesso, urgentemente. Se in futuro venissero alla luce altre importanti notizie, nulla vieterebbe di indire un secondo, sicuramente proficuo incontro), INTERROGANO il Sindaco e l’Assessore all’Ambiente affinché chiariscano -se l’AIA è stata o meno rilasciata alla ditta Unibios -se questa cesserà o no l’attività in attesa di regolarizzare gli impianti fatiscenti e metterli in sicurezza -se alcuni impianti rimarranno in funzione: indicare quali e se soggetti a monitoraggi continui, periodici o occasionali -perché ancora nei primi giorni di novembre, contraddicendo le speranze degli abitanti, le puzze intorno all’azienda sono state persistenti e fastidiose -come mai l’Amministrazione, che in campagna elettorale aveva promesso “trasparenza”, non ha debitamente e doverosamente informato la cittadinanza tutta, ed in particolare i residenti della zona, di quanto stava accadendo -se e quando tutte le segnalazioni dei cittadini riguardo ad Unibios siano state fatte pervenire agli organi competenti, se questi abbiano fatto gli accertamenti del caso ed i risultati di tali rilevazioni I Consiglieri di minoranza ANTONIA MARCHI PIERPAOLO ALMASIO ZENO MARIO DATTILO FEDERICO RUGGERONE ENRICO Questa è la sintesi della risposta all'interrogazione fatta dal gruppo di minoranza consigliare il giorno 11 novembre 2007, che mi è stata inviata da Antonella Marchi che ha autorizzato la sua pubblicazione. In sintesi mi si risponde: -punto 1: sull'AIA, mi si trasmette verbale della Conferenza dei servizi del 17/10 da cui si evince a) che l'AIA è stata rilasciata ma subordinatamente all'esecuzione di lavori di adeguamento da parte della ditta Unibios; b) fermo tecnico dell'impianto durante l'adeguamento, a causa del parere negativo espresso dai Vigili del Fuoco in merito alla sicurezza; c) istituzione di una commissione tecnica di controllo, costituita da un esperto nominato dalla Provincia, uno dal Comune, uno dall'Azienda Intercomunale Acque più ASL e ARPA, che dovrà giudicare i progetti di adeguamento della ditta. -punto 2: riporto testualmente "altro riscontro indicato nel verbale della conferenza. E' evidente che quanto verbalizzato rappresenta le decisioni della conferenza. Le decisioni dell'azienda sono frutto di valutazioni dell'azienda stessa, delle quali, ovviamente, in caso di difformità, l'azienda medesima ne assume la responsabilità". -punto 3: secondo l'Amministrazione, su informazione dell'azienda, funzionerebbe un solo reparto (camera bianca) ma si attende sia fatta chiarezza attraverso la notifica del provvedimento da parte della Provincia (che evidentemente non è stato ancora notificato); -punto 4: puzze: ci sono perché la ditta ha provveduto ad ultimare lo smaltimento dei residui di lavorazione. Dovrebbero cessare nei prossimi giorni. -punto 5: comunicazione alla popolazione. L'Amministrazione ritiene di aver fornito le informazioni disponibili anche attraverso comunicati stampa. Si promette ancora una futura (futuribile) riunione pubblica senza specificare quando. -punto 6: il Sindaco dice che tutte le segnalazioni sono sempre state fornite agli organi competenti e questo ha portato al provvedimento della Conferenza. Questo quanto il Sindaco ci ha risposto. Non siamo soddisfatti. Alcune considerazioni: -sicuramente la faccenda è complicata anche dal DM della fine di ottobre che dà una proroga alle aziende in attesa di AIA fino a marzo. Ma l'Unibios non dovrebbe essere compresa, perché l'Aia l'ha avuta in data 17/10 quindi prima del DM. -l'azienda sta lavorando, nessun operaio è in cassa-integrazione. Agli operai è stata "venduta" la notizia della proroga come se fosse cosa fatta. -ci domandiamo: ma l'azienda sta lavorando in sicurezza o dobbiamo aspettarci un altro incidente mortale? Ha il permesso dei Vigili del Fuoco? -le puzze ci sono ancora eccome! Basta! -è scandaloso il livello di informazione che il Sindaco e l'Amministrazione tutta hanno fornito in merito ai cittadini. Quanti comunicati sono stati dati alla stampa in merito? Quante volte hanno contattato i 1027 cittadini firmatari della protesta degli scorsi mesi? I comunicati saranno stati uno o due, i contatti con i cittadini zero. In compenso il Sindaco, più volte sollecitato con lettere o interrogazioni da cittadini o dai Consiglieri di minoranza sull'indizione di una pubblica riunione, ha sempre procrastinato indicando una futura data da definire. Addirittura in una risposta ha dichiarato che sarebbe "fuorviante" indire una riunione pubblica finché tutto non sarà chiarito... se i chiarimenti verranno fra mesi (Dio non voglia!) dovremo attendere ancora molto tempo prima che la nostra Amministrazione si degni di chiarirci come stanno le cose! Antonella Marchi e gli altri firmatari Scrivi commento (1 Commenti) |
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Strumenti di risarcimento. |
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Scritto da Enrico
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domenica 18 novembre 2007 |
Alcuni cittadini hanno pensato di far fare uno studio di fattibilità per un eventuale causa di risarcimento contro tutti i responsabili per gli anni di molestie subite per l'inquinamento acustico, dell'aria, del territorio e per l'inevitabile svalutazione dei propri immobili che questa situazione ha provocato; ho quindi pensato di fare cosa gradita evidenziando questo nuovo emendamento che mette a disposizione nuovi strumenti legali per “azioni risarcitorie collettive”. L'articolo lo potete leggere "qui". Scrivi commento (1 Commenti) |
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(Rettificato) Esito della Conferenza del 17 ottobre 2007. |
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Scritto da Enrico
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lunedì 22 ottobre 2007 |
Il 17 ottobre 2007 si è svolta la Conferenza dei Servizi per decidere in merito all'Autorizzazione Integrata Ambientale. Per questa occasione abbiamo scritto, in collaborazione con il consigliere di minoranza Antonella Marchi, un comunicato per la Conferenza dei Servizi, chiedendo che fosse letto e messo agli atti durante la seduta; abbiamo inoltre allegato la lettera del 20 maggio 2007 indirizzata al Sindaco di Trecate con le 1027 firme che sottoscrivevano la richiesta di ricollocare l'azienda per il benessere e la serenità della città di Trecate. (In realtà il numero di firme è di parecchio superiore, ma per problemi con i tempi di consegna avevo deciso di depositare quel numero che mi sembrava già considerevole). Il comunicato lo potete leggere "qui". Erano presenti i rappresentanti del Comune di Trecate, Arpa, Asl, Azienda Acque di Cerano, Provincia e Spresal. Anche in questa ennesima conferenza, l'azienda non ha fornito una documentazione pienamente rispondente alle esigenze delle amministrazioni coinvolte. La Conferenza di fatto ha accolto i progetti preliminari (riconversione degli impianti, abbandono del termovalorizzatore, captazione degli odori ecc.) fatto salvo che l'efficacia dell'autorizzazione rimanga subordinato a tre condizioni: 1) Definizione dei progetti di dettaglio da validare preliminarmente alla loro attuazione. 2) Verifica e controllo da parte di una commissione tecnica. 3) Fermo impianti durante le fasi uno e due. La ditta dunque dal 30 Ottobre deve interrompere le attività sottoposte ad AIA e nei sei mesi sucessivi dovrà attuare quanto si diceva poco sopra per poter ripartire con le attività lavorative riconvertite. L'adeguamento deve essere fatto sotto la supervisione della commissione tecnica composta dai rappresentanti di tutti gli enti interessati, che dovranno verificare e approvare gli adeguamenti. Dario Simonettti (assessore provinciale all'Ambiente) ha commentato l'esito della Conferenza dei Servizi dicendo che la scelta è stata condivisa all'unanimità e va nella direzione giusta, verso la salvaguardia della salute dei cittadini. Il sindaco di Trecate Enzio Zanotti Fragonara, commentando l'incontro, ha dichiarato che cercherà in tutti i modi di andare incontro alle esigenze dell'azienda, nella speranza che il progetto di dismissione e messa in sicurezza proposto possa realizzarsi il prima possibile; si augura che l'azienda abbia la forza di reagire per attuare una svolta che le permetterebbe di riattivare gli impianti in sicurezza, ricordando il proprio sostegno agli operai. Nella sezione “stampa” trovate gli ultimi articoli dei giornali che sintetizzano l'esito della seduta e appena avrò la possibilità pubblicherò il verbale della stessa. Scrivi commento (24 Commenti) |
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Comunicato amministrazione comunale di Trecate. |
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Scritto da Enrico
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sabato 13 ottobre 2007 |
Oggi è uscito un comunicato stampa dall'amministrazione comunale che potete leggere qui sotto: CITTA' DI TRECATE 13 ottobre 2007 Oggetto: Azienda ABC Farmaceutici S.p.A. - "UNIBIOS" L'Amministrazione Comunale ha ben presente l'annoso problema costituito dalla collocazione degli impianti UNIBIOS nel centro abitato. La sinergia che si è finalmente creata con gli Enti e le Amministrazioni Pubbliche competenti (Provincia di Novara, A.R.P.A., A.S.L.13 – SISP, SPreSAL, Azienda Intercomunale Acque Ovest Ticino) ha consentito di avviare un percorso volto e finalizzato sia alla "messa in sicurezza" delle strutture e degli impianti, sia ad attenuare e ad elidere le situazioni anche potenzialmente molto fastidiose per i Cittadini di Trecate. L'Amministrazione Comunale sta utilizzando tutti gli strumenti tecnici e giuridici previsti dall'ordinamento, affinché l'Azienda si uniformi ed ottemperi alle prescrizioni dettate dagli organi deputati ai controlli. L'impostazione adottata dal Comune è stata recepita dall'Azienda che si è formalmente impegnata a smaltire in tempi rapidissimi i rifiuti stoccati che hanno provocato le intollerabili esalazioni rilevate e denunciate in questo periodo. L'Amministrazione Comunale vigila e continuerà a vigilare costantemente sulla procedura avviata di messa in sicurezza dell'Azienda e non esiterà ad esercitare ogni potere a tutela della salute e del benessere dei propri Cittadini, ai quali sarà assicurata ogni informazione di rilievo sull'evolversi della procedura in corso.
L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI TRECATE Bene, ma quale informazione di rilievo è stata data ai cittadini? Con che criterio stabiliscono il rilievo delle informazioni? Questo comunicato credo sia troppo generico, non chiarisce nessuna perplessità che molti cittadini hanno dimostrato rispetto alla vicenda. Si dice che l'azienda ha recepito l'impostazione del comune e che quindi si attiverà al più presto per smaltire i rifiuti stoccati che causano i miasmi, ma non si dice nulla sul come. Si dice che l'amministrazione comunale non esiterà a esercitare ogni potere a tutela della salute e del benessere dei propri cittadini, ma non si è a conoscenza di nessuna azione da parte del comune per sanzionare questi episodi o volta a risarcire i cittadini per le molestie create. Si è avuta molta tempestività nel multare un cittadino che ha esposto un volantino in comune che criticava la scelta di creare un parco nelle vicinanze dell'Unibios, (l'articolo lo potete leggere "qui"). Che dire, pare che per un foglio appiccicato in una bacheca occorra la massima severità amministrativa. Due pesi due misure? Della riunione chiesta mesi addietro anche in questa occasione (comunicato stampa) non c'è traccia; del resto il Sindaco durante il consiglio comunale tenutosi a San Martino il 4 giugno 2007 ha dichiarato che anche se le firme raccolte fossero state 5000, la priorità è salvare l'azienda la quale porta posti di lavoro. Scrivi commento (7 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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sabato 13 ottobre 2007 |
Nelle ultime settimane ci sono state delle puzze nauseabonde avvertibili a chilometri di distanza dalla ditta; molti cittadini presi dall'esasperazione hanno tempestato di telefonate Carabinieri, Vigili del Fuoco, Comune e chiunque gli sembrasse potesse far qualcosa per far cessare quello scempio olfattivo. Una lettera molto esaustiva inviata al Sindaco di Trecate e ai giornali la potete leggere "qui". Anche in un momento come questo, in cui è in gioco la sorte dell'azienda e pertanto gli occhi di autorità e opinione pubblica sono puntati verso la ditta, questa non ha cura di mantenere una condotta ineccepibile: all'inizio di luglio risale il ritrovamento nell'azienda di rifiuti pericolosi stoccati senza le necessarie condizioni di sicurezza; a metà settembre Arpa e Spresal durante un sopralluogo hanno trovato anomalie e malfunzionamenti in alcuni impianti. (nella sezione stampa ci sono articoli di giornale che parlano anche di questi episodi. Inutile dire che le grida d'aiuto lanciate da molti cittadini non hanno avuto conseguenze né risposte, se non una dichiarazione dell'Unibios in merito ai miasmi, che sarebbero causati dal fatto che l'azienda non può utilizzare il depuratore (quello costruito abusivamente), pertanto non può scaricare alcuni residui di lavorazione ed è costretta a stoccarli causando cattivi odori. E così ci tocca anche chiederci in che condizioni di sicurezza saranno conservati questi residui, per essere percepibili così vistosamente fin dall'altra parte della città. Sarà solo questa la fonte dei miasmi? Mesi addietro il depuratore probabilmente funzionava, e anche nel corso degli anni in cui le acque venivano scaricate o smaltite altrove le puzze erano sempre presenti, segno che le puzze non sono da attribuire “solo” alle acque. Insomma, l'Unibios non dà fiducia, non si crede facilmente alle sue dichiarazioni. Qualche mese fa aveva dichiarato alla stampa che, se si fosse continuato a negargli la possibilità di scaricare le acque e di utilizzare il depuratore per scaricare, avrebbe chiuso, in quanto sarebbe stata una spesa insostenibile smaltire esternamente quei rifiuti. Ecco, qui vengono delle perplessità: ma in tutti questi anni come ha fatto, visto che il depuratore sempre negato dalle amministrazioni precedenti è stato sanato dall'attuale amministrazione? Del depuratore costruito abusivamente ne abbiamo già parlato, c'è stata la faccenda “ridicola” sulla sua autorizzazione di cui non mi pare si sia fatta piena chiarezza su come siano andati i fatti. Resta da chiedersi: se ci fosse stata un'amministrazione che continuava a negare il depuratore, l'azienda avrebbe chiuso davvero? Grazie Sindaco! Scrivi commento (0 Commenti) |
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Dubbi dopo la Conferenza dei Servizi. |
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Scritto da Enrico
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sabato 13 ottobre 2007 |
Nella Conferenza dei Servizi del 28 settembre 2007 non si è arrivati ancora a una conclusione: la documentazione presentata dall'Unibios presentava ancora delle lacune, che non hanno consentito ai responsabili del provvedimento di prendere delle decisioni finali. Dai verbali delle ultime Conferenze dei Servizi (li potete leggere nella sezione lettere e documenti) si apprende un progetto di dismissione di alcune produzioni pericolose che avverrà in cinque anni di tempo. Dovremo sopportare ancora per cinque anni una situazione che non è a norma di legge ed è pericolosa oltre che fastidiosa? Non è un tempo esageratamente lungo? Altro aspetto poco chiaro che emerge dal verbale della Conferenza dei Servizi è lo spostamento della produzione di pancreatina da via Silvio Pellico a via Delle Rimebranze: si dovrebbero costruire dei nuovi impianti in grado di garantire la non fuoriuscita delle sostanze trattate. Ma la costruzione di nuove strutture non è in contrasto con la R (rilocazione) presente sul piano regolatore per quel terreno? Durante la costruzione del nuovo impianto il vecchio cesserà di produrre in attesa del nuovo? Si utilizzerà la cassa integrazione per i mesi necessari a mettere in regime i nuovi impianti? Oppure si consentirà di continuare a produrre nel vecchio fino al completamento della nuova struttura? In quest'ultimo caso si andrebbe oltre il termine del 31 ottobre e di fatto si adeguerebbero le scadenze alle esigenze della ditta, dando l'impressione che le normative e le leggi non sono forse così serie da dover essere rispettate con scrupolosa attenzione attenendosi alla lettera alle scadenze imposte. Che fine farà il termodistruttore? Avremo la certezza che andrà a sparire insieme alle produzioni più inquinanti, o sarà mantenuto? E se lo sarà, a quali scopi? Se l'azienda riceverà l'autorizzazione a continuare a lavorare, verrà fatto un piano di monitoraggio serio e continuo da parte degli organi preposti al controllo? (il fatto che chi controlli è il controllato francamente non merita commenti) Vedremo qualche beneficio da queste progressive dismissioni, e quando cominceremo a vederne? Che impatto avrà questa riconversione della produzione sull'occupazione? Scrivi commento (0 Commenti) |
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Ci sarà la Conferenza dei Servizi. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 27 settembre 2007 |
Domani 28 settembre 2007 si riunirà la Conferenza dei Servizi per dare una risposta e prendere le decisioni del caso in merito alla questione Unibios. Le decisioni saranno prese in base alle valutazioni della documentazione presentata dall'azienda alla fine di agosto. Il piano di monitoraggio presentato nella scorsa Conferenza dei Servizi si è svolto e concluso nella prima settimana di Agosto, e i risultati saranno presentati domani alla Conferenza dei Servizi. Come sempre gli abitanti nella zona limitrofe alla ditta hanno dimostrato infinita pazienza e disponibilità e, stante la richiesta del team assoldato dall'Unibios, quattro famiglie hanno accettato di ospitare dei rilevatori passivi nelle proprie abitazioni. Stranamente, nella settimana in cui erano presenti i ricettori, si sono verificati pochissimi episodi di miasmi, praticamente assenti duranti i primi giorni. Dal martedì della successiva settimana sono ricominciate puzze nauseabonde; cosa dire: peccato sia già finita la campagna di monitoraggio? Ma a cosa serve una campagna di monitoraggio di soli cinque giorni, e per di più commissionata dagli stessi controllati? Forse a poter dire “dai controlli risulta che siamo ok”? Circa due anni fa, durante una riunione con i dirigenti della ditta svoltasi in Comune a Trecate, con la presenza dell'allora assessore all'ambiente e del responsabile dell'ufficio tecnico, mi viene chiesto dal responsabile EHS dell'Unibios, Andrea Franzé, di inviargli delle tabelle con riportati gli orari in cui si percepivano le puzze, in modo da dargli l'opportunità di individuare le produzioni che le causavano. Accetto e invio per quattro settimane le tabelle pur sapendo che anni addietro la stessa cosa era stata fatta da un altro abitante del quartiere e non servì a cambiare la situazione, visto che a distanza di anni siamo ancora con gli stessi problemi; e infatti, nonostante le mie indicazioni nelle tabelle, non è cambiato nulla. Il progetto di monitoraggio sembra svolgersi con gli stessi presupposti. Morale di tutto: ho l'impressione che siano tutti espedienti per prendere tempo, sfinire la gente fino al suo silenzio, e continuare ad agire senza il minimo interesse a migliorare la condizione di chi abita nelle vicinanze e subisce perennemente il disagio; il fine sembra essere quello di fare il possibile per tirare avanti al minimo costo. Ma è solo mia l'impressione? Come hanno passato il mese di agosto i Trecatesi del quartiere San Bernardo e zone limitrofe? Il periodo in cui è stato fatto il monitoraggio, Ferragosto e qualche giorno dopo il 15 direi con aria buona, ma il resto dei giorni è trascorso con ore in cui la puzza faceva venire il voltastomaco, soprattutto a fine agosto e inizio settembre. Sul sito “La piazza di Trecate” appare un articolo (la fonte dovrebbe essere il Bollettino Trecatese), eccone la sintesi: Strani odori e puzze nauseabonde "invadono" la parte centrale della nostra città La segnalazione ci arriva in redazione da decine e decine di lettori, i quali chiedono l'origine di questi "male-odori" che stanno causando disagio negli ultimi giorni di Agosto. Noi giriamo la domanda alle autorità preposte, in particolare all'Arpa ed all'Assessorato all'Ambiente. Aspettiamo qualche risposta. Campa cavallo che l'erba cresce? E la risposta? L'ARPA per intervenire e controllare deve avere il sollecito dall'amministrazione comunale. Nonostante le tante lamentele e segnalazioni dei cittadini a Comune, Carabinieri, Vigili del fuoco, ecc., quanti solleciti ha fatto l'amministrazione? L'amministrazione comunale e l'assessore all'ambiente che pressione stanno facendo alla ditta per “invogliarla” al rispetto della città e delle regole ambientali? E l'incontro chiesto mesi addietro (richiesta presentata da una lettera accompagnata da più di mille firme) per informare i cittadini sulla tematica Unibios e rendere trasparente le intenzioni dell'amministrazione a riguardo? Sembra che ci sia poco o per nulla interesse a informare, ma perché? Mancanza di tempo? Il 3 ottobre 2007, (attenzione, l'incontro è rimandato a fine ottobre) il gruppo dei Verdi di Trecate organizzerà una serata informativa sulla tematica Unibios, iniziativa lodevole, e considerando che il problema Unibios è un problema ambientale pare ovvio che chi più dei Verdi deve essere sensibile al tema; ma questa iniziativa dovrebbe essere a carico del Comune e di chi lo amministra, che dovrebbe sentire il dovere di soddisfare i dubbi espressi dai cittadini in merito alla questione e fare della chiara informazione. Spero che alla serata informativa organizzata dai Verdi sia presente anche qualche esponente dell'amministrazione che magari potrebbe cogliere l'occasione per informare e rispondere a eventuali domande. Intanto aspettiamo domani per conoscere l'esito dell'ennesima Conferenza dei Servizi. Scrivi commento (8 Commenti) |
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Anomalie pericolose e incontro a Torino. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 27 settembre 2007 |
Lunedì 24 settembre 2007, a Torino si è svolto un incontro per confrontarsi sulla vicenda Unibios; erano presenti Provincia, Asl, Spresal, Arpa e Dipartimento Grandi Rischi della Regione. Hanno fatto il punto sulla situazione in cui versano gli impianti dello stabilimento di via Mazzini. Un incontro interlocutorio, organizzato in vista della prossima conferenza dei servizi. Hanno discusso il piano di dismissione e messa in sicurezza delle produzioni pericolose presentato dalla ditta il 31 agosto 2007, e analizzato i risultati degli ultimi sopralluoghi fatti da Spresal e Arpa sugli impianti dell'azienda. La Stampa riporta un articolo che parla di quest'incontro e lo potete leggere "qui". Dario Simonetti (Assessore provinciale all'Ambiente) dice di rendersi conto che il tempo necessario all'azienda per redigere il progetto era poco (probabilmente come i precedenti risulta incompleto e insoddisfacente), ma io voglio ricordare che già due anni fa l'azienda sapeva di dover conseguire l'AIA e da parecchi anni sapeva di arrecare disagi alla cittadinanza e di inquinare e scaricare illegalmente sostanze nelle acque (vedi esposti e denunce varie). Non siamo all'università, dove se non sei pronto per l'esame lo rimandi! Sempre la stampa qualche giorno prima dà notizia che in ulteriori accertamenti all'interno dell'azienda sono state rilevate ancora una volta anomalie pericolose e problemi agli impianti elettrici e a pressione. Che dire, nulla di nuovo. L'articolo lo potete leggere "qui". Scrivi commento (0 Commenti) |
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Sant'Agabio come Trecate. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 27 settembre 2007 |
A fine agosto sulla stampa appaiono due articoli che parlano del problema dei residenti di un quartiere di Novara (Sant'Agabio). Cosa c'entra Sant'Agabio con Trecate? I residenti di quella zona hanno vissuto e vivono un problema simile a Trecate; da quanto si apprende dalla stampa, l'azienda Idrosol ha causato disagi per anni con miasmi e, dopo lunghe lotte per cercare di far cessare queste puzze, si sono verificati ancora le stesse situazioni. Dopo le ultime lamentele la ditta ha dichiarato di non essere responsabile delle puzze, ma dai sopralluoghi dell'ARPA si è concluso che i miasmi sono da attribuire al cattivo funzionamento degli impianti della ditta Idrosol (la quale assicurava il regolare funzionamento). Cosa c'entra con Trecate? L'esperienza vissuta da altri dovrebbe insegnare che molte aziende non hanno scrupoli nel raccontare le loro “verità”, ed è chiaro che solo con un continuo monitoraggio e un'incessante protesta di chi subisce queste prepotenze si riesce a tamponare (temporaneamente) le situazioni sgradevoli che inevitabilmente si ripresentano. Un'azienda con simili criticità come può trovarsi a 500 metri dalla piazza di una città? Gli articoli di giornale li trovate nella sezione “stampa”. Scrivi commento (2 Commenti) |
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Conferenza dei Servizi 25 luglio 2007. |
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Scritto da Enrico
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martedì 31 luglio 2007 |
Il 25 luglio 2007 si è svolta la Conferenza dei Servizi, a cui hanno partecipato ASL, ARPA, Comune di Trecate, Provincia di Novara, Spresal e Unibios. Ecco un piccolo riassunto di cosa si è detto in quella sede e delle sue conseguenze. L'azienda ha modificato la squadra che si occupa di seguire il progetto e ha depositato un documento d'impegno emanato dal consiglio amministrativo della società, che dettaglia ulteriormente quello che avevano incominciato a dire durante la precedente Conferenza dei Servizi. Tra le cose che l'azienda indica c'è la dismissione entro dicembre 2007 delle produzioni a maggior impatto ambientale, ed entro il primo di settembre la dismissione della produzione di acido nalidixico (prodotto in via delle Rimembranze), che dovrebbe essere circa il il 40 % della produzione della ditta; quindi su 220 tonnellate di produzione dovrebbe rimanere una produzione di circa 120 tonnellate. Si è preventivato anche di dismettere il diphill, l'etilebromuro e alcuni solventi clorurati, ed entro il 31 di agosto verranno comunicate le altre produzioni che intendono dismettere. L'azienda ha dichiarato di voler dismettere in cinque anni tutte le produzioni, e cessare le attività di sintesi dedicandosi esclusivamente alle produzioni in camera bianca (ambienti in depressione, chiusi e coibentati), non blistering o sciroppi, ma raffinazione, decolorazione, finitura dei prodotti e il loro infustamento (l'inscatolamento e il blistering avvengono nello stabilimento di Ivrea). È stato presentato un piano di monitoraggio per valutare e misurare gli agenti inquinanti e maleodoranti emessi dagli impianti; il primo step di monitoraggi partirà in questi giorni e avrà la durata di cinque giorni: verranno ricercati all'interno della ditta, sui lavoratori e sulle abitazioni adiacenti le quantità di inquinanti che vanno a ricadere sugli stessi. I monitoraggi saranno ripetuti anche in un secondo tempo; alcune dismissioni avranno effetti immediati, altre bisognerà capire se saranno sufficienti a fare abbassare ed eliminare la presenza di inquinanti nell'aria. Riguardo al piano di messa in sicurezza del sito, il 9 luglio 2007 è stato approvato il piano di bonifica: riguardo alla falda acquifera, il piano prevede la costruzione di sei pozzi barriera per intercettare la falda in modo da evitare che agenti inquinanti presenti, che si sono accumulati nel tempo a causa dall'attività dell'azienda, contaminino ulteriormente l'esterno. I pozzi sono già stati realizzati ma non sono operativi e mancano ancora le opere di collegamento e di trattamento della falda, in quanto si è in attesa che si risolvano i problemi legati allo scarico di queste acque, che finirebbero al depuratore di Cerano da cui non hanno l'autorizzazione. Nelle prossime settimane dovrà essere presentata al Consorzio di acque di Cerano la documentazione per ottenere l'autorizzazione agli scarichi che finora sono stati eseguiti illegalmente. Per i terreni dell'azienda il piano prevede la rimozione di parte degli stessi e il loro conferimento per lo smaltimento; per i terreni che non verranno rimossi verrà eseguito un trattamento che si chiama bioventing: viene insufflata aria nel sottosuolo e la parte leggera di questi inquinanti viene strippata dall'aria, l'aria viene aspirata con delle bocchette, mandata all'impianto di incenerimento e bruciata. Questo progetto è già stato approvato ed è definitivo, e quindi è stato tolto dalla procedura AIA, segue un percorso indipendente: è stato autorizzato dalla Conferenza dei Servizi ed è di competenza comunale. Sono state aperte le procedure di mobilità per il personale dipendente che attualmente è formato da 48 assunti tra contratti a tempo determinato e indeterminato e 4 collaboratori. Ora si attende il 31 agosto 2007, data in cui la ditta depositerà i piani dettagliati del progetto, dando il tempo agli organi preposti di valutarli e prendere delle decisioni. Di cosa non si è parlato? Non si è detto nulla sulla destinazione del termodistruttore, che cessando le produzioni non avrebbe ragione di esistere. Non si è parlato delle problematiche per la sicurezza legate al passaggio dei convogli ferroviari che trasportano passeggeri e infiammabili provenienti dalla SARPOM: ci sono alcune linee produttive che sono collegate tra loro passando con gli impianti sotto la ferrovia, passano i residui dell'acido acetico per finire nel termodistruttore. Non si è parlato della produzione di pancreatina (che anche se ha un minor impatto per la salute crea delle puzze vomitevoli). La produzione di pancreatina avviene in via Silvio Pellico, e per quella parte non sono ancora stati presentati piani; l'unica soluzione per poter proseguire la produzione in quel sito e avere quindi l'autorizzazione AIA sarebbe quella di attuare le BAT (utilizzare le migliori tecnologie esistenti), cosa che appare molto improbabile da attuare viste le condizioni e la logistica del sito. La situazione appare ancora offuscata, i cinque anni preventivati per la dismissione, motivati con la volontà da parte dell'azienda di salvaguardare i contratti in essere per non compromettere la vita stessa dell'azienda, appaiono troppo lunghi alla gente che abita nelle vicinanze, che vede la propria qualità di vita compromessa dagli interessi economici dell'azienda ormai da troppi anni. Hanno fatto “orecchie da mercante” in tutti questi anni alle lamentele dei cittadini; le promesse degli ultimi due anni, con i progetti di captazione delle puzze, non compaiono nemmeno agli atti in provincia! Adesso ci si preoccupa! Se si era seri e sinceri anni addietro ora non si sarebbe a questo punto. Adesso chiedere alla gente che annusa queste schifezze di sopportarle ancora è più che una beffa! L'assessore all'ambiente della Provincia di Novara, Franco Paracchini, commenta la proposta di Unibios con tutte le cautele del caso: “ È una situazione delicata che merita grande attenzione. I tecnici della Conferenza hanno colto un cambio di passo da parte dell'azienda. Le nuove proposte ed un rinnovato atteggiamento fanno ben sperare nelle intenzioni di dismissione dell'impianto produttivo. La credibilità acquisita però ora deve trasformarsi in atti concreti, staremo a vedere già il progetto che sarà presentato il mese prossimo. Per ora resta fissata la data del termine ultimo per la chiusura dell'impianto”. Ormai qui sono anni che ci riempiamo di speranze, ci auguriamo la massima attenzione nelle valutazioni, e che le scelte che siano fatte con l'obbiettivo primario della tutela dei cittadini. Scrivi commento (5 Commenti) |
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Considerazioni di un cittadino. |
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Scritto da Enrico
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domenica 29 luglio 2007 |
Più di una settimana fa un cittadino di Trecate ha inviato una lettera al giornale “Corriere di Novara”; il contenuto sono alcune considerazioni sulle ultime notizie che circolano in merito alla vicenda Unibios. Il giornale non ha ritenuto opportuno pubblicarla, o forse verrà pubblicata in altri tempi, o magari si è persa, ma visto che mi è stata inviata credo sia doveroso dar voce a chi la vuole avere. Sotto potete leggere il testo della lettera. Spett - CORRIERE DI NOVARA Trecate 26 Luglio 2007 Spett. Redazione, Vi invio un articolo avente come oggetto l'Unibios di Trecate . Se riterrete opportuno pubblicarlo , Vi prego di usare le sole iniziali B.P. Augurandovi buone ferie vi ringrazio anticipatamente. UNIBIOS - PROPONE RIDIMENSIONAMENTO ATTIVITA’ PRODUTTIVE MA CHIEDE 5 ANNI DI TEMPO. UNIBIOS. Negata per la seconda volta l’autorizzazione integrata ambientale (AIA). Solo ora che rischia grosso, Unibios dichiara di voler mantenere nello stabilimento unicamente quelle fasi che creano meno problemi e ridurre l’attività produttiva. Si parla di confezionamento e rifinitura (allora il termodistruttore non servirebbe più???. Ora brucia per 24 ore al giorno ( non si sa bene che cosa)). Per ridimensionare queste attività però occorrono all’azienda almeno 5 anni!!! Peccato che questa favola sia stata “narrata” con documenti e studi già in passato, quasi 10 anni fa. Si parlava anche allora di confezionamento Se all’epoca avessero attuato quanto promesso,.avremmo evitato morti, ustioni, infortuni, inquinamento delle falde, dell’aria, esplosioni, esalazioni, puzze insopportabili , rischio di contaminazione a causa di stoccaggi all’aria aperta di fusti tossico nocivi senza chiusura ( è la quinta segnalazione per stoccaggio non autorizzato di rifiuti pericolosi - La Stampa 21 giugno 2007). Già nel 1996 TREMILA fusti tossico nocivi furono scoperti stoccati all’aperto su un terreno in via Pellico di fronte all’azienda naturalmente senza autorizzazione.- ORA LA STORIA SI RIPETE Con stupore leggo sui giornali che le autorità preposte parlano di “svolta positiva” , “spiragli di serenità” e che le richieste UNIBIOS potrebbero essere accolte. Naturalmente devono stare molto all’erta e verificare la veridicità di quello che l’azienda dichiara e, per non farsi prendere in giro per altri 10 anni, verificare il piano di attuazione ed il rispetto dei traguardi intermedi. E’ ovvio che se dovessero accadere altri incidenti, la colpa sarebbe solo di chi non ha impedito che una fabbrica chimica così ad alto rischio (ubicata in una zona densamente abitata) e che ha operato al di fuori della legalità, continui a fare sempre i propri comodi prendendo in giro tutti con dichiarazioni e promesse NON CREDIBILI perché senza seguito all’atto pratico. Ma come mai, ora che la tendenza, giustamente, nei vari settori è quella della TOLLERANZA ZERO nei confronti delle infrazioni alle leggi, in questo caso specifico è disattesa? Lasciamo lavorare anche tutti i cantieri edili che non rispettano le norme di sicurezza e causano così tanti morti? B.P. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Chi tutela i cittadini dalle molestie? |
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Scritto da Enrico
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domenica 29 luglio 2007 |
Qualche sera fa Maria Zanotti, abitante nelle vicinanze della ditta Unibios, esasperata dalle molestie acustiche dell'azienda, ha cercato di trovare pace per le sue orecchie avvisando la Polizia Municipale di Trecate, che ha risposto di non poter intervenire e che la competenza è dell'ARPA. La lettera che mi ha inviato e consentito di pubblicare esprime chiaramente le condizioni di vita dei cittadini abitanti nelle vicinanze dell'Unibios, che continuano a subire le molestie della ditta con la sensazione di perenne abbandono da parte delle istituzioni che dovrebbero tutelarli da vicende simili. Sotto potete leggere la lettera che ho ricevuto. le scrivo per comunicarle che anche oggi ho il rumore tipo tosaerba provocato dall'UNIBIOS, molto fastidioso visto che con questo caldo e non avendo il condizionatore non posso chiudere certo le finestre! l'altra sera c'era la puzza........ ma come leggerà dall'allegato a chi mi devo rivolgere per reclamare? ai vigili come ho fatto il 12/7/2007 che mi hanno risposto di rivolgermi direttamente all'ARPA? ok! ed ecco la risposta, certo che i vigili sono molto informati no? esposto al sindaco che conosce già da anni come è la situazione? e L'ARPA penso che anche lei sappia benissimo come stanno le cose! mi viene da ridere per non piangere tutta questa burocrazia che serve solo a prenderci in giro! tante parole e niente di fatto! ora ho letto sul suo sito quello che ha scritto il 15/7/2007, e ha perfettamente ragione che tutti quanti amministrazione comunale e UNIBIOS fanno la parte dei burattinai, e naturalmente i burattini siamo noi ora ho poche speranze che le cose cambino realmente in meglio per noi cittadini,e che le promesse fatte diventino realtà, cmq diamo un minimo di fiducia va...! ma se con l'anno nuovo non succederà niente di concreto, proporrei agli abitanti del quartiere s.Bernardo di picchettare la fabbrica per impedire l'ingresso agli operai e impiegati, e poi anche uno sciopero fiscale: non pagare più l' I.C.I. , visto che in questo quartiere siamo considerati cittadini di serie B magari così qualcosa si otterrà grazie per l'attenzione MARIA ZANOTTI Questa è la risposta che è stata data alla signora Maria Zanotti dall'URP NOVARA in data 19 luglio 2007. Subject: rumore UNIBIOS Gent.sig.ra Zanotti In merito alla segnalazione pervenuta si informa che, per quanto riguarda l’inquinamento acustico, l’Arpa svolge funzione di supporto tecnico agli organi principali di controllo quali regione, provincia e comuni. Nel caso specifico, è necessario inviare l'esposto al Sindaco il quale, se lo riterrà opportuno, potrà attivare il nostro Servizio per eventuale verifica. Distinti saluti Arpa Dipartimento Provinciale di Novara SC11 URP - Ufficio Relazioni con il Pubblico Viale Roma 7/E 28100 Novara www.arpa.piemonte.it
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Scritto da Enrico
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mercoledì 18 luglio 2007 |
In questi giorni ci sono state lamentele per rumori molesti provenienti dalla ditta: persone che abitano nelle vicinanze, dopo aver passato la giornata con “un tosaerba” in casa (descrizione di abitanti nelle vicinanze) e volendo dormire con un po' di tranquillità, hanno pensato di segnalare alla polizia municipale la situazione. La polizia municipale ha risposto di non poter fare nulla in quanto la competenza è dell'ARPA. Chi ha cercato di contattare l'ARPA in quelle ore ha trovato solo indirizzi e numeri telefonici senza risposta: oltre a subire come sempre i disagi dati da questa azienda subisce l'inadeguatezza degli organi preposti a vigilare. Io stesso qualche giorno addietro, esausto dagli odori che invadevano la casa e non cessavano da ormai tutta la giornata, alle 00.30 ho contattato i carabinieri informandoli e cercando di attivare la reperibilità della Guardia Igienica (o chiunque potesse intervenire per far finire questa vomitevole situazione). I carabinieri mi hanno invitato a contattare i pompieri. Dopo aver descritto la situazione anche ai pompieri, ricevo anche da loro la solita risposta: “non possiamo fare nulla”. Li prego di lasciare in consegna la segnalazione e chiudo la comunicazione sconfortato. Il 16 luglio alle 22.00 circa, un residente a Trecate, esausto e preoccupato dalle puzze che sono nauseabonde e sembrano non voler cessare, avvisa i carabinieri e i pompieri, che accolta la segnalazione si attiveranno per un controllo. Nella giornata successiva lo stesso presenterà un esposto alla locale stazione dei carabinieri. Ieri sera alle ore 23.00 circa, schifato dal fatto che le puzze mi costringono a tener chiuse le finestre nonostante il caldo, decido di segnalare la situazione ai pompieri, che pazientemente mi ascoltano e presi i dati mi dicono che faranno il possibile. Poco dopo vengo contattato telefonicamente dai carabinieri che anticipano il sopralluogo del maresciallo. Colloquiando sotto casa, trovo molta comprensione dalle forze dell'ordine, che accertano la presenza degli odori molesti e mi assicurano che segnaleranno il tutto all'ARPA richiedendo anche delle verifiche notturne. Perché racconto tutto ciò? Perché è importante capire che la gente è delusa dalle promesse fatte dall'azienda; le ultime sono: autunno 2006 cessazione puzze (non rispettata); rinnovo promesse per la primavera 2007 (non rispettate); la gente ne ha le scatole piene e incomincia ad alzare la voce, vuole scrollarsi di dosso la pigrizia e la rassegnazione, non subire più passivamente le molestie di chi fa i propri interessi sui suoi disagi e la sua salute. Vuole avere segni di consapevolezza dalle istituzioni preposte alla vigilanza. A breve scriverò il protocollo per attivare le strutture preposte a intervenire in caso di molestie olfattive, acustiche e ambientali, per dare la possibilità a ogni cittadino di far intervenire nel modo più opportuno le persone qualificate. Scrivi commento (0 Commenti) |
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L'Unibios ha nuovi intenti. |
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Scritto da Enrico
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domenica 15 luglio 2007 |
Il 9 luglio 2007 si è svolta in provincia la Conferenza dei Servizi nella quale sono state respinte le controdeduzioni presentate dalla ditta Unibios, e quindi è stata negata l'Autorizzazione Integrata Ambientale. Allora che si fa? Si cambia rotta, e si tira fuori la vecchia storia della riconversione impiantistica. L'azienda ha presentato una lettera in cui espone i “nuovi” intenti: ovvero chiudere una parte degli impianti, diminuire la produzione, far fare altrove alcune fasi di lavorazione, destinando lo stabilimento di Trecate al confezionamento e alla rifinitura dei prodotti. La Conferenza ha fissato in data 25 luglio 2007 un nuovo incontro per visionare i particolari del piano: tempi di attuazione, specifiche sugli impianti destinati alla chiusura, lavori di messa in sicurezza. La Provincia esprime soddisfazione e l'assessore all'Ecologia Dario Simonetti si dice ottimista ma cauto. Pare che in provincia ci sia stata l'impressione che l'azienda abbia finalmente cambiato atteggiamento, mostrando la volontà di fare qualcosa di concreto per cambiare le cose. La lettera apre quindi nuove prospettive ma ovviamente è ancora tutto da vagliare e si potrà avere un quadro più chiaro dopo l'incontro del 25 quando, nella Conferenza dei Servizi, si dovranno analizzare i piani di questi nuovi intenti. Considerazioni: L'AIA non è stata concessa, l'azienda non è in grado di ottenerla. L'AIA non si può ottenere e allora si tenta un escamotage per raggirarla? La storia della conversione degli impianti è vecchia; già circa dieci anni fa l'azienda aveva cercato di far togliere dall'amministrazione comunale la R dal piano regolatore, barattando la R con la riconversione degli impianti: il piano fallì perché l'azienda non scese al compromesso chiesto dall'amministrazione di dismettere l'inceneritore. Ora l'inceneritore in questo “piano rispolverato” che destino avrebbe: si produrrebbe altrove e si smaltirebbe qui? Prima della conferenza del 9 luglio 2007 il Sindaco di Trecate aveva ipotizzato un piano di ricollocamento da attuare in 4/5 anni, tempistica che viene ripetuta anche sui giornali che in questi giorni riportano le notizie dalla Conferenza dei Servizi, ma alcune fonti citano una previsione di almeno dieci anni, visto che l'azienda ha in corso contratti a lungo termine per la fornitura di prodotti che non potrebbero essere rescissi senza pesanti penali. Allora cosa si intende fare? Permettere di continuare per altri anni magari inserendo qualche prescrizione? L'AIA serve, ma Unibios potrà andare avanti anche dopo il termine della scadenza perché ha dei contratti? Si pensa di impedire di fare nuovi contratti all'azienda? Potrebbe essere la stessa situazione anche tra qualche anno, l'azienda accetta commesse nuove e poi ci si ripara dietro la scusa delle penali. E i dipendenti? Ovviamente, visto la situazione critica in cui versa l'azienda, molti penseranno di andarsene appena ne capiterà occasione. Si intende bloccare le assunzioni? Altrimenti si perpetua il solito problema dei posti di lavoro. Questa volta l'azienda sembra aver intenzioni serie! Infatti neanche a un mese addietro risale un sequestro di sostanze nocive stoccate con incuria, in barba alle normative e a chi deve continuamente vigilare: come avesse a che fare con dei bambini dispettosi. Sono anni che si sentono dire queste frasi: “questa volta hanno intenzioni serie”, “vogliamo risolvere i problemi”. Intanto al Consorzio acque di Cerano sono anni che continuano a denunciare il ritrovamento di sostanze chimiche della ditta, ma non cambia nulla, continuano a scaricare, ed è proprio di poco tempo fa un'altra denuncia. Forse le intenzioni serie sono troppo recenti!!! L'adeguamento degli impianti? Il progetto captazione odori? Se l'azienda smantellerà gradatamente parti di essa (probabilmente sfruttandole fino all'ultimo euro che riescono a spremere) appare logico che probabilmente non ci saranno investimenti su impianti destinati a chiudere, quindi per i cittadini cambierà ben poco: le solite puzze, i soliti rumori, insomma la solita vecchia storia di decenni con la solita vecchia presa per i fondelli che l'azienda si deve ricollocare e ad ogni nuovo incontro sollecitato dai cittadini esausti si dice intenzionata a risolvere i problemi con intenti seri. Intanto la città stando tra le spine delle decisioni, le puzze della ditta e i voltagabbana dell'azienda, eternamente attende.. Nella sezione “Stampa” trovate gli articoli dei giornali che parlano delle notizie in merito alla Conferenza dei Servizi del 9 luglio 2007. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Dopo l'incontro dei Verdi. |
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Scritto da Enrico
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lunedì 02 luglio 2007 |
Venerdì 29 giugno si è svolto l'incontro organizzato dal gruppo dei Verdi della città di Trecate: l'incontro aveva lo scopo di informare i cittadini su quanto sta accadendo e quanto è successo intorno alla vicenda Unibios. Hanno partecipato alla serata Maria Cristina Spinosa (Consigliere Regionale dei Verdi), Marco Uboldi (Circolo di Trecate dei Verdi) e Daniele Barbone (Federazione Provinciale dei Verdi di Novara). Non hanno presenziato all'incontro i rappresentanti dell'ARPA e della Provincia di Novara, motivando la loro assenza con il fatto che è tuttora in corso l'istruttoria per l'Autorizzazione Integrale Ambientale che l'azienda sta cercando di conseguire; non era presente Serafino Lanza (Ricercatore Scientifico) a causa di motivi familiari. Era presente anche l'attuale assessore all'ambiente Volontè: sarebbe stato interessante anche un suo intervento, ma purtroppo si è assentato dall'incontro molto prima del termine. La serata nel complesso ha avuto esito positivo: è stato spiegato cos'è e il perché dell'AIA, e si è fatto un quadro generale delle soluzioni che si prospettano all'azienda entro le scadenze fissate. Molto positivo anche il fatto che fossero presenti alcuni dipendenti della ditta, che hanno potuto spiegare anche dei dubbi sorti a una cittadina per un procedimento di verifica a un pozzetto esterno all'azienda, che aveva destato curiosità in chi lo aveva notato. Purtroppo ci sono state alcune domande che non hanno ottenuto risposte esaurienti: l'assenza di tecnici competenti non ha consentito di dare le risposte adeguate. Sulla base di quanto emerso dalle domande fatte dai cittadini presenti all'incontro, e delle soluzioni auspicabili citate sia dal sindaco nell'ultimo consiglio comunale sia da Barbone durante l'incontro, appare ancora più necessario un incontro con tutte le parti e la cittadinanza. Dubbi come quelli esposti da un cittadino abitante nelle vicinanze della ditta, che chiede se ci possono essere correlazioni tra le sostanze trattate dall'Unibios e la malattia contratta da sua moglie (tumore), devono essere risolti con certezza. Anche se è in atto il procedimento dell'AIA, i materiali lavorati dalla ditta e le loro emissioni sono comunque un dato noto, e certamente potevano e dovevano essere spiegati. Questo incontro è stato organizzato dal gruppo dei Verdi di Trecate, ma con la raccolta di firme del 29 maggio, oltre alla rilocazione, i cittadini chiedevano anche che il sindaco organizzasse proprio un incontro coinvolgendo tutte le parti. Lo stesso sindaco durante il consiglio del 4 giugno ha dichiarato che i cittadini conoscono ben poco della reale situazione che ruota attorno all'Unibios; ha dichiarato che tutti sanno che l'azienda da anni scarica nell'adiacente canale che finisce a Cerano, e che anche se le firme raccolte fossero state cinquemila la priorità è e sarebbe rimasta l'occupazione. Credo che togliere dubbi e informare con certezze, in un contesto simile, sia un dovere. Ma questo non lo deve fare il privato o un gruppo politico: si deve muovere tutta la “macchina” amministrativa, che può disporre dei mezzi per farlo senza dover associare il problema a questo o a quel gruppo politico, e coinvolgendo tutti (ARPA, Provincia, responsabili aziendali, dipendenti, cittadini, proprietari dell'azienda e chiunque sia coinvolto nella vicenda). Ascoltando i dipendenti si è capito che anche loro soffrono del problema della disinformazione, e si sentono additati sia in relazione alla tragedia avvenuta il 5 maggio sia a causa delle problematiche ambientali. La rilocazione, che ora pare una soluzione realizzabile, viene prospettata in tre o quattro anni (secondo l'opinione espressa dal Sindaco nel consiglio comunale), ma non viene spiegato se in questi anni si permetterebbe all'azienda di continuare a lavorare senza aver conseguito l'AIA, continuando cioè con le molestie olfattive; e quali accorgimenti verrebbero presi per garantire in quel periodo la sicurezza di dipendenti e cittadini trecatesi? Chi si prenderebbe la responsabilità di far proseguire l'attività senza far osservare con la massima scrupolosità le normative vigenti dal 2005? Si creerebbero dei precedenti? Insomma, si prenderà ancora tempo e poi si vedrà? Tutte queste domande reclamano delle risposte precise, e il dovere delle amministrazioni è fornirle. Auspichiamo tutti che si possano avere, al più presto e con trasparenza, delle risposte a tutti dubbi che hanno esternato i cittadini. La corretta informazione e la gestione trasparente della situazione sicuramente non possono che aiutare a risolvere le molte incomprensioni che ruotano attorno alla vicenda. Scrivi commento (5 Commenti) |
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Incontro informativo su Unibios. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 28 giugno 2007 |
Il gruppo Trecatese dei Verdi per la Pace ha organizzato un incontro informativo nella serata di venerdì 29 giugno 2007. L'incontro si svolgerà nella sala polivalente della Croce Rossa, in viale Cicogna n° 2 a Trecate, alle ore 21.00. Il programma della serata lo potete leggere sul volantino che trovate "qui". Scrivi commento (0 Commenti) |
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La radio parla dei rischi Unibios. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 28 giugno 2007 |
Da un progetto di informazione al consumo promosso dalla Regione Piemonte e dal Ministero delle Attività Produttive è nato un ciclo di trasmissioni radiofoniche sui temi della Protezione civile. Il 21 giugno 2007 dalle 11,30 alle 12,00 è stata trasmessa sulle frequenze delle emittenti aderenti al progetto la puntata dedicata ai rischi ambientali del territorio di Trecate, con particolare attenzione alla vicenda Unibios: hanno partecipato alla trasmissione l'assessore regionale all'ambiente De Ruggiero, l'assessore provinciale alla protezione civile Simonetti, il responsabile provinciale del settore ambiente Guerrini e il sottoscritto. La trasmissione è disponibile online e la potete ascoltare cliccando "qui". Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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giovedì 28 giugno 2007 |
Durante un sopralluogo dell'ARPA all'Unibios, sono stati trovati e sequestrati decine di barili contenenti rifiuti tossici lasciati all'aperto alle intemperie e senza nessuna protezione; potrebbe essere l'ennesima segnalazione per questo tipo di problematiche, che non può che sottolineare la condotta aziendale che pare costantemente poco attenta al rispetto delle disposizioni in materia ambientale. L'articolo lo potete leggere "qui". Siamo nel 2007 e non è cambiato nulla: se andate a rivedere gli articoli del 1996 potrete ricordare la squallida vicenda dei tremila fusti stoccati all'aperto; inoltre dagli articoli traspaiono la poca serietà e la tendenza a distorcere le verità di alcuni personaggi legati alla vicenda dei rifiuti: infatti nel '96 la presenza degli stessi venne negata fino all'evidenza portata dalle foto scattate da un cittadino. Questa è la segnalazione dell'articolo fatta da un “visitatore” del sito nei commenti della sezione “Stampa”: Quotidiano LA STAMPA del 21 giugno 2007: (UNIBIOS) Ancora rifiuti TOSSICI sul piazzale e si apre nuovo caso all'UNIBIOS (decine di barili lasciati all'aperto senza la minima protezione). Dice l'assessore all'Ambiente Nicola De Ruggiero: una situazione di fragili garanzie ambientali... Di fronte a tutto questo non credo ci siano le giuste garanzie per il mantenimento dell'attività in quel luogo". Non è la prima volta che Unibios viene segnalata per stoccaggio di barili tossico-nocivi senza seguire le norme di sicurezza previste dalla legge. L'anno scorso, nei terreni circostanti l'azienda e nella falda, erano stati trovati idrocarburi. Nonostante tutto Unibios continua a lavorare ed ad inquinare pesantemente. Scrivi commento (1 Commenti) |
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Aggiornata la sezione Stampa. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 28 giugno 2007 |
Aggiornata la sezione “Stampa”: trovate molti articoli dell'ultimo mese, anche con la sintesi del consiglio comunale del 4 giugno 2007 (quello svoltosi a San Martino). Molto spazio alla vicenda Unibios è stato dato anche dal neonato giornale L'Altra voce che potete leggere "qui" Scrivi commento (0 Commenti) |
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Consiglio Comunale il 4 giugno. |
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Scritto da Enrico
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domenica 03 giugno 2007 |
Domani sera, (04/06/2007), ci sarà il Consiglio Comunale, si parlerà anche del tema Unibios, in quanto è stata fatta una mozione dai consiglieri. Il Consiglio si svolgerà alle ore 21.00 nella frazione San Martino nell'area della ex caserma di finanza. Dovrebbe essere la prima volta che si tiene un consiglio nella frazione di San Martino, peccato che con una mozione di interesse attuale come l'Unibios (collocata nel centro di Trecate) e senza argomenti specifici per la frazione, si sia scelto proprio questa occasione per inaugurare “l'esperimento”. Purtroppo per chi non ha l'automobile o ha difficoltà negli spostamenti in orari serali è un impedimento non da poco. Spero che chi ha desiderio di informarsi sulla questione trovi il modo di partecipare. ---------------------------------------------------------------------------------------- La politica è l'arte di evitare che la gente si interessi di ciò che la riguarda. Paul Valéry ---------------------------------------------------------------------------------------- Scrivi commento (2 Commenti) |
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Dopo la conferenza, ottimismo? |
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Scritto da Enrico
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domenica 03 giugno 2007 |
Nella sezione “Stampa” trovate gli articoli relativi all'esito della conferenza dei servizi del 30/05/2007. Ecco in breve cosa è successo. L'azienda doveva presentare delle relazioni in merito alle richieste fatte dalla Provincia per poter ottenere l'Autorizzazione Integrata Ambientale e presentare le specifiche per il piano di bonifica del sito. Questi incontri sono partiti lo scorso anno, da quando con l'adeguamento alle normative europee in materia di rispetto ambientale, l'azienda si è trovata nella condizione di dover ottenere queste certificazioni per poter continuare la sua attività. In questo incontro come nei precedenti, l'azienda non ha presentato documentazione sufficiente a garantire il pieno rispetto delle norme e quindi la sua richiesta è stata respinta. Sarebbe interessante capire quanto è lontana l'azienda dal soddisfare completamente le richieste fatte, se sono state presentate anche questa volta delle relazioni incomplete o se ci sono sempre grosse carenze dovute al fatto che l'Unibios non vuole investire in tecnologie orientate esclusivamente a garantire che l'azienda non arrechi danni all'ambiente, ma che non porterebbero vantaggi economici alla stessa. Ora si ritroveranno tutti in Provincia tra una decina di giorni dove l'Unibios riproverà a presentare nuova documentazione. I titoli e gli articoli sui giornali, lasciano intravedere una sorta di ottimismo per chi spera che questa azienda finisca di creare disagi alla città; si evidenzia la data (30 ottobre 2007) entro cui la ditta, se non ottiene le certificazioni, dovrà cessare l'attività, avendo poi la possibilità di riprenderla se presentasse un piano soddisfacente di adeguamento. Anche se l'esito di questa conferenza ha creato titoli a effetto sui giornali, non ha molto di diverso dalle precedenti; quello che sembra cambiato sono la maggior attenzione di tutti gli organi interessati a vigilare e le dichiarazioni di molti addetti, che lasciano intravedere una presa di coscienza sulla situazione. Sicuramente l'incidente, che è costato la vita a Marco Pradella, ha fatto sì che l'attenzione di tutti rimanesse alta, e tutti ci auguriamo che con il passare del tempo anche questa vicenda non rimanga solo un lontano ricordo (sempre vivo nei familiari e di chi era vicino a Marco), facendo diminuire l'attenzione e la vigilanza su questa ditta, che anche in questi giorni prosegue la sua attività con le conseguenti molestie olfattive. Di ricollocazione non si è discusso; ovviamente in quella sede ci si trovava per le certificazioni, ma la gente è preoccupata da anni di continue lamentele cadute nel nulla, dal fatto che in città molti conoscono ex dipendenti e sentono i loro racconti, che non fanno brillare l'azienda per correttezza e attenzione (sarebbe istruttivo da parte di chi è incaricato a indagare sulla sicurezza cercare di contattare queste persone e farsi raccontare). C'è la certezza dell'inquinamento prodotto nel territorio limitrofo; si conoscono i problemi causati al depuratore di Cerano, che lamenta da anni problemi di inquinamento dovuto alle sostanze scaricate dalla ditta (persone raccontano che durante le ore notturne vengono scaricate acque, che andrebbero trattate, nel fontanile che poi finisce a Cerano: forse sono solo storie, ma pare che molti conoscano queste storie e qualcuno si domanda se il riso delle risaie vicine sia “buono”); la puzza continua, insomma, nel frattempo tutto è come sempre. Facendo il resoconto di anni, la gente ha paura che una volta ottenute le certificazioni tutto torni come prima; infatti, nonostante a ogni lamentela ci si sentisse rispondere “ci sono gli organi competenti addetti ai controlli”, la situazione peggiorava, dando l'impressione che questi controlli non servissero a nulla. L'ottimismo quindi non dilaga tra la gente, che è stanca e schifata da questi atteggiamenti, dalle verità in maschera dell'azienda, dall'incapacità di chi in tutti questi anni non ha imposto il rispetto dell'azienda verso dipendenti, cittadini, e ambiente. Tirando le somme ormai la gente ha un solo desiderio: fuori da Trecate!! Scrivi commento (0 Commenti) |
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Comunicato stampa dei Verdi. |
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Scritto da Enrico
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mercoledì 30 maggio 2007 |
COMUNICATO STAMPA Unibios finalmente un punto fermo La conferenza dei servizi che si è tenuta oggi alla presenza di tutte le amministrazioni e degli Enti interessati ha finalmente messo un punto fermo nella annosa vicenda della Unibios. La scelta di porre un termine ultimativo all’azienda è assolutamente coerente con la posizione espressa dai vari organismi tecnici ma anche dagli abitanti di Trecate, dalle associazioni, dalla lista civica nel cuore di Trecate e dai Verdi. Noi in particolare crediamo che sia necessario ricollocare con la massima rapidità gli impianti produttivi e ripristinare il sito per usi compatibili con il contesto residenziale nel quale insiste l'azienda. Si dovrà dunque tenere alta l’attenzione in questi mesi affinché l’azienda attui quanto richiesto e affinchè con chiarezza si arrivi a definire in modo definitivo quale sarà l’uso del sito oggi produttivo. Come Vedi ribadiamo a questo punto l’appoggio alle scelte adottate dalla Provincia ed auspichiamo che venga istituito un apposito tavolo a livello regionale che segua l’evoluzione della situazione ed eviti l’abbandono incontrollato del sito ed eventuali ricadute sui livelli occupazioni della struttura. Novara, lì 30/05/2007 Per la Federazione Provinciale dei Verdi Daniele Barbone, Lilia Aquilino, Stefania Brusotti Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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martedì 29 maggio 2007 |
Oggi 29 maggio 2007 ci sarà il Consiglio Regionale. All'appuntamento con gli assessorati competenti ci sarà il gruppo dei Verdi che è impegnato nella questione “Unibios”. La linea dei Verdi è indirizzata alla rilocazione dell'azienda e propongono di istituire un tavolo regionale che operi in quella direzione. Cliccando "qui", potete leggere l'interrogazione regionale dei Verdi, scritta in collaborazione con la Federazione Provinciale di Novara. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Conclusa la raccolta delle firme. |
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Scritto da Enrico
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martedì 29 maggio 2007 |
Si è conclusa domenica sera la raccolta delle firme per sottoscrivere la lettera, indirizzata al Sindaco di Trecate, con cui i cittadini di Trecate chiedono urgentemente di adoperarsi con ogni mezzo per la rilocazione della ditta Unibios. Questa mattina è stata protocollata e consegnata in comune ed è stata spedita per conoscenza:
al Difensore Civico Roberto Boggiani; al Presidente della Provincia di Novara Sergio Vedovato; all'Assessore provinciale per la Prevenzione rischi ambientali e Industrie a rischio rilevante Dario Simonetti; al Dirigente del settore Ambiente, Ecologia, Energia della Provincia di Novara Edoardo Guerrini; alla Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso; all'Assessore regionale all'Ambiente Nicola De Ruggiero; al dottor Biagio Calò dello Spresal; alla Dirigente dell'Arpa di Novara Daniela Righetti; al Ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio; alla Ministra della Salute Livia Turco.
La raccolta è durata una settimana, impegnando alcuni cittadini volenterosi e utilizzando un tavolo nella piazza di Trecate durante la giornata di domenica 27 maggio 2007. Non è stata fatta pubblicità preventiva con manifesti o volantini, e dalla stesura delle lettera alla chiusura della raccolta è passata solo una settimana; inoltre la giornata di domenica (in cui era presente il tavolo di raccolta) è stata una giornata di piogge, vento e basse temperature che non hanno certo contribuito a rendere piacevoli le passeggiate. Nonostante queste difficoltà, sono state raccolte 1027 firme: un dato che deve fare riflettere su quanto la gente sia coinvolta da questa vergognosa situazione. La cosa che più si sentiva ripetere nei commenti della gente era il senso di sfiducia: “Tanto non fanno nulla” “Sono tutti uguali“ “Sono vent'anni che ci lamentiamo ma se ne fregano tutti“. Insomma, dai commenti è evidente che l'attuale “crisi della politica” c'è anche nelle più piccole realtà comunali, dove la gente vede inascoltate le sue richieste ed esigenze. Speriamo che le 1027 firme non cadano nel nulla, nel frattempo aspettiamo di conoscere l'esito della conferenza di mercoledì 30 maggio 2007.
Grazie a tutte le persone che si sono attivate per permettere di dar voce a questa missiva.
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Scritto da Enrico
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sabato 26 maggio 2007 |
Sul sito www.lapiazzaditrecate.it è presente un sondaggio in merito alla rilocazione della ditta Unibios: chi volesse partecipare lo può trovare cliccando sul collegamento qui sotto. Collegamento al sondaggio: http://www.lapiazzaditrecate.it/sondaggio.htm Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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sabato 26 maggio 2007 |
Il 25 maggio 2007, il sindaco Enzio Zanotti Fragonara ha emesso un comunicato indirizzato agli organi di stampa che ha per oggetto: UNIBIOS la situazione ad oggi. Il sindaco spiega la sua posizione in merito alla situazione. Il comunicato lo potete leggere "qui". Scrivi commento (2 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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domenica 20 maggio 2007 |
Alla fine del corrente mese si riuniranno in Provincia tutti gli organi competenti per valutare le nuove relazioni prodotte dalla ditta Unibios in merito all'Autorizzazione Integrata Ambientale e alla bonifica. Fino ad ora le relazioni presentate dall'azienda non sono riuscita a soddisfare le richieste della provincia, e l'incontro che era fissato per il 15 maggio 2007, a causa della tragedia avvenuta, è slittato a fine mese. Dopo gli ultimi fatti la situazione appare sempre più in degrado, e la popolazione di Trecate si chiede se la sua amministrazione saprà imporre con fermezza le scelte necessarie per dare sicurezza alla città e togliere i dubbi che i cittadini hanno su come intende condurre e risolvere la questione. Per questi motivi si organizza una raccolta di firme rivolta al Sindaco della città di Trecate, al fine di sensibilizzarlo ulteriormente sul problema e poter portare in provincia il suo parere, che deve essere quello che ormai da anni la città chiede: la rilocazione della ditta. Sotto potete leggere il testo della lettera. -------------------------------------------- Trecate, 20 maggio 2007 Alla cortese attenzione del Sindaco della città di Trecate. Oggetto: rilocazione della ditta Unibios. Visti gli ultimi fatti accaduti alla ditta Unibios, nei quali ha tragicamente perso la vita un operaio (il secondo in trent'anni, insieme ad altri incidenti); considerando che se l'incidente fosse accaduto in orario in cui nella strada sottostante transitano cittadini e veicoli, questi avrebbero potuto essere coinvolti; appurato che l'ennesima promessa della cessazione delle molestie olfattive entro il mese di marzo 2007 non è stata rispettata; in previsione della riunione in Provincia che si terrà alla fine del corrente mese per la valutazione della bonifica e dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, chiediamo che il Sindaco esprima con forza il suo parere per un'immediata rilocazione della ditta, al fine di permettere di ritrovare serenità alla città che da anni è costretta a vivere questa incresciosa situazione, che invece di migliorare degrada sempre più. Chiediamo che venga indetta una riunione pubblica coinvolgendo gli organi competenti per spiegare con chiarezza ai cittadini cosa è successo e cosa succederà. Ci auguriamo che il Sindaco si adoperi con la massima operosità e determinazione in funzione di quello che i cittadini chiedono e per cui lo hanno eletto: sicurezza, serenità e qualità di vita in città. Cordiali saluti, i cittadini di Trecate (seguono firme) -------------------------------------------- La consegna della lettera firmata deve essere fatta entro lunedì 28 maggio 2007, in modo da dare la certezza al Sindaco, o chi ne fa le veci, di quello che la gente si aspetta dalla riunione del 30 maggio 2007 alla Provincia; tutta la questione dovrà poi essere spiegata in una conferenza pubblica che illustri chiaramente alla cittadinaza, con la presenza degli organi interessati, le scelte adottate e le loro conseguenze. In considerazione dei tempi molto ristretti chi volesse aiutare la raccolta delle firme, almeno per il proprio quartiere o condominio (o famiglia, o amici ecc.) farebbe cosa molto gradita. Se siete disponibili ad aiutare o anche solo desiderosi di firmare, potete telefonarmi al numero 338 8343840 (dalle 15.00 alle 24.00, comunque se il telefono è acceso non disturbate mai, a nessuna ora) o inviare un'e-mail a
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
Domenica 27 maggio 2007, in occasione della Fiera dell'Agricoltura e dell'Artigianato, saremo presenti nella piazza di Trecate con un tavolo per la raccolta delle firme; ci trovate dalle 10.00 alle 18.00 sotto i portici vicino alla Banca Intesa. Scrivi commento (1 Commenti) |
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Unibios, bomba a orologeria. |
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Scritto da Enrico
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domenica 20 maggio 2007 |
Sul quotidiano Novara Oggi di venerdì 18 maggio 2007 c'è un articolo molto importante che riporta le dichiarazioni del direttore dello Spresal di Novara Biagio Calò: «Quello stabilimento in pieno centro abitato è una bomba ad orologeria, una polveriera pronta ad esplodere»; poi Calò spiega che l'incidente è stato causato da un'errata procedura di lavorazione, e ne descrive i dettagli. Sono parole molto chiare, e considerando che sono dette da un professionista di sicura competenza vanno valutate con la massima attenzione. Un'altra cosa di sicura importanza è ciò che il giornalista scrive ricordando che circa trent'anni fa, a causa di un altro incidente, ci fu un altro morto. L'articolo prosegue evidenziando che la vicenda sull'incidente finirà in tribunale, dove il legale della famiglia Pradella prima ancora di un risarcimento economico chiederà la chiusura dello stabilimento. Un articolo che va letto assolutamente. L'articolo lo potete leggere "qui". Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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sabato 19 maggio 2007 |
Sono anni che si parla di ricollocare ma di fatto non cambia nulla. Quando si ricorda che c'era e c'è l'esigenza di ricollocare, si sente sempre parlare di tutela dei posti di lavoro, dell'impossibilità economica dell'azienda di attuare il piano di ricollocamento e dell'impossibilità del comune nell'aiutare finanziariamente questa operazione che, a detta di qualcuno, pare trattata con superficialità da chi spinge verso questa direzione. Cercando di fare un'analisi sulla questione, la mia conclusione è che questa azienda non ha mai mostrato una politica aziendale orientata alla vera longevità della sua attività, in quanto vista l'incompatibilità con la città la rilocazione sarebbe l'unica scelta possibile. In anni di attività la ditta ha ridotto di parecchio il personale, quindi diventa sempre meno conveniente alla città il rapporto disagio/occupazione, a me sembra che non si notino investimenti di ammodernamento da anni, anzi direi che dallo stato degli intonaci e dei serramenti visibili dalla ferrovia sembrerebbe che non sia stato fatto nulla dopo la sua costruzione; lo stato di degrado mi fa associare l'azienda a uno di quei caseggiati in stato di abbandono degli anni Settanta. Costantemente da anni si accertano infrazioni di diverso tipo, che sembrerebbero confermare una condotta aziendale poco attenta e non rispettosa, non casuale ma perpetua e intenzionale come sembrano dimostrare anche alcuni casi di abusivismo e inquinamento ambientale. Contando gli articoli sulla stampa in cui compare, non per meriti ma sempre per problemi legati a inquinamento, molestie alla cittadinanza e infortuni, ci si deve chiedere se il tutto sia dovuto a continue “sfortune e disattenzioni” o forse a un'incapacità cronica di gestire modernamente un'azienda. Nonostante il vantaggio economico dato dal risparmio ottenuto da investimenti sulle manutenzioni degli stabili che a me sembrano scarsi e dalla mia impressione di scarsa osservanza delle scrupolose procedure atte a garantire la preservazione dell'ambiente, credo non si sia saputo organizzare l'economia aziendale orientandola al progetto della rilocazione, che ovviamente sarebbe stata l'unica scelta sensata da inseguire negli anni se si fosse perseguito l'obbiettivo della crescita e della longevità. Un attento studio dei bilanci potrebbe spiegare quanti e dove si sono spesi gli utili, e se tutte queste mancanze da me ipotizzate nell'osservanza delle disposizioni aziendali non siano andate a favore di lussuose abitazioni e sportcar dei proprietari, facendone subire le conseguenze a dipendenti, cittadini, ambiente e al personale dello stato impegnato in un eterno lavoro causato dall'azienda. Alla fine di tutto magari l'azienda potrebbe chiudere senza avere neanche le risorse per bonificare i terreni che per anni ha sporcato facendo ricadere la spesa ancora sui cittadini che saranno beffati per l'ennesima volta. Credo che con volontà e determinazione si possa rivolvere il problema dei dipendenti: l'Esseco ha progettato un ampliamento (approvato dal comune) che dovrebbe garantire almeno una ventina di posti di lavoro, si potrebbe trovare un accordo per far assorbire i dipendenti Unibios; inoltre si potrebbe dare la priorità all'assunzione dei dipendenti della Unibios nelle altre grosse aziende sul territorio di Trecate (in considerazione anche del fatto che il personale impiegato lavora già in un ambiente che tratta chimica come la maggior parte delle aziende sul territori di Trecate); con altre soluzioni e l'intercessione della regione e della provincia si dovrebbe riuscire a garantire il posto di lavoro che magari dopo gli ultimi fatti potrebbe risultare anche di qualità superiore, considerando anche che si potrebbe scoprire che alcuni dipendenti sono assunti a tempo determinato. Sveglia!!! Scrivi commento (1 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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sabato 19 maggio 2007 |
Nella homepage del sito è stato scritto un commento di partecipazione al lutto della famiglia Pradella, firmato “ex dipendente Unibios”. Ho deciso di copiarlo e inserirlo nelle notizie in quanto nella homepage i commenti sono poco visibili. Il commento dopo le condoglianze descrive la situazione all'interno dell'azienda vista dalla parte di chi dice di averci lavorato. Purtroppo chi ha postato il commento avrà avuto le sue ragioni e non si è firmato; essendo per me impossibile risalire all'autore, in quanto chiunque può commentare le notizie senza registrarsi, e quindi non potendo verificare l'autenticità dei fatti descritti, sono costretto ad eliminare parte del contenuto, che potrebbe danneggiare l'immagine dell'azienda facendo ricadere sulla mia persona la responsabilità. Mi scuso con l'autore del commento per essere stato costretto a questo intervento; se qualche lettore vuole postare esperienze dirette vissute all'interno della ditta, dovrebbe firmarsi: in questo modo avrei la possibilità di lasciare integralmente i commenti evitando qualsiasi problema. Sotto c'è il commento che è stato scritto nella homepage del sito. ------------------------------- ex dipendente unibios Scritto da 'Visitatore' il 2007-05-15 16:03:00 Volevo stringermi anch'io al lutto della famiglia pradella. Io ho lavorato all'interno di questa azienda e ho visto delle cose indescrivibili. Impianti sempre [...], si lavorava sempre nel [...]. Io per fortuna sono scappato e ho evitato che la mia [...]. La cosa più scandalosa e' stata quando abbiamo ricevuto la visita degli ufficiali sanitari. Già due settimane prima della visita si era [...]. Una volta passata la visita tutto e' ricominciato come prima. Che vergogna!! ------------------------------- Sinceramente molto di quello che è stato scritto non mi sorprende, spesso la maggior intensità delle puzze accade nei fine settimana e nelle ore serali (siamo in molti ad aver notato questa coincidenza): viene da pensare che forse certe procedure e lavorazioni si preferisca farle in orari in cui gli organi preposti al controllo e al monitoraggio non lavorano (ovviamente sono solo miei pensieri e tutto questo potrebbe essere una pura casualità). Devo aggiungere che anche nelle tre settimane precedenti all'incidente, come ho scritto nell'articolo “Speranze di primavera”, avendo avuto come motivazione della quasi cessazione delle puzze una maggior ottimizzazione e attenzione nella lavorazione, il pensiero che si siano evitate certe procedure e lavorazioni perché sotto osservazione dalla provincia per ottenere le varie autorizzazioni mi è venuto. Certo che inseguire per anni la risoluzione alle problematiche delle puzze e poi, con solo un po' di attenzione in più, vedere il problema minimizzato mi pare una cosa poco credibile, come dire che, nonostante per anni la ditta abbia creato fastidio con i miasmi e la gente si sia sempre lamentata, la ditta non prestava neanche attenzione, bah.... Riguardo alla visita degli ufficiali sanitari, anche se non ricordo il periodo esatto in cui è avvenuta, mi ricordo però che in quei giorni non si sono sentite puzze, infatti sarcasticamente ci siamo augurati che soggiornassero per parecchio da queste parti. Bisogna però riconoscere che è un atteggiamento comune: quando si hanno ospiti in casa si fa il possibile per far trovare pavimenti e ceramiche pulite, magari mettendo anche dei fiori... Non ci si può che augurare, visto che la sfiducia alle parole dell'azienda è dovuta solo alle passate e non mantenute promesse e alle numerose incongruenze che si sono verificate in passato, che da oggi il risanamento aziendale non sia solo tecnico ma anche morale, in modo da consentire alle parole di essere considerate con fiducia e ottimismo. Scrivi commento (2 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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giovedì 17 maggio 2007 |
Mercoledì 16 maggio i Democratici di Sinistra di Trecate diffondevano volantinando un comunicato, che potete leggere "qui" Scrivi commento (1 Commenti) |
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Articolo su Piazza di Trecate. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 17 maggio 2007 |
Sul sito www.lapiazzaditrecate.it mercoledì 9 maggio 2007 nella sezione News viene riportata la notizia dell'incidente all'Unibios. L'articolo pubblicato sul sito descrive un po' di storia della ditta e dell'operaio deceduto Marco Pradella; c'è anche la testimonianza di una cittadina che la notte dell'incidente a causa del botto ha pensato fosse scoppiata la caldaia della propria abitazione. Un'altra testimonianza di cittadini che hanno vissuto con preoccupazione l'incidente è riportata dal quotidiano La Stampa del 5 maggio 2007, che potete leggere "qui". Sotto potete leggere l'articolo preso dal sito La piazza di Trecate. Incidente all'Unibios: muore operaio di 40 anni Una esplosione all'Unibios ha causato la morte di un operaio di 40 anni. Marco Pradella è deceduto nella notte tra Venerdì 4 e Sabato 5 Maggio in un incidente sul lavoro. L'esplosione pare sia avvenuta durante la chiusura di una centrifuga utilizzata nel processo di lavorazione dell'acido colico. L'uomo sarebbe stato investito in pieno dalle fiamme e dall'esplosione. Due squadre di vigili del fuoco hanno lavorato per ore per spegnere l'incendio. L'impianto dove è avvenuto l'incidente è stato posto sotto sequestro e sono in corso le indagini per accertare eventuali responsabilità. Pradella è morto sul colpo, carbonizzato dalle fiamme che si sono levate alte, mentre tre suoi colleghi sarebbero rimasti leggermente feriti. La Abc Farmaceutici è un gruppo italiano fondato nel 1925 dal farmacista Giovanni Giraudi. Nel 1949 si è trasformato da azienda artigianale in realtà industriale. Nel 1960 è stato realizzato il Centro ricerche Abc e negli anni Settanta sono stati acquisiti i gruppi Otifarma ed Unibios, leader nella produzione chimica e bio-chimica. Il gruppo si occupa di ricerca e sviluppo, produzione, promozione e vendita di principi attivi e specialità medicinali destinati alle aziende farmaceutiche nazionali ed internazionali. Lo stabilimento di Trecate si occupa, in particolare, della produzione di principi attivi. Un comunicato diffuso dalla società segnala che "le cause dell'incidente sono in via di accertamento da parte dell'azienda e delle autorità competenti". Marco Pradella avrebbe tagliato l'importante traguardo dei 40 anni l'8 Maggio. Si era sposato molto giovane con Maria Luisa Cornetti. La coppia aveva due figli, Fabio di 23 anni e Diego di 21. Marco lavorava all'Unibios. Con lui da poco era stato assunto anche il figlio maggiore Fabio. La famiglia Pradella da qualche mese viveva in un appartamento di recente costruzione in Via Mincio, a poche centinaia di metri dal posto di lavoro. La madre, Maria Cristina Colombo, è stata informata della tragedia intorno alle 5 di Sabato mattina dalla nuora Maria Luisa. Due anni fa Marco aveva perso il padre, Ferruccio, venuto a mancare per una malattia che non gli aveva dato scampo. Cinque i fratelli di Marco: Daniele, Laura, Mara, Elisa e Mauro. Toccante il messaggio lasciato dai suoi colleghi dell'Unibios: "Ciao Marco, ci mancherai tanto. Ci mancherà il tuo sorriso, il tuo buonumore, in tutte le circostanze. I tuoi scherzi, la tua sincerità, la tua amicizia. Grazie per averci dato la tua amicizia. Sarai sempre nei nostri cuori. Siamo sicuri che ci aiuterai anche da lassù in mezzo agli angeli". Poche righe che accompagnano un mazzo di fiori, lasciati nei pressi della porta posteriore dell'Unibios in Via Mazzini, a pochi metri dal luogo dell'incidente. Il dramma accaduto all'Abc Farmaceutici - Unibios ha anche allarmato i residenti del quartiere di San Bernardo, da anni riunitisi in un comitato per "invogliare" il trasferimento della ditta fuori dal centro abitato. "Era da poco passata la mezzanotte – racconta una testimone residente in Via Fiume – quando ho sentito un boato. Il mio primo pensiero è stato: mi è scoppiata la caldaia. Poi dopo aver verificato che a casa mia tutto era a posto ho subito capito che si trattava di qualcosa di grave all'Unibios. Ed infatti nel giro di pochi minuti sono arrivate le ambulanze, le Forze dell'Ordine ed i Vigili del Fuoco, che hanno spento le fiamme solo a notte fonda dopo ore di lavoro. È da anni – prosegue la signora – che ci battiamo perché l'Unibios venga trasferita altrove. In centro abitato è impensabile che ci sia una fabbrica che tratta materiali così pericolosi. Ci hanno assicurato che non ci sono state esalazioni nocive per la salute, però… Siamo affranti per la morte di un giovane dipendente. Mi spiace tantissimo. Spero solo che sia la volta buona per risolvere, e per sempre, la questione Unibios a Trecate". L'arciprete ha portato alla famiglia le condoglianze della comunità; tramite le pagine di questo sito Internet vogliamo assicurare le nostre condoglianze e la nostra vicinanza in un momento così difficile. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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domenica 06 maggio 2007 |
Da quando sono arrivato a Trecate mi sono occupato in prima persona della questione Unibios. Ho dedicato a questo sito molto del mio tempo libero, e tutto ciò non perché sia un fissato per qualche causa dai risvolti oscuri, ma per il semplice fatto che vivere vicino alla ditta Unibios è sgradevole e purtroppo l'ho scoperto solo dopo aver incominciato a viverci. Il mio grande fastidio, e quello di molti abitanti della zona, sono le puzze; la questione sicurezza e la vicinanza dell'inceneritore dotato di canna fumaria, che probabilmente non è più alta del condominio in cui vivo, per me è secondaria. Come molti vivo con un po' di fatalismo: sì, è pericoloso, ma figurati se succede proprio qui. Pensiamo sempre che le disgrazie accadano ad altri, come eterni adolescenti che sorridono alla vita con ottimismo, convinti che tanto ci sono gli adulti che ci pensano a far andare al posto giusto le cose. Ma non è così, gli adulti spesso sono avidi, superficiali e incoscienti, e invece di fare la scelte giuste spesso sbagliano, soprattutto se accecati dal bagliore del denaro; e se ci coinvolgono nei loro errori poi magari fa male, molto male: ecco che allora incominciamo a pensare “Ma, se, forse”. E allora le cose cambiano aspetto, e ci si rende conto che non si possono riparare. Forse ci vorrebbe una maggior presa di coscienza di tutti, dovremmo responsabilizzarci sui fatti che vediamo, e non lasciarli scorrere via senza che ci lascino una traccia costruttiva, che ci aiuti a trarne vantaggi e consapevolezza, per migliorarci e migliorare l'ambiente in cui viviamo. Una persona è morta, era un giovane uomo che aveva ancora tanto da vivere e da dare; è una disgrazia enorme che segnerà e cambierà per sempre la vita di tutti i suoi cari. Ma io mi chiedo: perché? Un errore di procedura, un macchinario difettoso, una poco corretta valutazione sulla sicurezza? Le perizie daranno una risposta, ma vedendo il sito dell'incidente e ricordandomi di tutte le polemiche e perplessità sulla sicurezza per gli abitanti della zona, per l'ubicazione dell'azienda e per il tipo di sostanze lavorate, non posso fare a meno di pensare a cosa sarebbe potuto succedere se l'incidente fosse avvenuto alle 16 di un soleggiato sabato pomeriggio, quando magari qualche coppia con un figlio passeggia camminando vicino alla recinzione dove è avvenuto l'incidente, o qualche giovane passa facendo jogging (se osserviamo le foto nella sezione del sito Galleria, si può vedere come il luogo dove è scoppiato l'incendio sia praticamente sopra la testa di chi passa per quella strada). Ma anche a cosa sarebbe potuto succedere se avessero preso fuoco altri infiammabili innescando un effetto domino, magari mentre passa un treno con il carico di benzine della raffineria (anche questa situazione è ben visibile dalle foto nella Galleria). Sono situazioni che succedono sempre altrove? Sì, potrebbe succedere, ma figurati se succede qui... Una riflessione va fatta seriamente. Quella R sul piano regolatore non deve essere lì solo a dimostrare una presa di coscienza sulla pericolosità della ditta, per poi poter dire “Avevamo detto che era da ricollocare”. L'azienda va ricollocata!!! Da quanti anni c'è la R? Ma a cosa serve una R così? Pare una presa per i fondelli. L'attuale amministrazione in autunno ha dichiarato che se l'azienda non si vuole trasferire non ostacolerà la sua attività, perché porta lavoro e denaro. Ma allora il senso di tutto cos'è? I soliti quattro soldi? Gli incidenti sul lavoro succedono per i soliti quattro soldi? Se mi penso coinvolto in una disgrazia, che valore prendono i miei quattro soldi? Disgraziati e maledetti soldi!!! Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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domenica 06 maggio 2007 |
È circa l'una della notte del 5 maggio; io ed Elisa siamo in casa seduti davanti al computer, quando sentiamo un gran botto e nello stesso instante la casa trema. Penso alla collisione di un treno (la casa si trova davanti alla stazione), avendo notato dalla portafinestra un treno che è sopraggiunto in stazione, ma quando esco sul balcone non vedo nulla di anormale al treno, e neanche alla stazione. Mi guardo in giro, noto dei bagliori arancioni sui muri della ditta Unibios, sono bagliori intermittenti e sono sui fabbricati dell'azienda che si trovano verso il centro, quelli di via Silvio Pellico (l'azienda è divisa in due settori e in mezzo passa la ferrovia Milano-Torino). Mi chiedo che cosa stia succedendo, lampade difettose? Poi un altro botto, piu piccolo, e vedo, dalla parte dell'azienda verso il campo sportivo, dei bagliori, sento delle urla, c'è fumo, molto fumo, e riflessi di luci si alzano da dietro gli impianti: il fuoco! Accidenti, sta prendendo fuoco la ditta!!! Mi precipito al telefono e chiamo il 115, parlo con i pompieri e spiego cosa sta accadendo; i pompieri mi dicono di essere già stati avvisati e che stanno per intervenire. Il fumo aumenta, e aumenta anche la luce delle fiamme, si sentono urla e rumori, non si riesce a capire cosa stia accadendo (starà crollando qualcosa?), piove e il vento soffia verso il campo sportivo; Elisa mi dice di chiudere tutto per evitare di inalare i fumi: ma questi fumi di cosa saranno? Dal balcone sento le sirene e vedo le luci dei lampeggianti; i pompieri sono arrivati, speriamo spengano tutto prima che si propaghi maggiormente. Telefono anche al 112 e chiedo di attivare una guardia igenica illustrando la situazione: spiego che sono preoccupato dal fatto che si sta creando un gran fumo, e visto che l'azienda tratta sostanze tossiche vorrei sapere se dovremmo allontanarci da casa per non rimanere intossicati; mi chiedono il numero di telefono e mi viene detto che se sono intervenuti i pompieri hanno i loro ingegneri e i tecnici competenti. Telefono anche all'ospedale di Novara per avere il numero dei reperibili che dovrebbero intervenire in caso di inquinamento ambientale, ma il centralinista non è in grado di trovare il numero telefonico e mi chiede il mio numero per contattarmi quando sarebbe riuscito a trovarlo. Io ed Elisa incominciamo a vestirci, il fuoco si alza e il fumo aumenta, cosa facciamo? Prendiamo l'auto e ci allontaniamo? La procedura consigliata in questi casi (per chi ha avuto modo di leggerla da qualche parte: qui, anche se vivo nella zona con un grosso polo chimico-industriale e a circa 200 metri da una ditta chimica dotata di termodistruttore di sostanze tossiche, nessuno me l'ha mai fatta vedere) è quella di chiudere tutti i serramenti e sigillare gli spifferi con stracci bagnati. Ma forse non c'è nulla di tossico in questi fumi, ma, ma, ma... Nel frattempo vengo contattato dal centralino dell'ospedale di Novara, che dice di non trovare il numero; io spiego che non sono interessato al motivo per cui il numero non si trova, ma resta il problema che ci sarebbe bisogno dell'intervento di quel servizio; risposta: "La richiamo". Ci chiediamo se non sia il caso di svegliare i vicini e avvisarli del pericolo, intanto si sentono rumori confusi, fumo, bagliori, sirene, il caos. Io ed Elisa attendiamo, vestiti e pronti per allontanarci, ma siamo confusi. Ritelefona il centralino e mi dice di aver trovato il numero che prontamente chiamo: durante l'esposizione dei fatti vengo interrotto dal dottore con cui stavo parlando al telefono, che mi dice di essere il medico legale e che avrei dovuto chiamare il dottore di guardia igenica, perché lui interviene solo in caso di morti (verrò a sapere poco dopo che un operaio è morto); mi scuso per l'errore e spigo che il suo numero mi è stato comunicato come quello di guardia igenica, chiudo e decido di non insistere con altri tentativi. Nel frattempo decidiamo di stare in casa e attendiamo. Con il passare del tempo i fumi densi e neri scompaiono, ormai sono solo fumi bianchi e anche le fiamme sembrano domate; decidiamo di andare in strada e nelle vicinanze (la zona è completamente chiusa dalle forze dell'ordine) intravediamo delle persone. Ci fermiamo nei pressi della chiesa ubicata vicino alla ditta, e lì incontriamo un ragazzo con cui discutiamo dell'accaduto cercando di capire cosa sia successo. Il ragazzo mi racconta di quel che è venuto a sapere andando sul luogo poco dopo il botto, e mi mostra una foto sul telefonino (la foto potete vederla nella sezione Galleria del sito); dice di averne fatta solo una perché sentendo altri botti e vedendo le fiamme è scappato pensando al peggio; mi dice di aver avuto notizia anche di un operaio deceduto durante l'incendio e di aver visto caricare in un'ambulanza un altro ragazzo che continuava a ripetere "Non ho potuto fare nulla". Rimaniamo atterriti, e i nostri pensieri sono per quell'operaio, per come si possa perdere la vita andando al lavoro un venerdì, e mi intristisco ancora di più al pensiero della telefonata ai familiari. Non si riescono a trovare parole e pensieri logici davanti a una disgrazia così. Rimaniamo un po' a discutere della situazione con questo ragazzo che abita lì praticamente da quando è nato, e poi accompagnati da un leggero odore acre, dalla solita tonalità di pipì di gatto, ancora increduli, confusi e frastornati rientriamo in casa; sono circa le 04,00. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Dichiarazione del gruppo di minoranza. |
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Scritto da Enrico
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domenica 06 maggio 2007 |
Questa è una dichiarazione ricevuta dal gruppo di minoranza consiliare rappresentato da Antonella Marchi, Pier Paolo Almasio, Teresio Zanari e Mario Zeno. DICHIARAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA DICHIARAZIONE DEL GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA “NEL CUORE DI TRECATE” Che dire di ciò che è successo la notte del 5 maggio all’UNIBIOS di Trecate? Nulla su quanto è accaduto all’interno dell’azienda: sui fatti si sta svolgendo un’indagine i cui esiti attendiamo con la tristezza nel cuore, la stessa di chi ha perso una persona cara. Alcune considerazioni invece sullo scenario complessivo: -si è sviluppato un incendio, -tale incendio è durato alcune ore, -gli abitanti delle immediate vicinanze non sono stati informati di nulla. Qualcosa non ha funzionato. Attendiamo una relazione dettagliata, subito, su quanto è accaduto intorno alla ditta: perché i cittadini, almeno quelli che lo hanno richiesto non sono stati tranquillizzati rispetto a ciò che stava accadendo? (Dal momento che riteniamo che non sia successo nulla di pericoloso per la popolazione, almeno ce lo auguriamo). E’ dovere dell’apparato di Protezione Civile gestire queste situazioni affinché l’emergenza venga affrontata senza panico, con serenità e nervi saldi, ma nel diritto per i cittadini di essere informati e con la piena consapevolezza dei fatti. Un’ultima osservazione: o l’Unibios cambia (e noi speriamo che cambi) o non ci sembra che il suo futuro sia compatibile con la sua permanenza a Trecate nel sito attuale. Scrivi commento (3 Commenti) |
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Operaio muore carbonizzato. |
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Scritto da Enrico
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sabato 05 maggio 2007 |
OPERAIO MUORE CARBONIZZATO IN FABBRICA. Novara - Un operaio di quasi 40 anni è morto questa notte in un incidente sul lavoro a Trecate, nella fabbrica dove lavorava, la Unibios, azienda chimica del settore farmaceutico. L'uomo, Marco Pradella, era impegnato con altri tre colleghi a una sorta di reattore che improvvisamente è scoppiato: Pradella è morto sul colpo, letteralmente carbonizzato dalle fiamme che si sono levate alte. I suoi colleghi sono rimasti leggermente feriti. Questo è il comunicato Ansa di questa mattina 05 maggio 2007 alle 11.39: al più presto saranno pubblicate testimonianze (racconti e fotografie) e notizie più approfondite. Scrivi commento (12 Commenti) |
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Il punto della situazione. |
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Scritto da Enrico
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martedì 01 maggio 2007 |
Siamo ai primi di maggio 2007 e la promessa che l'impianto di captazione degli odori sarebbe stato messo in funzione entro fine febbraio-marzo non è stata mantenuta, una serie di “intoppi” hanno spostato il tutto a una nuova data promessa: ottobre 2007. Con l'approssimarsi delle scadenze delle valutazioni della provincia, si sono riaccese le polemiche intorno alla ditta Unibios, e come al solito non è cambiato nulla: articoli sui giornali, dibattiti in consiglio e una dichiarazione del legale dell'azienda, ma sempre la solita minestra condita da storie che ormai per la gente sono scontate, come se fosse normale vivere contornati da gente che rigira le cose con naturalezza, magari armandosi di frasi fatte volte a non ricevere critiche per la loro indiscussa moralità... “Soldi” (citazione del legale dell'azienda: “l'azienda svolge un'importante attività per l'economia locale”); per quattro tasse e qualche stipendio (quante persone lavorano all'Unibios 30/40, quante di Trecate? Come sono le condizioni di lavoro, e quale la qualità del posto di lavoro?) si tiene in scacco una città di quasi 20.000 persone e si rende nauseante vivere nelle vicinanze della ditta. I soldi sono importanti, ma qui si è perso il senso reale del loro valore e forse non ci si ricorda più a cosa dovrebbero servire. I soldi devo consentire una vita dignitosa, magari aiutarci ad avere degli agi, e quindi benessere, e invece vengono visti come se fossero fini a se stessi, e per realizzarli si chiudono gli occhi su parecchie cose, compreso il disagio e la cattiva qualità di vita della gente. Si giustificano aumenti delle tasse per poter dare servizi, abbellire le vie, creare giardini dove far giocare i bambini, ma poi si finge di non sapere o si tace sulle condizioni della qualità dell'aria dove costringiamo gli stessi a crescere, bel modo di dare benessere alla società! Eh sì, questa storia che la puzza non è nociva è una bella trovata per nascondere un problema grave comunque, e le amministrazioni da brave tutrici dei cittadini bloccano il traffico e mostrano grande interesse per la salute del cittadino, ma la puzza il cittadino può e deve comunque respirarla, perché porta quattro soldi. Si è scoperto ultimamente che l'inceneritore ha cambiato regime di lavoro, passando dalle 6/7 ore dell'autorizzazione del 1994 alle 24 dell'autorizzazione del 2003. La cosa è passata sotto silenzio (tutto in regola comunque) e l'ho scoperta casualmente leggendo la documentazione in provincia; ovviamente nessuno ha informato la cittadinanza e l'amministrazione locale, visto che non ce n'era l'obbligo. Pensandoci bene se nel 1994 sono state raccolte 1360 firme contro l'inceneritore, ora che è stato più che triplicato il suo utilizzo si sarebbe potuto andare incontro a una protesta ancora maggiore; visto che nel 1994 non si arrivava a un numero della popolazione prossimo ai ventimila cittadini, e che ora l'informazione corre più velocemente, magari se pubblicizzata la richiesta di un aumento del suo utilizzo si sarebbero raccolte molte più firme di protesta. La richiesta di aumento delle ore di funzionamento (concessa per 5 anni dal 2003) che motivazione può avere? Se è triplicata l'esigenza di smaltire rifiuti? Considerando che l'azienda dichiara di non smaltire conto terzi vuol dire che è triplicata la produzione? I bilanci cosa dicono? La produzione è triplicata? Non si è chiesto di aumentare le ore di incenerimento per un aumento di rifiuti ma per una miglior ottimizzazione dell'impianto? Ma allora gli anni precedenti al 2003 si lavorava con un funzionamento non ottimale? E se la motivazione è l'ottimizzazione dell'impianto, perché l'autorizzazione è per soli 5 anni? Le mie sono delle semplici domande che purtroppo non trovano una risposta logica e che magari molte altre persone si pongono, preoccupate da quell'inceneritore di sostanze tossiche che sta proprio nelle vicinanze delle loro abitazioni. Abbiamo visto che qualche tempo fa la minoranza consiliare ha fatto un'interrogazione durante una seduta di consiglio, ma la risposta è stata a mio giudizio poco soddisfacente in quanto sintetizzava solo che tutto era approvato regolarmente da una determina del 2003 (che potete leggere nella sezione “Lettere e documenti” del sito) ma non spiegava le motivazioni. Le motivazioni credo siano importanti, ricordiamoci che nel 1994 ci sono state 1360 firme e anche una marcia di protesta, più varie iniziative contro la realizzazione dell'inceneritore, ma evidentemente si finge che ora la gente ne vorrebbe tre di inceneritori, visto l'utilizzo è triplicato. Una piccola nota: vedo che durante le assemblee comunali seduto a fianco dell'attuale sindaco siede anche l'ex sindaco che nel 1994 con la sua giunta ha dato parere favorevole alla realizzazione dell'impianto nonostante le incisive proteste di molti abitanti; ripensando alla delibera che autorizza l'impianto, non riesco a togliermi dalla testa la frase che dice “l'impianto è migliorativo per la città”. Qualcuno è in grado di spiegarmi come è migliorata Trecate con un bruciatore di sostanze tossiche in centro città e a fianco di una chiesa? Io non riesco proprio a capirlo! I quattro soldi forse? Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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mercoledì 18 aprile 2007 |
Siamo ad aprile 2007 e pare che la promessa di realizzare l'impianto di captazione dei miasmi non sia ancora stata mantenuta; gli ultimi giorni di marzo sono trascorsi con odori nauseabondi, ma da circa una decina di giorni nell'aria c'è solo il profumo della primavera. Mi chiedo se non sia stato realizzato l'impianto in sordina, e decido quindi di telefonare al signor Andrea Franzé (responsabile della ditta Unibios) per sentire a che punto è la realizzazione dello scrabber (impianto di captazione). Franzé mi spiega che tra circa un mese si terrà un ulteriore incontro con la provincia, dove probabilmente verrano fissate le date e le tempistiche per la realizzazione dell'impianto, che lui prevede si effettuerà all'incirca per ottobre 2007; mi spiega anche che con le nuove normative l'azienda è obbligata ad ammodernare gli impianti, e che quindi una volta approvato il progetto dalla provincia saranno obbligati a rispettare sia la sua realizzazione sia le scadenze, anche perché l'impianto di captazione rientra nei loro interessi. Franzé, dicendosi contento per il mio riscontro della “qualità dell'aria” di questi ultimi giorni, mi motiva il risultato con ulteriori accorgimenti presi dall'azienda e da una maggiore attenzione degli addetti in fase di lavorazione. Ci auguriamo tutti che questi risultati siano duraturi e non siano solo temporanei. In attesa della realizzazione dell'impianto i cittadini come sempre attendono, attendono... attendono... Scrivi commento (0 Commenti) |
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La replica della minoranza. |
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Scritto da Enrico
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mercoledì 18 aprile 2007 |
Giovedì 5 aprile sul Corriere di Novara è stata pubblicata la replica della minoranza consiliare. Non voglio sintetizzare nulla di questa lettera, che molto chiaramente spiega le sue ragioni e merita di essere letta in tutta la sua integrità. La lettera la potete leggere "qui". Scrivi commento (0 Commenti) |
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Ma quell'inceneritore a cosa serve? |
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Scritto da Enrico
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mercoledì 18 aprile 2007 |
Il 28 marzo 2007 il giornale Ticino News pubblica un articolo che parla delle ultime polemiche intorno alla ditta Unibios. L'articolo, anche se breve, contiene due punti essenziali: il desiderio di avere la certezza che gli enti proposti si accertino del rispetto delle norme e applichino le dovute sanzioni qualora le norme non risultassero rispettate, e il fatto che il piano regolatore preveda la ricollocazione della ditta, ricordandolo a chi lo dovrebbe ricordare. L'articolo lo potete trovare "qui". Scrivi commento (0 Commenti) |
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Unibios non smaltisce rifiuti esterni. |
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Scritto da Enrico
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mercoledì 18 aprile 2007 |
Il 26 marzo 2007 il Corriere di Novara pubblica una lettera firmata dall'avvocato Alessandro Avondo, intitolata “Unibios non smaltisce rifiuti esterni”. Avondo, che scrive a nome e per conto di Unibios, smentisce il contenuto dell'interrogazione esposta dai gruppi di minoranza nel consiglio comunale del 12 marzo 2007, e dichiara che la ditta non smaltisce rifiuti esterni, ricordando che l'utilizzo per 24 ore dell'inceneritore è stato regolarmente autorizzato. Sottolineando come l'azienda si renda disponibile nel collaborare con gli enti pubblici e la popolazione, si dice dispiaciuto per i toni usati dai gruppi di minoranza che, a sua detta, sono denigratori per un'azienda che riveste un'apprezzabile importanza per l'economia locale. L'articolo lo potete trovare "qui". Scrivi commento (0 Commenti) |
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Inceneritore acceso 24 ore. |
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Scritto da Enrico
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martedì 20 marzo 2007 |
Sul Corriere di Novara del 19 marzo 2007 c'è un articolo che parla del timore che l'Unibios possa smaltire negli impianti trecatesi anche rifiuti provenienti dall'esterno. Il dubbio è stato espresso in Consiglio Comunale in un'interrogazione presentata dai gruppi di minoranza. Dall'esame della documentazione presentata dalla ditta per l'AIA emerge la previsione di un utilizzo dell'inceneritore continuativo per 24 ore al giorno. Nell'articolo che potete leggere “qui" trovate anche la risposta dell'assessore all'Ambiente Volontè. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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martedì 20 marzo 2007 |
A Trecate è nato un nuovo giornale, e nel suo primo numero ho trovato un articolo che prende spunto da una dichiarazione fatta fuori microfono durante un Consiglio Comunale. Antonella Marchi e Marco Uboldi sintetizzano l'atteggiamento della passata amministrazione verso la questione Unibios, e sottolineano il cambio di strategia di quella attuale. Viene inoltre fatto notare che la promessa della ditta di captare entro febbraio 2007 tutte le puzze non è stata mantenuta. L'articolo lo potete trovare "qui". Scrivi commento (0 Commenti) |
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Aggiornata la sezione lettere e documenti. |
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Scritto da Enrico
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martedì 20 marzo 2007 |
La sezione Lettere e documenti del sito è stata aggiornata con molta nuova documentazione; troverete gli ultimi verbali delle Conferenze dei Servizi, analisi dei suoli e molto altro. Vale la pena di prendersi un po' di tempo per farsi un quadro di quello che sta succedendo, e aver coscienza delle sostanze trattate e della loro tossicologia e pericolosità, in caso di inquinamento, per gli abitanti nelle vicinanze della ditta. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Sanato il depuratore abusivo. |
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Scritto da Enrico
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domenica 28 gennaio 2007 |
Il 22 gennaio 2007 il Corriere di Novara riporta notizie dalla conferenza dei servizi chiamata a esaminare la richiesta di sanatoria del depuratore abusivo installato dalla ditta Unibios. L'articolo lo potete leggere qui. Si legge che l'azienda non potrà ancora attivare l'impianto ma dovrà attendere la chiusura del procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale. Bene, ma rimango perplesso nel pensare che qualche mese addietro l'azienda ha motivato il funzionamento del depuratore abusivo con un fatidico nullaosta informale dato dalla nuova amministrazione (smentito dall'assessore Volontè durante il consiglio comunale del 29 novembre 2006); essendo la precedente amministrazione contraria all'impianto di depurazione, forse all'Unibios lavorano anche dei veggenti che prevedono le elezioni, vista la celerità nel preventivarne la costruzione in previsione di una giunta favorevole e di una sanatoria. Ma ora cambieranno il loro stile di condotta aziendale e si atterranno alle disposizioni, non mettendo in funzione l'impianto o meglio spegnendolo in attesa dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, o si comporteranno come nel 1994 quando senza autorizzazione facevano funzionare l'inceneritore? Beh, controllare non dovrebbe essere difficile in base alla produzione; ci sono delle precise quantità di scarti che se non depurati devono essere destinati a terzi per il loro smaltimento, con relative bolle di accompagnamento e fatture, e sono sicuro che chi è preposto al controllo non si farà di certo prendere per il naso... o no?
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Scritto da Enrico
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mercoledì 17 gennaio 2007 |
Il 29 novembre 2006, durante il consiglio comunale di Trecate, l'assessore di minoranza Antonella Marchi chiede chiarimenti in merito all'articolo comparso il 04 novembre 2006 sul Corriere di Novara: l'articolo contiene la dichiarazione del dottor. Franzè che dà spiegazioni sulla costruzione abusiva dell'impianto di depurazione, dichiarando di aver avuto un nullaosta informale dall'attuale amministrazione comunale. Alla domanda risponde l'assessore all'ecologia Volontè, che molto sinteticamente nega sia stato dato questo nullaosta. Due mie considerazioni: la risposta, anche se chiara, mi sembra comunque troppo sintetica; non viene specificato se questo fatidico nullaosta è l'interpretazione di Franzè di una eventuale chiacchierata con l'amministrazione comunale che, sapendo della richiesta del depuratore, dava un (tacito?) consenso in previsione di una sanatoria, visto che non si vedono e non si parla di provvedimenti a carico dell'azienda che ha trasgredito a una disposizione comunale. Non esiste neanche una smentita ufficiale (attualmente nessun organo di stampa ha scritto di smentite) e sinceramente mi pare insolito. Grave! Qualcuno dichiara il falso! Eh sì, perché se come dice Volntè nessun nullaosta è stato dato, allora che cosa ha dichiarato Franzè? E se questo depuratore non poteva essere costruito, come mai nessuno lo fa demolire, soprattutto in considerazione del fatto che Franzè ha dichiarato una cosa non corrispondente alla realtà, con una beffa doppia? Inoltre, viste tutte queste incongruenze, è vero che questo depuratore è stato costruito da quando c'è l'attuale amministrazione? Nessuno verifica? Ci saranno delle fatture sulla sua costruzione (o è a nero anche quella), che attestino quale ditta l'ha posato e quando? Insomma, siamo alle solite, poca chiarezza per incompetenza o frottole per dolo? Scrivi commento (0 Commenti) |
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Unibios: progetti di risanamento ambientale. |
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Scritto da Enrico
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sabato 25 novembre 2006 |
Il Corriere di Novara del 25 novembre 2006 pubblica un comunicato stampa della ditta Unibios, l'articolo completo lo troverete appena mi sarà possibile inserirlo nella sezione stampa. 25 novembre 2006 Unibios: progetti di risanamento ambientale
Trecate - Con un comunicato stampa, alla luce delle questioni già sollevate su queste pagine, Unibios precisa che non sarà possibile un suo spostamento delle attività produttive, ma ha avviato importanti progetti per migliorare e qualificare gli aspetti ambientali. L’azienda, infatti, con il supporto del team di ricerca di Austep, ha vagliato tutte le alternative possibili in tema di risanamento ambientale che sono prevalentemente incentrate sull’abbattimento degli odori, sulla bonifica del suolo e sul trattamento delle acque reflue. Unibios sta investendo risorse e capitali per rivedere tutti gli impatti ambientali nel modo più efficace possibile. L’abbattimento odori -si legge- è senz’altro il più sentito come importanza dalla popolazione, così come rilevanti sono gli altri aspetti che elimineranno l’inquinamento ad oggi presente a vantaggio di una ecocompatibilità maggiore con il territorio. Le rigide norme di IPPC (Integrated Pollution Prevention Control) sono state avviate in Unibios a garanzia di pratiche produttive che evitino nel futuro il verificarsi di inconvenienti ambientali. Unibios precisa che il depuratore è di piccola portata e non è destinato ad accogliere reflui provenienti da scarichi terzi in quanto non sono presenti i requisiti tecnici per operare in questo senso; inoltre l’impianto di depurazione influirà non su un ipotetico incremento produttivo bensì sulla riduzione dei consumi idrici. Sarà realizzato, a maggior tutela della popolazione, un impianto che tratterà i reflui dell’azienda per via biologica e non chimica. Ciò porterà un notevole vantaggio per la comunità intera, non solo per Unibios, comportando una soluzione ecocompatibile del problema acque reflue (…).
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L'Unibios ritenta anche ad Ivrea. |
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Scritto da Enrico
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venerdì 10 novembre 2006 |
Il 10 novembre 2006 presso la Chiesa di S. Bernardo d'Ivrea (salone parrocchiale) si è svolto un incontro per discutere sul nuovo progetto (quello vecchio è stato bocciato) presentato dalla ABC Farmaceutici in merito alla realizzazione del depuratore per lo smaltimento di rifiuti tossici-nocivi nel territorio di Ivrea (quartiere San Bernardo); all'incontro sono stati invitati: i sindaci di Ivrea, Pavone, Romano, Strambino; la Provincia, l’ABC, la cittadinanza. Sono stati letti dei dati in relazione alle quantità di rifiuti trattati che reputo meritino una riflessione sulla trasparenza dell'azienda. Qui sotto trovate un sunto dell'incontro, scritto da Graziella Bronzini per il Comitato Ivrea la Bella. Più di cinquecento persone hanno preso parte all’incontro pubblico organizzato dal Comitato Ivrea la Bella presso il salone della chiesa parrocchiale di San Bernardo. Obbiettivo: spiegare alla popolazione le ragioni del nostro NO anche al secondo progetto presentato dall’ABC Farmaceutici alla Provincia di Torino e conoscere la posizione delle Amministrazioni interessate, invitate all’incontro. Questo nuovo progetto verrà esaminato dalla Conferenza dei Servizi della Provincia di Torino il 20 novembre prossimo. Quali gli elementi nuovi? Il primo progetto – respinto dalla Provincia – richiedeva di poter smaltire 100.000 tonnellate all’anno di rifiuti tossico-nocivi, 25.000 tonn./anno in proprio e 75.000 tonn./anno per conto terzi, dichiarando che dopo 5 anni avrebbe smaltito l’intero quantitativo di rifiuti derivati dalla propria produzione. Facciamo rilevare che 100.000 tonn./anno corrispondono ai rifiuti prodotti da tutte le aziende chimico - farmaceutiche del Piemonte. Il secondo progetto richiede invece l’autorizzazione per lo smaltimento di 50.000 tonn./anno dello stesso tipo di rifiuti, 15.000 in proprio, 35.000 definitivamente per conto terzi, inserendo quelli derivati dalla lavorazione di pellami, vernici, inchiostri. L’assoluta inaffidabilità dell’azienda si è di nuovo evidenziata, fra altro, sia per l’insufficienza documentale del nuovo progetto, sia per il ripetersi della mancanza di un piano trasporti per il passaggio delle autobotti. Ricordiamo sinteticamente le motivazioni del Comitato: 1) NO perché Canton Moretti (dove l’ABC vorrebbe installare l’impianto) è un’area esondabile, come dimostrato dall’alluvione del 2000. Il Comitato Ivrea la Bella? ha confutato, con i rilievi dei propri tecnici, fotografie e testimonianze degli abitanti, i rilievi e la conclusione dell’Ufficio Tecnico del Comune di Ivrea che faceva risalire l’allagamento di Canton Moretti al “rigurgito” del depuratore di Ivrea negando l’esondazione del Chiusella; 2) NO perché sono presenti falde freatiche molto superficiali (4 metri circa); 3) NO per le immissioni di quantitativi enormi di reflui nel Chiusella, già oggi ridotto ad una fogna dalle decine di scarichi lungo il suo percorso; 4) NO per l’alta pericolosità che comporta per gli abitanti l’attraversamento del centro di Strambino di autobotti cariche di rifiuti tossici. A queste motivazioni, ampiamente documentate dal Comitato, e inviate alla Provincia di Torino già in occasione della presentazione del primo progetto, sono state aggiunte ulteriori precisazioni. Elemento decisivo in questa battaglia, che da due anni vede schierato il Comitato contro il tentativo dell’ABC Farmaceutici di impiantare ad Ivrea un centro nazionale di smaltimento di rifiuti tossico-nocivi, è stata la delibera approvata dal Consiglio Comunale della Città di Ivrea il 26 aprile scorso, che boccia ogni possibilità di smaltire questi rifiuti nel nostro territorio per conto terzi. Condizionato da questo voto, è cambiata anche la posizione del Sindaco di Ivrea, fortemente possibilista durante l’incontro del gennaio scorso con la Provincia e l’amministratore delegato della UNIBIOS (azienda proprietaria della ABC Farmaceutici. Anche il Sindaco di Strambino e il rappresentante del Comune di Pavone hanno espresso la contrarietà delle loro amministrazioni a questo progetto. Durante la serata si sono così ricomposte le divergenze esistenti soprattutto con il Sindaco di Ivrea in un dibattito acceso dove la compostezza dei partecipanti ha reso innocue alcune sue incomprensibili asprezze polemiche. Ci auguriamo che quanto affermato dagli amministratori locali venga sostenuto tal quale anche nella prossima Conferenza dei Servizi. La serata si è iniziata e conclusa con un grazie sentitissimo a don Luis, parroco di San Bernardo, per la sua calda accoglienza, e alla popolazione tutta perché solo grazie al suo sostegno, alla sua mobilitazione e alla sua partecipazione straordinaria alle nostre iniziative, oggi possiamo sperare di chiudere definitivamente questa lunga e difficile battaglia in difesa della salute degli abitanti e della nostra terra. In occasione della Conferenza dei Servizi della Provincia di Torino del 20 novembre il Comitato Ivrea la Bella organizza un presidio davanti alla sede della conferenza stessa a Torino in via Valeggio 5 a partire dalle ore 14. Appuntamento alla stazione di Ivrea alle 11,30 per il viaggio in treno o auto. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Consiglio comunale del 27 ottobre. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 09 novembre 2006 |
Il Corriere di Novara del 9 novembre 2006 riporta la sintesi del consiglio comunale di Trecate tenutosi il 27 ottobre 2006; ci sono interessanti interrogazioni in merito alla questione Unibios fatte dal consigliere Marchi; anche i consiglieri Ruggerone e Granata sottolineano il fatto che in caso di incidente Trecate potrebbe diventare una nuova Seveso. L'articolo lo potete leggere qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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I residenti chiedono garanzie. |
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Scritto da Enrico
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sabato 04 novembre 2006 |
Titola così il Corriere di Novara del 4 novembre 2006, che dedica una pagina intera alla questione Unibios. Nell'articolo viene fatto il punto sulle ultime manovre della ditta a proposito della sanatoria per il depuratore, e viene anche fatto notare che esiste dal 5 settembre scorso l'ordinanza 193 che, in base a rapporti e sopralluoghi eseguiti dall'ufficio Urbanistica e dal comando di Polizia municipale, obbliga l'azienda alla demolizione di interventi eseguiti senza averne il permesso (l'atteggiamento incurante delle norme pare sia una costante... bell'esempio di azienda moderna che cerca di integrarsi con la città e i suoi abitanti!). Sono inoltre espresse le preoccupazioni dei residenti e la risposta di Unibios, che dichiara di aver messo in funzione il depuratore abusivo solo dopo aver ricevuto un nullaosta informale dall'attuale amministrazione comunale (sinceramente non capisco cosa possa essere un nullaosta informale: una telefonata, una strizzata d'occhio...? Boh!). Questo interessante articolo lo potete leggere qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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L'azienda fermerà i cattivi odori. |
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Scritto da Enrico
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venerdì 03 novembre 2006 |
Il 03 novembre 2006 il giornale Novaraoggi pubblica un articolo che riporta le osservazioni del consigliere di minoranza Rita Bergamini, la quale fa notare che non è mai stata fatta un'indagine epidemiologica; nell'articolo i Verdi per la pace insistono sulla ricollocazione della ditta. Unibios afferma di far riferimento a rigide norme a garanzia che i processi produttivi non causino inconvenienti ambientali. L'articolo di giornale lo potete trovare qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Nuovo impianto contro gli odori. |
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Scritto da Enrico
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mercoledì 01 novembre 2006 |
Il giornale La Stampa del 1° novembre 2006 pubblica un articolo titolato “Nuovo impianto contro gli odori”. In questo articolo la ditta Unibios risponde alle polemiche degli ultimi giorni, rimbalzate dal Consiglio comunale ai Verdi per la Pace, dalla Provincia alla Regione. Viene inoltre evidenziato da Ruisi (il portavoce della ditta) che il piano di incontri mensili che si era concordato con la precedente amministrazione continua anche con la nuova Giunta. Peccato che le notizie di quando avvengono gli incontri tra la ditta e l'amministrazione comunale, e le relazioni su questi incontri, non vengano rese pubblicamente disponibili dalla Giunta: sicuramente i cittadini sarebbero contenti di potersi informare sulla questione senza dover spulciare vari giornali per cercare di informarsi. Il 9 ottobre 2006 vengo a conoscenza della Conferenza dei Servizi del 10 ottobre 2006 dal Corriere di Novara, e decido di informarmi personalmente sulle questioni trattate. Alcune settimane prima avevo avuto dei colloqui telefonici con il Sindaco, che era stato molto disponibile nello spiegarmi la sua politica sulla problematica Unibios e con molta fermezza, riconoscendo il perenne problema, mi aveva spiegato e assicurato che era sua intenzione risolvere la questione in modo definitivo coinvolgendo tutti gli organi preposti per poter agire con uniformità e coerenza. La soluzione di intervenire economicamente in favore dell'azienda per favorirne il trasferimento in un'area più idonea non può essere applicata, in quanto il comune non è in grado di affrontare una spesa di questa entità, e quindi si opta per l'impegno e il massimo controllo per far rispettare le norme e permettere un'integrazione indolore tra azienda e città. Le intenzioni sembrano quelle di voler trovare una soluzione che accontenti un po' tutti, garantendo insieme posti di lavoro e vivibilità della città. Il pomeriggio del 10 ottobre telefono in comune chiedendo di parlare con l'assessore all'ambiente Volontè e, una volta messo in contatto, cerco di informarmi sulla Conferenza dei Servizi che da quanto riportato dal Corriere di Novara si è svolta il giorno stesso in mattinata: l'assessore mi dice che non c'è stata nessuna Conferenza dei Servizi; io insisto e faccio presente che il Corriere di Novara ne dà notizia. A quel punto Volontè mi chiede di attendere in linea, per dargli la possibilità di informarsi; dopo qualche istante torna al telefono e mi spiega che in mattinata si è tenuto un incontro tecnico e che la Conferenza dei Servizi sarà il giovedì successivo. Chiedo di organizzare un incontro urgente per poter essere informato e informare i cittadini che hanno a cuore il problema, ma la risposta è negativa: l'assessore mi dice che se voglio avere notizie devo chiedere un incontro con il Sindaco, in quanto lui si occupa solo delle questioni tecniche, e che se ci saranno delle novità mi farà sapere attraverso qualcuno dell'Ufficio tecnico. Avendo già consultato il Sindaco, che alla mia richiesta di avere informazioni più dettagliate mi aveva detto di non essere in grado di fornirle (questo nel mese di settembre), avevo ritenuto che la persona più adatta nell'interloquire con i cittadini su un problema prettamente ambientale fosse l'assessore preposto all'ambiente; ma evidentemente non funziona così. Nel frattempo sono in attesa di ragguagli, che fino ad ora sono arrivati solo dalla stampa o da altre fonti non ufficiali. Credo che le 200 persone che qualche mese fa hanno firmato la lettera per il Sindaco abbiano il diritto di sapere cosa succede e come si sta procedendo in merito alla questione. L'articolo lo potete leggere qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Unibios, convincerla a trasferirsi. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 26 ottobre 2006 |
Il giornale Corriere di Novara del 26 Ottobre 2006 riporta le dichiarazioni di Uboldi, ex assessore all'ambiente e rappresentante dei Verdi per la Pace, il quale fa notare il mancato rispetto, da parte di Unibios, dell'impegno ad annullare totalmente entro il febbraio 2007 le molestie olfattive. L'articolo lo potete leggere qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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domenica 22 ottobre 2006 |
Il giornale La Stampa del 22 ottobre 2006 riporta le parole dell'assessore provinciale all'ecologia Dario Simonetti, il quale è del parere che un'industria chimica non possa rimanere all'interno di un abitato urbano, e chiede un tavolo di lavoro alla Regione Piemonte per un intervento immediato. L'articolo lo potete leggere qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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venerdì 13 ottobre 2006 |
Accantonato il trasloco, così titola il giornale Novaraoggi del 13 ottobre 2006. Nell'articolo viene citata la Conferenza dei Servizi svoltasi nell'azienda giovedì 12 ed è riportata l'opinione dell'attuale assessore all'ambiente Volontè. Si esprime anche la minoranza e l'ex assessore all'ambiente Uboldi. Un articolo molto interessante che mette in evidenza il cambio di rotta attuale: lo potete leggere qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Ci sarà la Conferenza dei Servizi. |
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Scritto da Enrico
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lunedì 09 ottobre 2006 |
Il Corriere di Novara del 09/10/2006 dà notizia della Conferenza dei Servizi a Trecate, dove si discuterà la richiesta in sanatoria dell'autorizzazione per l'impianto di depurazione delle acque di scarico dell'Unibios. Dall'articolo appare evidente e chiaro che la ditta vuole sanare (condonare?) un impianto che ha realizzato senza autorizzazione... bravi! Mi chiedo come si possa premiare chi usa atteggiamenti simili; ci si spreca in orazioni moralistiche sull'osservanza delle normative, si cerca di fare capire quanto sia importante la cultura del rispetto civico per il bene della comunità e per le generazioni future... ma forse le aziende sono esentate da tutto questo? L'esempio sul rispetto delle norme lo devono dare i privati cittadini: i possessori di bagni abusivi per mancanza di antibagno in case private, i costruttori della parete abusiva per dividere la cucina dal soggiorno; i possessori del pollaio del nonno che crea odori e parassiti; e attenzione a non bruciare le tre foglie cadute dalla vostra unica pianta. In questo caso la rigidità è essenziale, ci vuole il rispetto assoluto delle normative; e il muro abusivo va abbattuto. Ma se a essere abusivo è un impianto industriale, dove va a finire la rigidità? Forse, data la concorrenza spietata delle aziende cinesi, è d'obbligo essere indulgenti verso queste nostre povere aziende? Non credo che la strada giusta per aiutare le nostre aziende a essere competitive nei confronti di quelle cinesi sia quella di permettere loro di adottare, qua in Italia, le stesse modalità che si adottano nei paesi in via di sviluppo: non è gettando alle ortiche anni di progressi sulla strada del rispetto dei diritti dell'uomo e dell'ambiente, che si possono aiutare le aziende in difficoltà. Non è peggiorando la qualità della vita, che si può aiutare il progresso economico. Attenzione, la mia non è una presa di posizione sul depuratore, che potrebbe essere anche migliorativo della situazione attuale (del resto la delibera che autorizzava l'inceneritore diceva esattamente la stessa cosa, e anche quell'impianto è stato messo in funzione prima di essere autorizzato), e inoltre c'è chi per professione si occupa di questo, e valuterà la richiesta considerando l'impatto ambientale e la locazione della ditta. È solo che, con la mia piccola logica da uomo comune, avrei pensato che prima di concedere qualcosa a chi dimostra di non considerare seriamente le norme, e da anni promette di risolvere i problemi che crea e mai risolve, sarebbe stato opportuno aspettare una prova, un cambiamento, un miglioramento, non solo assicurato con le solite vane promesse ma effettivo, comprovato dai fatti; un risultato garantito e duraturo nel tempo, che possa dare la certezza del cambiamento della politica dell'azienda. A Ivrea la stessa azienda ha presentato l'inverno scorso la richiesta per un depuratore, e per ora il permesso è stato rifiutato; molti cittadini, solidali a un comitato, hanno sensibilizzato la giunta e il sindaco, che sembrano non essere stati convinti dalle ragioni dell'azienda: quest'ultima proponeva lo smaltimento conto terzi di sostanze tossico-nocive con il nuovo impianto, per ammortizzarne in cinque anni l'investimento. Io ero presente a un incontro tra i cittadini, i responsabili dell'azienda, l'ARPA, il Sindaco, il comitato Ivrealabella, e vi posso garantire che si sono sentite cose molto interessanti soprattutto per valutare la trasparenza e la buona fede dell'azienda. (La conferenza era presenziata da diversi giornalisti, che ho visto muniti di attrezzature audio e video: credo quindi che, se interessati, si possa reperire quel materiale.) Mi auguro che chi ha potere decisionale in questa faccenda si documenti approfonditamente, per trovarsi nella migliore condizione di effettuare una scelta giusta e adeguata. L'articolo lo potete leggere qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Articolo di un consigliere. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 05 ottobre 2006 |
L'ex assessore Rita Bergamini scrive una lettera al giornale Ticino News. L'argomento Unibios è passato anche per il consiglio comunale e nella lettera ci sono osservazioni che devono far riflettere e prestare attenzione sulle manovre attuali di giunta e azienda, affinché non si commettano errori le cui conseguenze sarebbero a carico dei cittadini, come per le scelte effettuate anni fa. L'articolo lo potete leggere qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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venerdì 22 settembre 2006 |
Sul sito Codice Uno, in collaborazione con alcune stazioni radiofoniche, dal progetto di informazione al consumo promosso dalla Regione Piemonte e dal Ministero delle Attività Produttive prende avvio un ciclo di trasmissioni radiofoniche sui temi della Protezione civile. Tutti i Giovedì dalle 11,30 alle 12,00, sintonizzandosi sulle frequenze delle emittenti aderenti al progetto, è possibile ascoltare dalla voce degli esperti tutti gli aggiornamenti sulla tutela del nostro territorio e sulle attività di prevenzione delle calamità. Giovedì 21 settembre 2006 la trasmissione è dedicata ai rischi ambientali a Trecate; alla trasmissione partecipano vari funzionari ed esperti della regione impegnati in queste problematiche; avrebbe anche dovuto esserci in collegamento telefonico il sindaco di Trecate, che purtroppo è stato assente perché trattenuto in una riunione. La trasmissione è molto interessante e, oltre a ricordare l'incidente avvenuto pochi anni fa al pozzo AGIP, mette in luce la criticità della situazione sul territorio di Trecate, che ospita numerose aziende ad alto rischio che, data appunto l'alta concentrazione, potrebbe innescare un effetto domino in caso di incidente. La trasmissione la potete ascoltare qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Le ultime, Novaraoggi 23/06/2006. |
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Scritto da Enrico
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venerdì 23 giugno 2006 |
Il giornale Novaraoggi continua a occuparsi del caso Unibios come ha fatto in passato; sono stato contattato da un giornalista di questa testata con il quale ho avuto un colloquio che è stato pubblicato su questa pagina di giornale. La pagina si può leggere qui. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Captazione odori 02/05/2006. |
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Scritto da Enrico
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martedì 02 maggio 2006 |
Il 2 maggio 2006 si è svolto l'incontro organizzato dall'assessore Marco Uboldi per capire e discutere, con i dirigenti della ditta Unibios e i responsabili dell'ARPA, il progetto di abbattimento degli odori. Erano presenti alla riunione l'assessore Marco Uboldi, il responsabile dell'ufficio ambiente Maurizio Fazion, i rappresentanti della ditta Unibios Andrea Franzè e Vito Ruisi, due responsabili dell'ARPA (di cui purtroppo non ricordo i nomi) e il sottoscritto. Andrea Franzé (responsabile EHS dell'Unibios) ha illustrato il progetto spiegandone la struttura e il funzionamento. Cercherò di riassumere brevemente ciò che ha dettagliatamente spiegato Franzè. Il progetto è articolato in varie fasi: si cerca di localizzare i settori in cui ci sono delle emissioni maleodoranti e quindi di captarle, racchiudendo all'interno di box ad aspirazione controllata tutte le lavorazioni che emettono sostanze volatili e maleodoranti. Il sistema di abbattimento sarà ad acqua: l'acqua capterà l'odore, lo imprigionerà all'interno di un basamento e da qui verrà smaltito in esterno attraverso uno spurgo (conferendo ad aziende specializzate lo smaltimento); questo sistema si chiama scrabber e sarà implementato anche con carboni attivi che verranno riciclati e cambiati quando saturi e quindi non più efficienti. In questo modo si dovrebbe riuscire a eliminare tutte quelle esalazioni che vengono trasportate anche a chilometri di distanza. Il progetto comprende sia il reparto chimico (vicino al cimitero) sia il reparto in via Silvio Pellico. I tempi di realizzazione, dice Ruisi, dovrebbero essere per fine 2006 - inizio 2007, e dovranno essere concordati con la società che ha effettuato lo studio del progetto; verranno comunicati gli stati di avanzamento durante la realizzazione. Ora si deve presentare il progetto agli organi competenti (comune, provincia e ARPA) e far partire l'iter burocratico per la realizzazione. Uboldi insiste perché si presenti al più presto il progetto per evitare perdite di tempo che potrebbero allungare i tempi di realizzazione, e propone di operare entro la fine del corrente mese, senza aspettare, come invece propone Ruisi, la nuova amministrazione attendendo l'esito delle elezioni comunali. I responsabili dell'ARPA commentano positivamente il progetto, citando situazioni simili per emissioni maleodoranti in cui lo stesso tipo di intervento ha portato eccellenti risultati (ovviamente se mantenuto efficiente, rispettando le manutenzioni ordinarie e la sostituzione dei filtri). Il progetto è sicuramente segno di un impegno concreto da parte dell'azienda per risolvere il problema degli odori, e finalmente dà prova di una politica aziendale che considera seriamente la tutela della città che la ospita. Ora aspettiamo con ansia che il progetto diventi operativo nel minor tempo possibile. Enrico Platti Scrivi commento (0 Commenti) |
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Lettera al Sindaco 09/04/2006. |
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Scritto da Enrico
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domenica 09 aprile 2006 |
Il 9 aprile 2006 la signora Marilena Borando ha scritto una lettera indirizzata al Sindaco di Trecate e per conoscenza agli assessori, esprimendo delle considerazioni e la delusione dei mancati obbiettivi da parte dell'amministrazione sulla questione. Per leggere la lettera clicca "qui". Scrivi commento (0 Commenti) |
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Consegna firme 05/04/ 2006. |
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Scritto da Enrico
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mercoledì 05 aprile 2006 |
Riassunto della riunione avvenuta in comune il 5 aprile 2006 Il 5 aprile 2006 si è svolta la riunione per la consegna delle firme inerenti alla problematica Unibios ABC Farmaceutici. Le firme consegnate sono circa 200, e quasi tutti sono cittadini di Trecate che abitano nelle vie confinanti con la mia abitazione, che è nelle immediate vicinanze della ditta in questione. Ho deciso di consegnare la petizione senza raccogliere ulteriori firme per non allungare troppo i tempi; la raccolta non è avvenuta in un punto fisso tipo gazebo, in centri commerciali o luoghi ad alta frequentazione, ma casa per casa e, anche se l'aiuto prezioso di cittadini volenterosi ha aiutato ad accorciare i tempi di raccolta, ho pensato che il numero raggiunto fosse comunque sufficiente. Alla riunione erano presenti i membri della giunta comunale, Vito Ruisi (amministratore Abc Farmaceutici), Andrea Franzè (responsabile Unibios), Federico Confalonieri (cittadino di Trecate che si è interessato molto a questo problema anche negli anni passati), Elisa Calcagni (che ha collaborato alla raccolta delle firme), e il sottoscritto; assente purtroppo il sindaco (per motivi familiari). Fare una relazione dettagliata di questa riunione non è facile, si arriverebbe a dover usare un'infinità di giri di parole per tornare sempre al punto di partenza. Riassumendo: l'amministrazione comunale sostiene di non avere gli strumenti necessari per poter incidere sulla politica aziendale, e ricorda che ci sono organi competenti (ARPA) che controllano il rispetto delle normative per l'ambiente; fa presente di avere impedito ulteriori espansioni dell'azienda inserendo sul PRG la R di “ricollocazione del terreno”; vengono anche citati alcuni episodi in cui, a seguito di verifiche dell'ARPA, sono stati riscontrati episodi di inquinamento che hanno obbligato l'azienda a intervenire per porre rimedio all'accaduto; ma quanto a provvedimenti per gli odori, nulla. Confalonieri chiede perché non sia mai stata e non venga sanzionata l'azienda ogni qual volta si presenti l'insopportabile emissione maleodorante, visto che l'articolo 33 nel regolamento della polizia municipale per le attività industriali lo consente; l'assessore Zanari risponde dicendo che per questo ci sono gli organi competenti delegati, cioè l'ARPA. Sanzioni per queste emissioni non ne sono mai state date. Vito Ruisi ribadisce che la ditta non vuole creare problemi ai cittadini, ma sta anzi cercando di ottenere la certificazione etica (praticamente il consenso dei cittadini sulla compatibilità della ditta con la vita della città), raccontando che la ditta da dieci anni investe per risolvere il problema degli odori. Faccio notare che, nonostante si racconti di agire da dieci anni in questa direzione, con conseguente impiego di denaro e di risorse umane, il risultato è nullo; durante la riunione non viene comunque data alcuna descrizione del tipo di interventi effettuati. Ruisi assicura che a breve, ovvero fine 2006 - inizio 2007, il problema sarà risolto completamente grazie a nuovi interventi previsti. Chiedo da dove provenga la sua cieca fiducia nei nuovi interventi, vista la completa assenza di risultati in dieci anni, e chiedo se sono state messe a punto nuove tecnologie: la risposta è positiva, si tratta di tecnologie nuove (rivoluzionarie?), ma anche del nuovo progetto non viene descritto nulla. L'assessore all'urbanistica Antonella Marchi ricorda che siamo alle porte dell'estate, e la gente vorrebbe tenere aperte le finestre: chiede cosa abbia intenzione di fare l'azienda nell'immediato, ma la frase non viene raccolta e si passa ad altri discorsi. L'assessore all'ambiente Marco Uboldi fa pressione perché sia presentato in tempi brevissimi il progetto citato, e Ruisi risponde che verrà presentato a breve; si conclude così la riunione, con la speranza che vengano mantenute le promesse fatte, per l'ennesima volta, dalla ditta Unibios. Enrico Platti | Scrivi commento (0 Commenti) |
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Benvenuto in Aria di Unibios. |
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Scritto da Enrico
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giovedì 26 gennaio 2006 |
In questo sito potete trovare informazioni sui problemi che la ditta Unibios del gruppo ABC Farmaceutici ha creato alla città di Trecate, in particolare al quartiere San Bernardo e alle altre zone limitrofe alla sua ubicazione.
Ho cercato di raccogliere il materiale più significativo per aiutare a comprendere meglio la situazione attuale e passata, riportando anche molti articoli di giornale che hanno parlato e parlano della vicenda. Spero sia un archivio utile a molti: a chi cerca informazioni a riguardo; a chi si è impegnato per questa causa, in modo che il suo operato non andrà perso tra i ricordi; e infine a chi si dovrebbe adoperare, si sta adoperando o si adopererà perché non si presentino più le condizioni che hanno creato tanto disagio ai cittadini di Trecate.
Nel sito, oltre a quanto sopra descritto, trovate e continuerete a trovare notizie che potranno essere commentate da chiunque voglia dire la sua sull'argomento.
Per poter commentare le notizie non è necessario registrarsi, ma sarebbe cortese firmarsi.
Inutile ricordare che non sarà tollerata alcuna forma di insulto e di volgarità, o commenti che non siano attinenti all'argomento del sito: tutto questo verrà cancellato.
Chi pensa di avere materiale o esperienze sulla questione, e le volesse pubblicare, può contattarmi o spedirle a
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
; se sono di provenienza certa, e rispettano le condizioni esposte prima, verranno sicuramente pubblicate. Se visitate il sito per la prima volta, conviene cliccare su “Tutte le notizie” e scorrerle dal basso, in modo da avere in ordine cronologico la situazione degli ultimi anni.
Buona lettura. Scrivi commento (0 Commenti) |
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Lettere e documenti vari. |
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Scritto da Enrico
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martedì 10 gennaio 2006 |
Questi sono alcuni articoli pubblicati su giornali che seguivano e seguono la questione Unibios a Trecate. Contengono lettere di protesta di cittadini preoccupati ed esasperati, dichiarazioni di ambientalisti, tecnici, funzionari politici ecc., insomma molto materiale che la dice lunga sulla questione e su quanto sia stata portata avanti con indifferenza e insensibilità verso la cittadinanza da parte delle persone che hanno permesso e permettono anche oggi che si possa protrarre questa situazione. Credo che la mole di documentazione sia sufficiente allo scopo, ma se qualcuno vuole inviarmi del materiale che crede importante per ricordare ed evidenziare questa brutta vicenda lo faccia, e se attendibile lo pubblicherò. Scusate se alcuni articoli non sono stati scansiti perfettamente, credo che comunque risultino leggibili e, anche se non catalogati in ordine prettamente cronologico, di facile comprensione. Elenco degli articoli. 2012-06-07 La Stampa-Nas sequestrano 5 mila chili di sostanza farmaceutica 2011-12-16 Corriere di Novara-No a nuove produzioni Unibios a Trecate 2011-10-14 Tribuna Novarese-Unibios assolti comportamento abnorme della vittima 2011-10-14 La Stampa-Scoppio mortale all'Unibios assolti i dirigenti 2011-10-13 Novara puntocom-Caso Unibios tutti assolti 2011-10-08 La Stampa-Morì all'Unibios il pm chiede quattro condanne 2011-10-08 Corriere di Novara-Unibios richieste di condanna 2011-10-07 Novara puntocom-Unibios chieste pene da un anno a due 2011-09-23 Novara Oggi-Morì in fabbrica ultime udienze al processo 2011-09-22 La Stampa-Trecate morì un operaio 2011-09-22 Corriere di Novara-Ripreso il processo Unibios 2011-09-17 LA Stampa-Incidente mortale Unibios sentenza tra un mese 2011-07-12 La Stampa-Morto per l'esplosione della centrifuga 2011-06-10 Novara Oggi-Morto all'Unibios si torna in aula 2011-06-10 La Stampa-Processo Unibios la parola passa ai periti 2011-05-04 La Stampa-Rifiuti speciali ditta a processo 2011-04-22 TicinoOggi-Lavoro emergenza occupazione 2011-03-13 Tribuna Novarese-Processo Unibios Le testimonianze 2011-03-11 Novara Oggi-Morì sul lavor le colpe dell'azienda 2011-03-09 La Stampa-Non c'era un allarme che avisasse gli operai 2011-03-08 La Stampa-Morì in ditta Spresal fra i testimoni 2011-01-14 Tribuna Novarese-Unibios la verita sulla morte di Pradella 2011-01-14 Tribuna Novarese-La verità sulla centrifuga che uccise 2011-01-14 Novara Oggi-Morì sul lavoro azienda a giudizio 2011-01-13 La Stampa-Operaio morto in ditta sotto accusa i manager 2011-01-12 La Stampa-Morì all'Unibios parlano i testimoni 2010-10-15 Novara Oggi-Vertici Unibios a processo anche per i rifiuti 2010-06-30 Ticino News-Iniziato il processo a novara contro i vertici dell'unibios 2010-04-23 Novara Oggi-Tre mesi di reclusione per i dirigenti Unibios 2010-04-22 Corriere di Novara-Roggia Cerana inquinata inchiesta 2010-04-21 Ticino News-Processo all'Unibios 2010-04-21 La Stampa-La roggia avvelenata da sostanze chimiche 2010-04-16 Novara Oggi-Scarichi illegali 5 condanne all'Unibios 2010-04-15 Corriere di Novara-Canale inquinato condanna a Unibios 2010-04-13 La Stampa-Inquinò canale ditta condannata 2010-03-08 Corriere di Novara-Moria di pesci ora si attendono le analisi 2010-03-07 La Stampa-Decine di pesci morti nel canale inquinato 2009-10-20 La Stampa-Operaio fu ustionato dirigente a giudizio 2008-11-07 Novara Oggi-morto all'Unibios vertici sotto accusa 2008-11-03 Tribuna Novarese-Unibios chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo 2008-11-01 La Stampa-Morto all'Unibios la Procura chiede il rinvio a giudizio 2008-10-10 Novara Oggi-Grandi pulizie all'Unibios 2008-08-22 Novara Oggi-Bonifica per Unibios 2008-07-28 Corriere di Novara-Il problema è risolto al 90 2008-07 L'altra Voce-Aggiornamenti Unibios 2008-06-27 Novara Oggi-Le cause potrebbero essere le acque reflue 2008-06-22 La Stampa-Tornano le polemiche sulle puzze all'unibios 2008-06-20 Novara Oggi-Unibios mai così sicura eppure la puzza rimane 2008-05-01 Novara Oggi-Schiuma dai serbatoi allarme all'Unibios 2008-05 Controcorrente-Cercasi lavoroper cassaintegrati Unibios 2008-04-28 Tribuna Novarese-Unibios schiuma dal sistema di depurazione 2008-04-28 Tribuna Novarese-La minoranza esige risposte 2008-04-27 La Stampa-Dall Unibios esce schiuma allarme rientrato 2008-04-25 Novara Oggi-Unibios attenzione per i sedici operai in cassa 2008-04-23 Ticino News-17 dipendenti lasciati a casa 2008-04-23 Bollettino Trecatese-Unibios rimarrano solo 16 dipendenti 2008-04-21 Tribuna Novarese-Unibios getta la spugna 2008-04-19 La Stampa-Per Unibios bonifica e produzione ridotta 2008-04-19 Corriere di Novara-Unibios diminuisce alcune produzioni 2008-04-11 Novara Oggi-Unibios cassa speciale per 17 operai 2008-04-10 Corriere di Novara-Parlando di sicurezza sul lavoro 2008-04-09 La Stampa-Da Torino a Trecate 2008-04-04 La Stampa-Unibios incontri con sindacati e Ain 2008-04-01 La Stampa-Alt a produzione di pancreatina 2008-03-30 L'altra Voce-Ultime su Unibios 2008-02-23 Corriere di Novara-Unibios sospendera la lavorazione della pancreatina? 2008-02-22 Novara Oggi-Non saranno piu fabbricate sostanze infiammabili 2008-02-19 Controcorrente-Sentenza per Unibios 2008-02-17 La Stampa-Consiglio comunale 2008-02-13 Ticino News-Ricorso respinto 2008-02-09 Corriere di Novara-Unibios comune soddisfatto 2008-02-08 Tribuna Novarese-Unibios ancora una bocciatura 2008-02-08 Novara Oggi-Unibios respinto il ricorso 2008-02-07 Corriere di Novara-Unibios respinto il ricorso 2008-02-06 La Stampa-Il Consiglio di Stato ha bocciato Unibios 2008-02-02 La Stampa-Unibios arriva l'Arpa e scopre irregolarità 2008-02-01 Novara Oggi-Unibios una ferita che rimane aperta 2008-02-01 La Stampa-L'ASL denuncia Unibios per violazione di area 2008-01-31 Corriere di Novara-Uibios restano alcune perplessità 2008-01-30 Ticino News-Farisoglio e la nuova Unibios 2008-01-29 La Stampa-Cittadini contro Unibios perchè presenta ricorso 2008-01-28 Tribuna Novarese-La promessa di Unibios stiamo cambiando 2008-01-28 Corriere di Novara-Unibios partecipato incontro pubblico 2008-01-27 La Stampa-Unibios taglierà prodotti tossici e inquinanti 2008-01-23 La Stampa-Conferenza Unibios Il sindaco Concesse solo diomande tecniche 2008-01-21 Tribuna Novarese-Unibios la verità senza fare domande 2008-01-21 Controcorrente-Unibios un commento tutt'altro che superfluo 2008-01-19 La Stampa-Unibios una conferenza senza diritto di replica 2008-01-18 Tribuna Novarese-Un incontro pubblico per parlare di Unibios 2008-01-18 Novara Oggi-Incontro pubblico sull'Unibios 2008-01-12 La Stampa-La Unibios è diventata sorvegliata speciale 2007-12-n°3 L'altra Voce-Nuovi aggiornamenti su Unibios 2007-12-n°3 L'altra Voce-Nuove su Unibios 2007-12-n°3 L'altra Voce-Ancora un po' di Unibios 2007-12-22 La Stampa-Unibios poteva essere una tragedia come a Torino 2007-12-21 Tribuna Novarese-Unibios un plauso alla provincia 2007-12-21 Novara Oggi-Unibios dieci operai in cassa integrazione 2007-12-15 La Stampa-La polizia provinciale controlla Unibios 2007-12-14 Novara Oggi-Unibios impianti bloccati 2007-12-10 Tribuna Novarese-Il Tar respinge il ricorso Unibios 2007-12-08 La Stampa-Respinto il ricorso Unibios deve adeguare tutti i suoi impianti 2007-12-08 Corriere di Novara-Unibios respinta dal Tar la richiesta di sospensione 2007-12-07 Novara Oggi-Unibios attesa per il verdetto finale 2007-11-30 Tribuna Novarese-Unibios scendono in campo i dipendenti 2007-11-30 Novara Oggi-Unibios dice no alla chiusura e intanto presenta un ricorso 2007-11-23 Tribuna Novarese-Unibios scacco in tre mosse 2007-11-23 Novara Oggi-Unibios chiuderà entro il 27 novembre 2007-11-22 Corriere di Novara-Conferenza dei Servizi Unibios notificato il provvedimento 2007-11-21 Ticino News-Sono tornate le puzze 2007-11-21 La Stampa-Unibios sette giorni per fermare gli impianti 2007-11-20 La Stampa-Il prefetto sequestri gli impianti Unibios 2007-11-16 Novara Oggi-Unibios ancora sotto accusa si lavora nonostante lo stop 2007-11-13 La Stampa-Unibios, il decreto della discordia arriva da Roma 2007-11-12 Tribuna Novarese-Unibios un rebus senza soluzione 2007-11-02 Novara Oggi-Impianti Unibios stop provvisorio 2007-10-31 La Stampa-Impianti chiusi alla Unibios Primi lavori di bonifica al via 2007-10-25 Bollettino Trecatese-Unibios forse trovata la soluzione 2007-10-25 Bollettino Trecatese-Lettera aperta dell'Unibios 2007-10-24 Ticino News-Scusateci per i cattivi odori dovuti al ristagno di acqua 2007-10-24 Ticino News-Le decisioni della Conferenza dei Servizi 2007-10-24 Ticino News-Il comune vigileremo 2007-10-24 Ticino News-Grande soddisfazione dei Verdi per la chiusura 2007-10-24 Ticino News-Che ne sarà dei lavoratori 2007-10-24 Ticino News-Basta puzze anche noi abbiamo diritto a respirare aria sopportabile 2007-10-23 La Stampa-Sinistra democratica al lavoro su Unibios 2007-10-22 Tribuna Novarese-Informeremo presto i cittadini 2007-10-19 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Scritto da Enrico
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venerdì 16 dicembre 2005 |
Accidenti a quel che leggo sul giornale "Novaraoggi" del 16 dicembre 2005: a quanto pare l'edilizia a Trecate fa segnare primati per la sua attività, e sembra che la zona di maggior sviluppo sia quella sud; anche l'amministrazione comunale dice di puntare proprio alla realizzazione di un nuovo piano regolatore urbanistico nei prossimi anni. Che si muova qualcosa? Forse risolvono il problema? Non saranno così disinformati sul problema Unibios da rendere infelici nuovi acquirenti di case rendendo edificabili altre aree vicino alla ditta Unibios? (zona sud) Poveretti! Mi immagino gente piena di sogni, di debiti per il loro sogno (la casa), magari una famiglia con speranze di felicità e serenità e poi, dopo la catena della caparra, l'illusione che tutto è solo un caso, un momento passeggero (capita raramente la puzza, tra un paio di anni chiude) e così dopo una settimana nella nuova casa prende il sopravvento lo sconforto e l'incredulità di come si possa permettere tutto ciò; e l'entusiasmo rimane un ricordo dei giorni del trasloco. Che tristezza, che squallore. Qualcuno dovrebbe avvisarli: non comprate le case qui! Enrico Platti Scrivi commento (0 Commenti) |
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Lettera al sindaco 25/11/2005. |
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Scritto da Enrico
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venerdì 25 novembre 2005 |
Trecate, 25 novembre 2005 Alla cortese attenzione del Sindaco del comune di Trecate. Oggetto: Unibios. I cittadini di Trecate che abitano nelle vicinanze della ditta Unibios chiedono che vengano presi provvedimenti per risolvere immediatamente e definitivamente il problema dei cattivi odori emessi dalla suddetta ditta. Più volte la cittadinanza si è lamentata, ma invano, visto il proseguire di questa intollerabile situazione che di seguito esponiamo. Quasi quotidianamente in diverse ore del giorno e della notte si sprigionano odori, a volte fortissimi, che variano dal dolciastro all'acre e che assomigliano molto alle urine dei gatti, odori talmente forti che obbligano gli abitanti a svolgere le normali attività quotidiane a finestre chiuse anche d'estate. Gli odori sono talmente persistenti che se non si chiudono in tempo le finestre si è obbligati a tenerle aperte fino a quando non esce l'odore, che una volta entrato persiste per parecchio tempo, obbligando anche in pieno inverno a spalancare le finestre sperando che l'aria esterna si pulisca in fretta dall'odore. Nei condomini spesso gli androni delle scale sono impregnati di questo odore, e cenare o pranzare a volte è davvero difficile, così come è difficile dormire d'estate tenendo la finestra chiusa per evitare di ritrovarsi la stanza puzzolente. Più volte si è imbarazzati a invitare persone ai pasti e doversi poi scusare con gli invitati per la situazione, quasi si fosse colpevoli di abitare lì; ad alcune persone capita anche di avere nausee durante i pasti se l'odore si sprigiona e non si riesce a chiudere per tempo i serramenti. La ditta, oltre a rendere sgradevole abitare nelle sue vicinanze, rende sgradevoli anche le attività in città: si pensi al campo sportivo, alla stazione ferroviaria, al mercato, alla piazza e ad altre attività che si svolgono in aree a poche centinaia di metri dalla ditta. Anche se la ditta si pubblicizza sul suo sito web con la frase “Particolare attenzione è rivolta alle tematiche dell’ambiente ed a come rendere compatibile l’industria chimico-farmaceutica con il rispetto della natura” non ha attenzioni verso i cittadini. Crediamo fermamente che la collocazione della ditta sia incompatibile con lo sviluppo raggiunto dalla città e con una qualità di vita dignitosa dei suoi abitanti, che pagano le case e le tasse come in una qualsiasi altra zona e devono pertanto avere il diritto di non subire questa situazione che li relega a cittadini di serie B. Discutibile anche l'approvazione del ministro all'ambiente del 19/01/1994 alla realizzazione dell'inceneritore sito nella stessa azienda, la cui canna fumaria sembra non elevarsi oltre alcuni condomini delle vicinanze; il livello sonoro in alcune occasioni (soprattuto durante le ore notturne) desta dubbi riguardo l'osservanza dei decibel ammessi, e la situazione rappresenta sicuramente un rischio per i cittadini, visto che si inceneriscono rifiuti tossici praticamente in centro città (alleghiamo tratto di documento depositato in comune del piano di protezione civile). Risulta incredibile come tutto questo si possa protrarre da così tanto tempo, considerando i passi avanti fatti dalle leggi in materia di tutela dell'ambiente e dalle normative che i cittadini osservano pazientemente per migliorare le condizioni di vita delle città. Purtroppo possiamo solo cercare di descrivere il disagio della gente, perché gli odori non sono documentabili se non con la presenza in loco nelle citate occasioni; speriamo vivamente che questa nostra missiva riesca a sensibilizzare i responsabili di questa situazione e i funzionari delegati a tutelare la cittadinanza, in modo da ridare serenità al quartiere. Ricordiamo inoltre che spesso i cittadini si sentono abbandonati dalle amministrazioni locali e nazionali, che sembrano impotenti o poco incisive nel risolvere la questione; il fatto che i cittadini non continuino a lamentare quanto sopra descritto non deve indurre a pensare che la problematica sia di poco conto: si tratta di una ben più grave situazione di sfiducia verso le istituzioni, che pare non si sensibilizzino con la dovuta adeguatezza. Aspettiamo fiduciosi che il diritto a un'aria pulita sia fatto rispettare anche per noi. Cordiali saluti, Enrico Platti Scrivi commento (0 Commenti) |
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Scritto da Enrico
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giovedì 10 novembre 2005 |
Ho scritto una lettera indirizzata al sindaco di Trecate per ricordargli che molti cittadini continuano a "soffrire" e ad avere grossi disagi per le emissioni maleodoranti dalla ditta Unibios. Sono da poco residente a Trecate, e con mio grosso dispiacere mi sono accorto della reale condizione dell'aria circostante la ditta Unibios dopo aver comperato casa. Cercando di capire da cosa provenissero quei fastidiosissimi cattivi odori non sono riuscito ad avere informazioni certe, in quanto molte persone riportavano notizie contrastanti, e oltretutto mi sono reso conto che molti residenti non hanno consapevolezza dei materiali trattati e del loro smaltimento; molti non sanno dell'esistenza di un inceneritore e pensano che gli odori provengano dalle sostanze più disparate. Dopo aver sentito campane di ogni suono, tra cui anche quella che la ditta sarebbe stata spostata entro breve tempo, ho pensato di rivolgermi a chi sicuramente deve conoscere a fondo il problema; quindi ho chiesto e ottenuto un incontro con l'assessore all'ambiente del comune di Trecate, al quale hanno presenziato anche l'assessore all'urbanistica (ex assessore all'ambiente) e tre impiegati. Ho trovato molta comprensione e pazienza nell'ascoltare le problematiche, ma la conclusione è stata un'ammissione di impotenza da parte degli stessi, che mi hanno spiegato che l'azienda dai monitoraggi effettuati risulta essere non nociva e in conformità con le normative per la tutela dell'ambiente. Mi hanno inoltre detto che da molto tempo non c'erano lamentele, che pochi si sono lamentati, e che per poter intervenire occorrerebbe una protesta della gente con raccolta di firme, perché secondo loro il problema è soggettivo e dipende dalla sensibilità individuale. Ho scoperto però che di lamentele ne sono state fatte: ci sono state iniziative con raccolta di firme, manifestazioni con partecipazione numerosa di persone, ma probabilmente non è venuto in mente a nessuno in quella sede. Credo che una nuova protesta sia un dovere dei cittadini, per evitare che chi li dovrebbe tutelare si impigrisca sul problema; è un problema che riguarda molti e i profitti di questa situazione li traggono sicuramente in pochi: mi pare ovvio che la maggioranza debba avere un peso. Se non cambieranno presto le cose dobbiamo reagire, informare la stampa, le televisioni, le aziende che si forniscono dalla ditta e far sapere a tutti il poco rispetto che hanno per la cittadinanza e la scarsa efficacia dell'amministrazione pubblica, che dovrebbe essere al servizio degli abitanti della città ma non riesce a svolgere efficacemente la sua missione. Credo che avere un ruolo attivo per ottenere il diritto ad un'aria pulita da odori sgradevoli sia un dovere, non è giusto abituarsi e rassegnarsi a chi ci crea disagi; inoltre sarebbe bene far chiarezza sulla questione per evitare che la stessa situazione capiti anche ad altri, visto che, nonostante il problema sia conosciuto da anni dall'amministrazione comunale, si continua a rendere edificabili i terreni circostanti alla ditta Unibios creando abitazioni che offrono poi una qualità di vita scadente. Le case, anche in questa situazione, hanno lo stesso prezzo al metro quadro che in altre zone della città, e resta da capire se i costruttori acquistano i terreni a minor costo guadagnandoci di più sulle spalle della povera gente. Enrico Platti Scrivi commento (0 Commenti) |
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