Aria di Unibios
Puzze nauseabonde.
Scritto da Enrico   
sabato 13 ottobre 2007


Nelle ultime settimane ci sono state delle puzze nauseabonde avvertibili a chilometri di distanza dalla ditta; molti cittadini presi dall'esasperazione hanno tempestato di telefonate Carabinieri, Vigili del Fuoco, Comune e chiunque gli sembrasse potesse far qualcosa per far cessare quello scempio olfattivo.

Una lettera molto esaustiva inviata al Sindaco di Trecate e ai giornali la potete leggere "qui".

Anche in un momento come questo, in cui è in gioco la sorte dell'azienda e pertanto gli occhi di autorità e opinione pubblica sono puntati verso la ditta, questa non ha cura di mantenere una condotta ineccepibile: all'inizio di luglio risale il ritrovamento nell'azienda di rifiuti pericolosi stoccati senza le necessarie condizioni di sicurezza; a metà settembre Arpa e Spresal durante un sopralluogo hanno trovato anomalie e malfunzionamenti in alcuni impianti. (nella sezione stampa ci sono articoli di giornale che parlano anche di questi episodi.

Inutile dire che le grida d'aiuto lanciate da molti cittadini non hanno avuto conseguenze né risposte, se non una dichiarazione dell'Unibios in merito ai miasmi, che sarebbero causati dal fatto che l'azienda non può utilizzare il depuratore (quello costruito abusivamente), pertanto non può scaricare alcuni residui di lavorazione ed è costretta a stoccarli causando cattivi odori. E così ci tocca anche chiederci in che condizioni di sicurezza saranno conservati questi residui, per essere percepibili così vistosamente fin dall'altra parte della città.

Sarà solo questa la fonte dei miasmi?

Mesi addietro il depuratore probabilmente funzionava, e anche nel corso degli anni in cui le acque venivano scaricate o smaltite altrove le puzze erano sempre presenti, segno che le puzze non sono da attribuire “solo” alle acque.

Insomma, l'Unibios non dà fiducia, non si crede facilmente alle sue dichiarazioni.

Qualche mese fa aveva dichiarato alla stampa che, se si fosse continuato a negargli la possibilità di scaricare le acque e di utilizzare il depuratore per scaricare, avrebbe chiuso, in quanto sarebbe stata una spesa insostenibile smaltire esternamente quei rifiuti.

Ecco, qui vengono delle perplessità: ma in tutti questi anni come ha fatto, visto che il depuratore sempre negato dalle amministrazioni precedenti è stato sanato dall'attuale amministrazione?

Del depuratore costruito abusivamente ne abbiamo già parlato, c'è stata la faccenda “ridicola” sulla sua autorizzazione di cui non mi pare si sia fatta piena chiarezza su come siano andati i fatti.

Resta da chiedersi: se ci fosse stata un'amministrazione che continuava a negare il depuratore, l'azienda avrebbe chiuso davvero?

Grazie Sindaco!



 

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