Malfunzionamento depuratore. |
Scritto da Enrico | |||
venerdì 09 maggio 2008 | |||
Venerdì 25 aprile all'Unibios si è verificato l'ennesimo problema: da un serbatoio dell'impianto di depurazione (collocato al confine con la strada, a ridosso del sottopassaggio e a circa 50 metri dalle abitazioni e dalla chiesa) usciva della schiuma.
Il serbatoio, come si può vedere dalla foto, poteva sembrare una grossa pentola che sbrodola schiuma per l'eccessiva temperatura di ebollizione. Qualche pezzo di schiuma, a causa dell'aria che per qualche attimo ha soffiato, si spostava allegramente nell'aria come quando dalla vasca da bagno qualche bimbo si diverte a soffiare quella creata dal bagnoschiuma.
«Si è trattato di un problema minimo al depuratore - sottolinea il sindaco Enzio Zanotti Fragonara - : si sono create delle colonie di batteri che hanno causato la fuoriuscita. I tecnici dell’azienda hanno risolto il problema in pochi istanti».
Praticamente una stupidata, risolta in pochi attimi dai tecnici dell'azienda, rassicura il sindaco. Pensare a questa povera colonia di batteri (innocui?) che magari stufi di stare in una vasca tentano di andare a farsi un giro mi fa tornare il ricordo delle colonie gestite dalle suore con cui andavo al mare quando ero bambino, che tenerezza...
Del resto i depuratori sono necessari per smaltire le acque di rifiuto e questo, che era stato costruito abusivamente e poi sanato e quindi autorizzato dall'attuale sindaco (ricordate la questione del nullaosta informale mai chiarita? Una questione passata in sordina. Qui potete rinfrescarvi la memoria "Viva la trasparenza " ), sicuramente non crea problemi... La gente del quartiere sarà felice di aver avuto in regalo un bel depuratore a fianco delle proprie abitazioni? Depuratore destinato a trattare liquami insalubri prodotti dall'azienda che il Consorzio Acque di Cerano non riusciva neanche a trattare. E pensare che a Ivrea, nel quartiere omonimo al nostro, San Bernardo, la ABC Farmaceutici ha chiesto e tentato di costruire un impianto di depurazione ma gli è stato negata l'autorizzazione: il sindaco di Ivrea valutando i rischi ambientali in caso di incidente e ascoltando i cittadini, che non volevano un impianto di smaltimento “schifezze” vicino a casa, ha deciso l'opposto di quanto si è deciso a Trecate, nonostante la scarsa densità abitativa della zona. Questo incidente, che come ha dichiarato il sindaco (le parti dell'azienda non si sono espresse in comunicati) non dovrebbe aver avuto ripercussioni ambientali e sulla salute della gente, conferma quello che molti trecatesi sostengono da anni: l'incompatibilità di una ditta che si trova in un contesto residenziale ad alta densità abitativa e che troppo spesso crea occasione di allarme. Come in altre occasioni anche quella sera pompieri e carabinieri sono intervenuti con celerità, ma non sono bastati a rasserenare gli abitanti del quartiere, che ne hanno le scatole piene di queste problematiche. Se qualcuno fosse interessato, qui sotto trova i collegamenti ad alcuni documenti che parlano dei rischi biologici dovuti agli impianti di depurazione.
Esposizione ad agenti biologici. Rischio biologico negli impianti di depurazione. Rischio biologico negli impianti di depurazione di acque reflue.
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