Sant'Agabio come Trecate.
Scritto da Enrico   
giovedì 27 settembre 2007

 

A fine agosto sulla stampa appaiono due articoli che parlano del problema dei residenti di un quartiere di Novara (Sant'Agabio).

Cosa c'entra Sant'Agabio con Trecate?

I residenti di quella zona hanno vissuto e vivono un problema simile a Trecate; da quanto si apprende dalla stampa, l'azienda Idrosol ha causato disagi per anni con miasmi e, dopo lunghe lotte per cercare di far cessare queste puzze, si sono verificati ancora le stesse situazioni.

Dopo le ultime lamentele la ditta ha dichiarato di non essere responsabile delle puzze, ma dai sopralluoghi dell'ARPA si è concluso che i miasmi sono da attribuire al cattivo funzionamento degli impianti della ditta Idrosol (la quale assicurava il regolare funzionamento).

Cosa c'entra con Trecate?

L'esperienza vissuta da altri dovrebbe insegnare che molte aziende non hanno scrupoli nel raccontare le loro “verità”, ed è chiaro che solo con un continuo monitoraggio e un'incessante protesta di chi subisce queste prepotenze si riesce a tamponare (temporaneamente) le situazioni sgradevoli che inevitabilmente si ripresentano.

Un'azienda con simili criticità come può trovarsi a 500 metri dalla piazza di una città?

Gli articoli di giornale li trovate nella sezione “stampa”.

Commenti
Aziende e centri abitati
Scritto da 'Visitatore' il 2007-11-29 07:26:03
A mio parere si dovrebbe pensare a quella che era la realtà qualche anno fà, a sant'Agabio erano nate le aziende del Polo di via Fauser, e le abitazioni erano ben distanti...Le colpe vanno date agli impresari edili che hanno costruito i palazzi nuovi vicino alle ditte, oppure ai cittadini che li hanno comprati!Pensate un secondo a quella che è la realtà economica del momento, il lavoro scarseggia, il costo della vita è aumentato, se facciamo spostare Unibios, Novamont, Radici chimica, Sarpom, Esseco, Columbian, Erg, Tamoil, Veronelli, Mac Dermid, e le altre che stanno nei paraggi....allora Novara, Trecate, e Cerano non serviranno più...perchè i lavoratori se non troveranno alternative nella zona...e non le troveranno....se ne dovranno andare!?!?
Re: Azienda e centri abitati
Scritto da 'Visitatore' il 2007-11-29 20:33:51
Nessuno ha mai parlato di mandar via Sarpom, Esseco, Tamoil e le altre ditte in questione, che lavorano nel rispetto delle norme e non creano disagi alla popolazione; sicuramente non faranno del bene all'aria che respiriamo, ma non influiscono sulla qualità della nostra vita in modo percepibile e pesante come fa l'Unibios. 
Nessuno peraltro ha mai detto di voler mandar via l'Unibios da Trecate: molti cittadini chiedono semplicemente che si sposti in un'aerea più consona alle produzioni che fa, cioè un'area industriale e non residenziale. L'Unibios in una zona come quella dove si trova la Sarpom certamente non farebbe scontento nessuno. 
La realtà di qualche anno fa era sicuramente diversa e i criteri urbanistici degli anni passati sono fortunatamente cambiati e cambieranno ancora inseguendo sempre l'obbiettivo di migliorare il contesto delle città. 
Le colpe dei problemi di alcune zone abitate in conflitto con realtà industriali non si possono certamente addossare ai singoli ma credo siano da imputare a un insieme di scelte poco lungimiranti e opportuniste. 
Questo comunque non cambia il fatto che con il tempo cambiano le esigenze e le normative che servono appunto a cercare di creare una migliore qualità dell'ambiente e di conseguenza della vita. 
Quarant'anni addietro in cittadine e paesi come Trecate la gente aveva vacche e animali di ogni genere in centro paese, si usavano caldaie a gasolio e i mezzi di trasporto non erano certo euro 3, ma in quegli anni la nostra tecnologia e la percezione della qualità di vita era quella e andava bene così; oggi le cose sono cambiate di molto e anche chi possiede delle auto euro 0 ormai non circola più, chi aveva le vacche in centro ha dovuto spostarle, e le caldaie abbiamo dovuto adeguarle; anche le aziende non possono sfuggire a questi cambiamenti. 
A Trecate l'Unibios ha inserito la chimica pesante da circa una trentina di anni ampliandosi oltre la ferrovia creando da sempre disagi per la popolazione. 
Dire che la colpa è della gente che compera le case è davvero un'affermazione infelice: 
ricordo che l'azienda si è insediata a Trecate nel 1948 (appena finita la guerra ci si può certo immaginare su come si badasse agli aspetti ambientali), lo stabilimento è stato creato a 400 metri dalla piazza, vicino alla stazione e confinante con abitazioni ben più vecchie. 
Le gente presuppone che dove si creano abitazioni, essendo zone residenziali, certi problemi non ci siano e non si mette a fare un'indagine ambientale prima del compromesso. 
Le vacche sono andate ma certe ditte rimangono. 
Chi pensa che per rilanciare il lavorare bisogna sacrificare lo sviluppo della qualità dell'ambiente dovrebbe pensare di cominciare da se stesso a lavorare nelle condizioni dei cinesi e degli indiani, almeno dà un concreto aiuto alla competitività dei prezzi. 
 
Enrico Platti

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