Aria di Unibios
Aggiornamenti sulla vicenda Unibios. PDF Stampa E-mail
Scritto da Enrico   
venerd́ 31 luglio 2009

Come sta evolvendo la vicenda Unibios?

Vediamo di riassumere ciò che è accaduto dopo l'incontro pubblico del 24 gennaio 2008.

Durante l'incontro, la gente ha lamentato ancora fastidi olfattivi (anche se di minor intensità e durata rispetto a prima dello stop dato dalla Conferenza dei Servizi), ma non sono state date risposte soddisfacenti né in merito alla provenienza né in merito alla definitiva cessazione di queste puzze; è stata esposta la preoccupazione per lo stoccaggio di materiali infiammabili in mezzo alle abitazioni e alla ferrovia (la ditta preventivava di ridurre lo stoccaggio a 50 metri cubi di acetone) ma, nonostante sia appurato da anni che la ricollocazione sarebbe la soluzione più logica e risolutiva, quest'ultima non è stata minimamente considerata.

L'incontro termina con l'impegno da parte del dottor Farisoglio, referente dell'azienda, che questa avrebbe eliminato le produzioni pericolose e si sarebbe adeguata alle prescrizioni della Conferenza dei Servizi entro la scadenza, fissata al 31 marzo 2008.

In seguito ho segnalato al dottor Farisoglio alcuni episodi di molestie olfattive; pur non sapendomele spiegare con precisione, questi ha ipotizzato, in base agli orari, che potessero dipendere dal carico del depuratore.

Nell'aprile 2008, durante il Consiglio Comunale di Trecate, il gruppo di minoranza presenta un'interrogazione: chiede risposte in merito ai lavori di adeguamento della ditta, alla bonifica, alle sostanze che verrebbero lavorate dopo il nuovo assetto e alla continua presenza di puzze; la risposta ricevuta risulta incompleta: oltre a essere un riassunto di quanto esposto nell'incontro pubblico, vengono ignorate le domande in merito alle molestie olfattive e alle sostanze utilizzate per le lavorazioni rimanenti.

Nei mesi successivi ho più volte segnalato altri episodi odorigeni (quelli più acuti) ai vari organi interessati, con dei fax, e anche telefonicamente alla ditta stessa, ma non ho mai ottenuto risposte convincenti; una notte è stata anche attivata la guardia igienica, dietro segnalazione di fortissimi odori che molti abitanti hanno lamentato per tutta la giornata.

Ho parlato anche telefonicamente con il Sindaco di Trecate, informandolo sul protrarsi delle molestie olfattive; mi ha risposto che secondo lui il problema era risolto, ma che avrebbe indagato.

Il 27 aprile 2009 l'assessore Volontè ha scritto nella sua relazione presentata nel Consiglio Comunale: "Nell'anno 2008 sono proseguiti i lavori della Commissione Tecnica di Controllo

relativamente all'autorizzazione integrata ambientale rilasciata all'azienda ABC Farmaceutici. [...] Vengono evidenziati due punti importanti: l'eliminazione di ogni tipo di solvente infiammabile e la compatibilità delle lavorazioni svolte all'interno dello stabilimento con il contesto abitativo di Trecate. La conclusione dei lavori è stata prorogata al 30 giugno 2009 [...]".

Bene, siamo a metà luglio e la scadenza non è stata rispettata; poco prima del termine l'Unibios ha chiesto l'ennesima proroga.

In queste ultime settimane si sono sentite spesso saltuarie puzze nella zona dell'azienda, del bioparco, del sottopasso, soprattutto nelle ore notturne; qualcuno quasi meravigliato ha chiesto “Ma l'Unibios non doveva smettere di puzzare?”. Questi odori ovviamente con la bella stagione sono più facilmente avvertibili, visto che si tengono le finestre aperte e magari si portano i bambini al parco.

Ho pensato di fare l'ennesima segnalazione via fax (lo potete leggere "qui") all'ARPA, all'Ufficio Ambiente della Provincia, all'Ufficio Ambiente di Trecate e al Sindaco di Trecate; l'unica risposta ricevuta è stata quella dell'Ufficio Ambiente di Trecate (la potete leggere "qui"), un'e-mail contenente questo testo:Con riferimento alla Vostra segnalazione riguardante la Ditta in oggetto, si comunica che le informazioni in nostro possesso, relative alla bonifica in corso del sito in questione, escluderebbero quanto da Voi comunicato. Sarà comunque nostra premura verificare e segnalare eventuali anomalie.”

La solita storia. L'Unibios, oltre a puzzare, “scotta”: quando chiedi nessuno sa nulla.

Eppure le segnalazioni ci sono.

Attualmente la ditta starebbe lavorando con pochissimi operai e avrebbe chiesto ulteriore cassa integrazione; visto il continuo procrastinarsi delle scadenze delle prescrizioni della Conferenza dei Servizi, non sarebbe ora di chiedere definitivamente a questa ditta la prova che c'è la volontà di avere un futuro compatibile con la realtà della città di Trecate?


Enrico Platti

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