Articolo su Piazza di Trecate.
Scritto da Enrico   
giovedì 17 maggio 2007

Sul sito www.lapiazzaditrecate.it mercoledì 9 maggio 2007 nella sezione News viene riportata la notizia dell'incidente all'Unibios.

L'articolo pubblicato sul sito descrive un po' di storia della ditta e dell'operaio deceduto Marco Pradella; c'è anche la testimonianza di una cittadina che la notte dell'incidente a causa del botto ha pensato fosse scoppiata la caldaia della propria abitazione.

Un'altra testimonianza di cittadini che hanno vissuto con preoccupazione l'incidente è riportata dal quotidiano La Stampa del 5 maggio 2007, che potete leggere "qui".


Sotto potete leggere l'articolo preso dal sito La piazza di Trecate.


Incidente all'Unibios: muore operaio di 40 anni

Una esplosione all'Unibios ha causato la morte di un operaio di 40 anni. Marco Pradella è deceduto nella notte tra Venerdì 4 e Sabato 5 Maggio in un incidente sul lavoro. L'esplosione pare sia avvenuta durante la chiusura di una centrifuga utilizzata nel processo di lavorazione dell'acido colico. L'uomo sarebbe stato investito in pieno dalle fiamme e dall'esplosione. Due squadre di vigili del fuoco hanno lavorato per ore per spegnere l'incendio. L'impianto dove è avvenuto l'incidente è stato posto sotto sequestro e sono in corso le indagini per accertare eventuali responsabilità. Pradella è morto sul colpo, carbonizzato dalle fiamme che si sono levate alte, mentre tre suoi colleghi sarebbero rimasti leggermente feriti. La Abc Farmaceutici è un gruppo italiano fondato nel 1925 dal farmacista Giovanni Giraudi. Nel 1949 si è trasformato da azienda artigianale in realtà industriale. Nel 1960 è stato realizzato il Centro ricerche Abc e negli anni Settanta sono stati acquisiti i gruppi Otifarma ed Unibios, leader nella produzione chimica e bio-chimica. Il gruppo si occupa di ricerca e sviluppo, produzione, promozione e vendita di principi attivi e specialità medicinali destinati alle aziende farmaceutiche nazionali ed internazionali. Lo stabilimento di Trecate si occupa, in particolare, della produzione di principi attivi. Un comunicato diffuso dalla società segnala che "le cause dell'incidente sono in via di accertamento da parte dell'azienda e delle autorità competenti". Marco Pradella avrebbe tagliato l'importante traguardo dei 40 anni l'8 Maggio. Si era sposato molto giovane con Maria Luisa Cornetti. La coppia aveva due figli, Fabio di 23 anni e Diego di 21. Marco lavorava all'Unibios. Con lui da poco era stato assunto anche il figlio maggiore Fabio. La famiglia Pradella da qualche mese viveva in un appartamento di recente costruzione in Via Mincio, a poche centinaia di metri dal posto di lavoro. La madre, Maria Cristina Colombo, è stata informata della tragedia intorno alle 5 di Sabato mattina dalla nuora Maria Luisa. Due anni fa Marco aveva perso il padre, Ferruccio, venuto a mancare per una malattia che non gli aveva dato scampo. Cinque i fratelli di Marco: Daniele, Laura, Mara, Elisa e Mauro. Toccante il messaggio lasciato dai suoi colleghi dell'Unibios: "Ciao Marco, ci mancherai tanto. Ci mancherà il tuo sorriso, il tuo buonumore, in tutte le circostanze. I tuoi scherzi, la tua sincerità, la tua amicizia. Grazie per averci dato la tua amicizia. Sarai sempre nei nostri cuori. Siamo sicuri che ci aiuterai anche da lassù in mezzo agli angeli". Poche righe che accompagnano un mazzo di fiori, lasciati nei pressi della porta posteriore dell'Unibios in Via Mazzini, a pochi metri dal luogo dell'incidente. Il dramma accaduto all'Abc Farmaceutici - Unibios ha anche allarmato i residenti del quartiere di San Bernardo, da anni riunitisi in un comitato per "invogliare" il trasferimento della ditta fuori dal centro abitato. "Era da poco passata la mezzanotte – racconta una testimone residente in Via Fiume – quando ho sentito un boato. Il mio primo pensiero è stato: mi è scoppiata la caldaia. Poi dopo aver verificato che a casa mia tutto era a posto ho subito capito che si trattava di qualcosa di grave all'Unibios. Ed infatti nel giro di pochi minuti sono arrivate le ambulanze, le Forze dell'Ordine ed i Vigili del Fuoco, che hanno spento le fiamme solo a notte fonda dopo ore di lavoro. È da anni – prosegue la signora – che ci battiamo perché l'Unibios venga trasferita altrove. In centro abitato è impensabile che ci sia una fabbrica che tratta materiali così pericolosi. Ci hanno assicurato che non ci sono state esalazioni nocive per la salute, però… Siamo affranti per la morte di un giovane dipendente. Mi spiace tantissimo. Spero solo che sia la volta buona per risolvere, e per sempre, la questione Unibios a Trecate". L'arciprete ha portato alla famiglia le condoglianze della comunità; tramite le pagine di questo sito Internet vogliamo assicurare le nostre condoglianze e la nostra vicinanza in un momento così difficile.


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